
foto. jangany
Il Ministero dell’Istruzione valuta positivamente la proposta di introduzione nelle scuole della materia “ educazione alla legalità”
Il Sindaco, Avv. Felice Errante, nella qualità di presidente del Consorzio Trapanese per la Legalità e lo sviluppo, si è recato a Roma per un incontro con il Dr. Giuseppe Pierro, Capo di Gabinetto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Sen. Stefania Giannini, per illustrare nei dettagli la proposta di introduzione della materia “Educazione alla Legalità” tra le materie di insegnamento delle scuole di ogni ordine e grado del territorio nazionale.
Nella giornata di ieri è giunta la lettera, a firma del Direttore Generale del Ministero, Dr.ssa Giovanna Boccia, in cui si riscontrava favorevolmente la proposta, ritenendola meritevole di accoglimento.
Nella missiva, indirizzata oltre che al Consorzio anche all’Ufficio Scolastico Regionale, si chiede di organizzare in tempi brevi un incontro tra la Direzione Generale del Ministero, quella scolastica e quella del Consorzio, ai fini di valutare le azioni proposte, su un tema così incidente per l’odierna società civile, nella convinzione che tale proposta rafforzi l’affermazione dei principi della legalità, che possono affermarsi nella nostra società solo trasmettendone i valori alle nuove generazioni.
Come è noto il Consorzio racchiude i comuni di : Alcamo, Calatafimi-Segesta, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano-Selinunte, Erice, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Salemi, Trapani e Vita, e nei mesi scorsi aveva inviato al Ministero la proposta al fine di portare avanti una progettualità che sensibilizzi i cittadini, la scuola e le associazioni per lo sviluppo di una società democratica e legale.
AUTORE. RedazioneCi riempie di orgoglio il solo pensiero che in tutte le scuole italiane, per volontà manifestata dal Consorzio che mi onoro di presiedere, possa presto essere applicata questa materia di studio- afferma Errante- ho il dovere di ringraziare, oltre ai colleghi sindaci, il signor Ministro ed il suo Staff per la tempestività con la quale hanno affrontato e condiviso questa idea progettuale che nasce dalla considerazione che la fiducia verso le Istituzioni è essenziale e perché la legalità è la ricchezza di un popolo, un bene prezioso da conquistare, conservare e difendere
Sarebbe cosa buona informarsi prima di proclamare e fare figure peregrine:
Circolare Ministeriale 25 ottobre 1993, n. 302
Oggetto: Educazione alla legalità
Il contesto storico-sociale nel quale la scuola italiana si trova attualmente ad operare, richiede da parte di tutti gli operatori scolastici una sempre più rigorosa e puntuale attenzione per alcuni aspetti assai preoccupanti delle vicende nazionali, che sembrano registrare una obiettiva diminuzione della consapevolezza del valore della legalità.
Ciò va collegato principalmente alla crisi di valori, alla quale anche il Capo dello Stato ha fatto riferimento in un suo saluto al mondo della scuola, con un’analisi dolorosa, che lo ha indotto a parlare di “delitti atroci in Patria con la morte di persone che avevano posto la loro vita al servizio della comunità, dello Stato; uomini investiti di responsabilità pubblica colpiti dalla legge perché prevaricatori, profittatori, disonesti: esempi desolanti di crisi di valori morali”.
Pertanto, la responsabilità, che la scuola si è sempre assunta, di educare i giovani alla società assume oggi aspetti di particolare coinvolgimento e va concretizzata in un rafforzamento
dell’educazione alla legalità.
La lotta alla mafia
Un’emergenza speciale della nostra società è certamente costituita dal fenomeno mafioso e dalle altre forme di criminalità organizzata.
Occorre prendere atto della circostanza che la mafia si pone, rispetto al tessuto sociale del Paese, come una comunità che, al suo interno, ha sostituito alle regole del diritto quelle della sopraffazione e della violenza e che tali regole intende proiettare al di fuori di se stessa.
Di fronte ad una situazione del genere, la scuola ha il dovere di promuovere prima una riflessione e poi un’azione volta alla riaffermazione dei valori irrinunciabili della libertà, dei principi insostituibili della legalità.
La scuola, in collaborazione con le altre istituzioni competenti e responsabili, deve pertanto ricercare e valorizzare le occasioni più propizie per avviare un processo di sempre più diffusa educazione alla legalità, come presupposto etico e culturale di una contrapposizione decisa a tutti i fenomeni di criminalità.
Ecc….
:-)
Meno male che c’è il Consorzio…
:-D