Oltre 2000 chili di falso extravergine pronti per essere imbarcati e diverse tonnellate di miele non tracciato destinate alle tavole dei consumatori: sono gli ultimi sequestri inferti al commercio di prodotti agricoli illegali in Sicilia, spina nel fianco per tutta la filiera agroalimentare dell’Isola. La partita di extravergine taroccata – così come racconta Andrea D’Orazio sul Giornale di Sicilia – sarebbe stata bloccata al porto di Palermo dai funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli, che durante l’attività di verifica biochimica della merce hanno rilevato che l’olio, in realtà, era non commestibile e di qualità «lampante», cioè da destinare in raffineria per essere purificato.
Il miele non tracciato è stato invece scoperto lunedì scorso dai carabinieri del Nas di Catania, durante l’attività di ispezione nell’area di Zafferana Etnea: il prodotto confiscato era semilavorato, senza alcuna indicazione sull’origine e la provenienza, in violazione della procedura di rintracciabilità commerciale obbligatoria dal 2005. L’esito dei controlli, sottolinea il presidente regionale di Coldiretti, Franceso Ferreri, plaudendo ai due sequestri, «dimostra quanto siano frequenti le attività illecite in questo settore. Il miele e l’olio d’oliva sono due prodotti che connotano la nostra Isola e spacciare per siciliano ciò che non è rappresenta un danno all’economia e ai produttori».
A destare allarme è soprattutto il business dell’extravergine taroccato, in Sicilia come nel resto d’Italia. Secondo un’elaborazione diffusa ieri da Unaprol, l’Unione nazionale dei produttori olivicoli, negli ultimi dieci anni il commercio dell’olio d’oliva falso o irregolare è cresciuto oltre l’87, mentre nell’Isola, spiega Mario Terrasi, coordinatore regionale del consorzio olivicolo, «il falso extravergine rappresenta almeno il 20% del mercato illegale scoperto in Italia. Un fardello per tutti i produttori onesti, che quest’anno peserà più del solito, visto che la raccolta delle olive non è andata a gonfie vele, con una riduzione del 50% sulla media annuale siciliana».
fonte. Giornale di Sicilia
AUTORE. Redazione