Ecco le parole di Giovanni Patti e di sua moglie Giusy che si trovavano con i propri figli Andrea e Sara sulla Costa Concordia, quel maledetto giorno.
AUTORE. RedazioneAbbiamo avuto paura di morire assieme a quelle cinquanta persone che si trovavano sulla scialuppa di salvataggio della Costa Concordia, rimasta sospesa nell’aria per circa mezz’ora.
Una esperienza drammatica che adesso possiamo raccontare ma che ci segnerà per sempre… Mentre ci trovavamo al quarto piano al self service verso le 21,30 abbiamo sentito un forte boato. E’ andata via la luce e per terra sono cadute sedie, tavoli, piatti, il pavimento si subito bagnato e la nave ha cominciato leggermente ad inclinarsi. Noi passeggeri abbiamo cominciato a capire che era successo qualcosa di grave mentre dagli altoparlanti qualcuno provava a rassicurarci.
Tutti chiedevano spiegazioni ma il personale quasi tutto straniero non capiva una parola d’italiano. Pensavamo nel buio di avere urtato un mercantile e che il contenuto della nave si fosse spostato su di un lato, visto che dagli altoparlanti continuavano a dire che avremmo ripreso la navigazione anche con un motore in meno.
Poi improvvisamente abbiamo sentito le sirene e allora lì abbiamo capito che era successo qualcosa di grave veramente. Alla fine non mi sono perso d’animo e sono corso giù a prendere i giubbotti di salvataggio e ho portato i miei all’interno della scialuppa.
Alla fine ce l’abbiamo fatta e grande è stato l’aiuto degli abitanti che ci hanno dato subito assistenza
Momenti davvero brutti per chi era partito per rilassarsi in vacanza ed invece… In questi momenti è difficile trovare le parole giuste ma fortunamente per molti è stata solo tanta paura…
Un’esperienza davvero triste!!! Solidarietà per le famiglie delle vittime…
Saranno stati attimi di vero terrore… Per fortuna si possono raccontare…
É stata sicuramente un’esperienza che ricorderanno per sempre, speriamo non di inizi con una girandola di polemiche sterili e si salvi il salvabile
Incredibile, ma va comunque detto che solitamente il personale imbarcato è il top. Le compagnie non affidano una nave da 450 milioni di euro carica di persone al primo scemo che passa. Credo che l’eccesso di sicurezza del comandante abbia causato il tutto, la troppa “spavalderia” insomma, nel voler fare una manovra unanimemente considerata fuori da ogni regolamento di navigazione ed interno alla Costa Crociere stessa. Ma non sono marinaio quindi, posso solo rallegrarmi che sia finita così bene per i Patti! Anche se… il pensiero di tutti gli scomparsi…
Malph…anche li non esiste la meritocrazia, anche li esistono le segnalazioni e le raccomandazioni, motivo per il quale la Costa non ha esitato minimamente a “scaricare” il comandante che già dalla faccia che ha dice tanto…
tutto funziona bene il cibo meraviglioso l animazione a non parlare personale gentile pero’ non capisce niente d ‘italiano insomma tutto 10 pero’ la sicurezza 000000 sono solidale con le vittime ma non con la societa’
non ci sono parole per esprimere lo sdegno nei confronti di chi con tale “leggerezza” ha messo a repentaglio la vita di oltre 4000 persone……