Cosa si vuole fare di quello che doveva diventare l’albergo “Borgo Vecchio” a Marinella di Selinunte? Dell’ecomostro (così è stato definito l’immobile non completato) si torna a parlare in questi giorni. A sollevare la questione è la sezione locale di “Italia Nostra” che interviene lanciando alcune proposte risolutorie per l’immobile dal forte impatto visivo e urbanistico nel centro di Marinella di Selinunte. Più volte l’ipotesi della demolizione è stata quella considerata più indicata ma questa ha posto l’enorme problema del reperimento dei fondi necessari.

La sezione di “Italia Nostra” guidata da Pietro Di Gregorio interviene ora sul caso di quello che doveva essere l’ennesimo albergo a Selinunte. Lo costruì la “Desi Group srl” con concessione edilizia del 2005 ma nel 2015 venne confiscato in ottemperanza a una sentenza penale del Tribunale di Marsala. Oggi è affidato all’Agenzia del Demanio e sull’immobile grava un’ordinanza di demolizione. Per “Italia Nostra” il Demanio potrebbe avanzare domanda di sanatoria, «prevedendo la demolizione della cubatura non compatibile con le norme che regolano l’attività edilizia in zona A».

Sanatoria che, comunque, dovrebbe passare al vaglio della Soprintendenza ai beni culturali di Trapani. L’ulteriore soluzione prospettata da “Italia Nostra” sarebbe proprio quella che «dopo l’approvazione del progetto di sanatoria da parte della Soprintendenza, il Comune di Castelvetrano potrebbe procedere ad avviare l’iter per affidare in concessione onerosa per 90 anni l’immobile a un privato, recuperando così i costi per la demolizione». Sono queste soluzioni possibili per l’ecomostro di Selinunte?

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