Una vasta operazione della Polizia di frontiera, svoltasi questa mattina in tutta Italia, ha fatto luce su una serie di furti nei bagagli da stiva ai danni di passeggeri aeroportuali. L’indagine, coordinata dalla Procura di Lamezia Terme, vede coinvolti complessivamente 86 dipendenti di diversi scali nazionali.
Nell’ambito delle indagini sono stati arrestati a Fiumicino 19 dipendenti di Alitalia-Cai. In tutto sono state 49 le misure cautelari coercitive eseguite all’alba: 19 dipendenti sono stati arrestati mentre altri 30 sono stati sottoposti all’obbligo di firma. I furti sono avvenuti negli aeroporti di Lamezia Terme, Bari, Bologna, Milano Linate, Napoli, Palermo, Roma Fiumicino e Verona durante le operazioni di carico e scarico dei bagagli.
Le indagini sono scattate in seguito alle denunce dei passeggeri che, una volta a casa, all’apertura dei bagagli si accorgevano di essere stati derubati. I dipendenti ‘infedeli’ sono stati incastrati dai filmati delle telecamere nelle stive degli aerei. Le accuse vanno dal tentato furto al furto aggravato al danneggiamento.
Sono almeno otto gli scali aeroportuali coinvolti nell’operazione “Stive Pulite”. Gli 86 indagati, destinatari di una misura cautelare, sono tutti dipendenti aeroportuali.
Alitalia rende noto che, nel corso del 2012, ha attivamente collaborato con la Polizia di Frontiera di Fiumicino e di Lamezia Terme nell’attività investigativa avente come obiettivo l’individuazione dei responsabili dei furti che si sono registrati sui bagagli dei passeggeri della compagnia.
Inizialmente la tratta Roma Fiumicino-Lamezia Terme era risultata la più colpita dal fenomeno che successivamente si è esteso anche ad altri scali nazionali che, seppur in forma minore, sono stati interessati dalla stessa problematica.
Nessun dipendente di Adr è coinvolto nella vicenda. A sottolinearlo, in una nota, è la società che gestisce gli aeroporti romani.
fonte. Adnkronos/Ign
AUTORE. Adnkronos/Ign
Sono orgoglioso di essere italiano.
A noi non ci supera nessuno, cosí nella politica come nella truffa come tutto quello che non richiede intelligenza ed onestá.
Avanti cosí.
Dimenticavo:
Se noi avessimo una Legge che si rispetti, questi signori, cosí come quei politici che ci Hanno derubato e che non si vergognano di continuare a derubarci con degli stipendi vergognosi che si prendono e che non si meritano, verrebbero rinchiusi in carcere per 10 anni senza diritto a difesa, allora si che in Italia si potrebbe tornare a vivere.
In problema è nella cultura italiana perchè è il paese con molte persone che vanno in chiesa la quale insegna che con due padre nostro e ave maria si ottiene il perdono. Nei paesi dove l’ateismo è più diffuso invece ci si concentra di più sulle leggi e le pene. Non scherzo è così.
Chissa quanti di questi sopra menzionati andavano in chiesa e magari hanno confessato il peccato senza rimorsi di coscienza. In più una assoluzione non fa altro che “pulire” nella mente del ladro, omicida o politico corrotto senza dimenticare i pedofili che si confessano, la fedina penale:” Mi ha perdonato Dio tramite il prete ho pagato il mio debito”
Questo è il ragionamento.
Ma l’Italia ha Francesco.