Altra festività e altri turisti che rimangano davanti ai cancelli del Parco archeologico di Selinunte. Nel giro di pochi giorni incessanti proteste per la mancata apertura dell’area archeologica al pomeriggio la domenica e in genere nei giorni di festa.
Stavolta è toccato a un gruppo di turisti dell’Emilia Romagna che arrivano per visitare il Parco Archeologico di Selinunte e lo trovano chiuso. Giovanni Tamburrini, architetto di Ravenna aveva convinto agli amici a visitare Selinunte, avendone avuto modo di apprezzare l’arte dorica, quando venne da studente qualche decennio fa.
Tanti chilometri, tanta attesa e alla fine, nonostante il meraviglioso clima di questi giorni, rimangono davanti al cancello. I custodi infatti alle 12.30 della festività di Ognissanti hanno azionato il dispositivo di chiusura della porta carraia del parco.
Fioccano le critiche. “E’ bene che la Soprintendenza, la Regione capiscano il disagio. Afferma in modo piccato Tamburrini-.Alle 15,53 e già il Parco è chiuso. A Ravenna, patrimonio dell’Unesco i monumenti sono sempre aperti. Mi dispiace per i mie amici e per tutta la strada che hanno percorso per venire a Selinunte.”.
L’altro turista di Ravenna Giorgia Lelli aggiunge: “Siamo arrivati dalla Valle dei Templi di Agrigento, giornata di sole, cancelli chiusi e nessuno che ci spiega il perché”.
Anche Cinzia Bazzocchi componente della comitiva esprime il suo disappunto: “Vedere il tramonto dietro il tempio C, una cosa da favola ci hanno detto nostri amici, non ci resta che vederlo in cartolina”. Gli autobus continuano ad arrivare e il modus operandi E’ sempre uguale.
Stavolta, almeno il sito web del parco aveva informato gli eventuali visitatori della chiusura dei pomeriggi festivi. Lo ricorda il funzionario Luigi Lentini: «Abbiamo informato l’utenza di queste chiusure. Sul sito è scritto che nelle giornate festive, nel periodo dell’ora solare il parco rimane chiuso dopo le 12.30».
Tale informazione non era avvenuta invece, la scorsa domenica, subito dopo l’ entrata dell’ora solare, scatenando fiumi di polemiche.
Programmazioni e spending review a parte ,la questione del parco di Selinunte rimane aperta. L’industria del turismo non può tollerare simili difficoltà. Adesso, verosimilmente, arriveranno sul tavolo di Crocetta vari esposti e petizioni sul caso del parco chiuso.
Cosa cambierà? Molti operatori turistici di Selinunte che hanno investito milioni di Euro in alberghi, se lo chiedono. E se lo chiedono cercando di trovare i soldi per pagare la rata dell’Imu di dicembre che per tanti sarà’ pesante di decine di migliaia di Euro.
AUTORE. Filippo Siragusa
capisco la spending review , ma il personale è presente comunque all’interno del parco anche con i cancelli chiusi, non penso che dalle 12.30 alle 16,00 due unità a rilasciare i biglietti di ingresso incidano tanto da tenere il parco archeologico più grande d’Europa chiuso la domenica pomeriggio anche durante l’autunno…autunno che per chi viene dal nord è estate…veramente lo è anche per noi, ma purtroppo solo per il fattore climatico. mi viene da ridere quando sento parlare di “Turismo, destagionalizzazione e sviluppo”. La Sicilia manca già di tanti servizi verso il turista, quindi mettiamo a disposizione almeno quello che per nostra fortuna i greci ci hanno lasciato.
Terzo mondo!!!
In certi momenti proprio griderei: “Non capisco”
Non debbono avvisare che sarà chiuso debbono fare in modo di tenete aperto. Se no a casa!
Perchè vi meravigliate, io non lo faccio più. Che vi aspettavate dopo un’anno dalla rivoluzione crocettiana?
questa regione è piena di precari ai quali non si sa cosa far fare ci vuole la mobilità interna alla pubblica amministrazione altrimenti non si va da nessuna parte.
Non so di chi sia la colpa, ma notando lo stato dei fatti proporrei di mandare a casa o gli operatori o i dirigenti che hanno permesso che si verificasse questo inconveniente. E sei vari sindacati si dovessero opoorre a quanto sopra, che vadano anche loro a quel paese. Non è possibile che durante i giorni festivi si chiudano i cancelli del parco, dei musei e di quant’altro è soggetto a visita turistica. Quanto successo è una vera e propria porcata che dimo0stra quanto siamo interessati a far conoscere le nostre opere d’arte.
Speriamo che con l’avvento del nuovo Direttore dell’Ente Parco questo deprechevole stato di cose possa fiinalmente trovare fine. Personalmente mi scuso per l’enorme disagio provocato ai tanti visitatori del Parco e con tutti gli operatori turistici che quotidianamente investono per lo sviluppo del nostro territorio.
Il consigliere comunale
Mi vergogno come cittadina, come ex operatrice della biglietteria, mi vergogno anche, per avere un presidente della Regione Sicilia ottuso ed incompetente.. spero un giorno di non dover scrivere che mi vergogno di essere siciliana..
Mi perdoni consigliere Bertolino per questa nota polemica…ma secondo Lei, le Sue scuse scritte qui, a cosa valgono? Non Varrebbe forse di più, andare a Palermo e farsi sentire una volta e per sempre? E’ Possibile che l’ amministrazione della mia città, debba far passare questa vergogna, senza nulla fare??
Condivido la rabbia di Carmela. Credo che sia doveroso da parte del Sindaco della città di Castelvetrano-Selinunte chiedere urgentemente un’incontro con il Governo della Regione, al fine di tutelare l’immagine della città e gli operatori turistici che tanto hanno investito.
l´ignoranza é una Cosa mentre la stupiditá e un´altra Cosa, ma tutte e due assieme fanno quello che si vive oggi in Italia.
Povera Italia……
Avete ragione da vendere.
Sono convinto come gia’ detto prima che con la nuova e recente nomina del Dott. G. Leto Barone a direttore del Parco molte e tante altre semplici problematiche, come quella successa qualche giorno fa, saranno oggetto di confronto nelle sedi appropriate a soddisfo di quanti come me hanno a cuore la crescita della nostra splendida Selinunte e Triscina.
Il consigliere comunale
spero che un giorno:…..
“CHIUSO PER MANCANZA DI TURISTI”
E POI VEDIAMO…
I PRIVELEGI PER POCHI E LA FAME PER TUTTI..
Mi piacerebbe tanto leggere su questo blog cosa pensa il Signor Sindaco della triste vicenda, e quali azioni ha intenzioni d’intraprendere nell’immediato.
Da siciliano che vive all’estero da 40anni vi dico!con rammarico date in gestione ad operatori e amministratori del nord europa, cosi sta gente ottusa imboscata che sono solo per lo stipendio restino a casa.Avete un territorio lo sanno tutti pieno di risorse,che non sapete gestire neanche nelle piu’ banali cose di manutenzione ordinarie.
Io mi vergogno della classe politica regionale che ci governa, e che ha governato negli ultimi decenni. Il vero guaio che sono pochi quelli che intendono la Politica come servizio da rendere alla collettività. Hanno in coraggio ancora di farsi chiamare onorevoli. Forse perchè sconoscono che per il vocabolorio italiano onorevole è colui che è degno di Onore, che gode alta reputazione (per meriti, dignità, grado, nobiltà, umanità, ecc ecc) in giro troppi disonorevoli.