Lo sfogo finisce sui social. E racconta, dietro le solite discussioni sulla carenza dei medici in Italia, forse la verità di come stanno le cose. A farlo è stato un medico in servizio presso l’ospedale di Castelvetrano. Il nosocomio in città soffre, come altri in Italia, il depotenziamento ma anche la carenza dei medici. E, sotto sotto, non è attrattivo neanche per i giovani in camice bianco. Se i pazienti, giustamente, protestano per lunghe liste d’attesa (l’Asp Trapani ha attivato procedure per smaltirle), per reparti con pochi medici e per aree d’emergenze dove scarseggiano i camici bianchi, sul versante dei medici c’è oramai una situazione insostenibile. «I medici che hanno scelto specializzazioni impegnative sono pochi – racconta nel suo sfogo questo medico – la normativa sui concorsi di specializzazione è allucinante nella formazione delle graduatorie e poi c’è un impatto medico-legale intollerabile e questo scoraggia i medici».

Secondo il racconto del medico sembra come se i camici bianchi fossero “ostaggio” delle stesse strutture ospedaliere: «Rispetto al carico di lavoro gli stipendi non sono all’altezza – racconta il medico – specie per chi deve scegliere sedi disagiate». Poi, come è successo negli anni anche all’area d’emergenza di Castelvetrano, si registrano le aggressioni fisiche agli operatori sanitari: «Se non ci diamo una regolata, i pazienti potranno curarsi da soli…», è sempre lo sfogo del medico sui social.

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