L’Assessore alle attività culturali, Dr. Salvatore Stuppia, su delega del Sindaco, Avv. Felice Errante, ha portato il saluto ai componenti dell’associazione culturale Culturart che stamattina hanno iniziato a trasferire i reperti della civiltà contadina che saranno il pezzo forte del nuovo museo che sarà inaugurato dopo l’estate.
Il museo, che sorgerà al piano terra dei locali del Collegio di Maria, nel Sistema delle Piazze, sarà formato da 4 ambienti che corrispondono a cicli di produzione culturale ed economica, più un ambiente adibito a spazio laboratoriale: il viaggio dei castelvetranesi nel mondo, ciclo del grano, ciclo dell’olio, ciclo di produzione domestica.
Castelvetrano è un paese della Valle del Belice che lega la sua storia culturale ed economica al lavoro agricolo. La sua collettività, il suo gruppo sociale ha vissuto e ha fatto cultura seguendo i ritmi e le necessità del calendario agricolo- ha detto Stuppia-
Quindi, proprio per rintracciare i segni del passaggio dell’uomo all’interno dei cicli di vita trascorsa, è necessario fissare il ricordo, la memoria di frammenti di storie intime del passato, affinchè il patrimonio culturale possa rimanere tratto distintivo della collettività nella quale affonda le sue ragioni d’essere- conclude Stuppia- per questo abbiamo accolto con piacere la proposta dell’associazione per aumentare l’offerta culturale della nostra città
Un museo non è solo memoria, ricordo; esso diventa anche spazio laboratoriale didattico dove le nuove generazioni possano confrontarsi con il passato in maniera assolutamente creativa e divertente alla scoperta delle proprie origini.
Da ciò, la necessità, l’esigenza sociale, l’emergenza storica, di costituire un museo etnoantropologico del territorio della comunità dei castelvetranesi, sul territorio e nel mondo, che raccolga frammenti ,sopravvissuti al tempo e all’uomo , della cultura materiale, oggetti di uso domestico, mobili, abiti che possano raccontare la storia del nostro gruppo sociale, per questo motivo l’associazione culturale “Culturart”, per tradurre in apprendimenti e comportamenti significativi e consapevoli le opportunità che la funzione educativa del museo offre a tutti e per offrire loro, contestualmente, il piacere di un viaggio in un ambiente stimolante e moderno, ha progettato e realizzato uno spazio rispettando le coordinate di metodo e di operatività che rispondono alle acquisizioni più recenti elaborate dalla ricerca e dalle pratiche nell’ambito dell’educazione al patrimonio ,alla sua esposizione e conservazione.
Nella foto l’assessore Salvatore Stuppia con i componenti dell’associaizone CulturArt, Arianna Maniscalco, Francesco La Barbera, Dina Leone e Flavio Leone.
Fanno parte dell’associazione anche Gigi Simanella e Anna Maria Caporelli.
E che ve ne fate, se non sapete una parola di inglese?
….l’iniziativa, analoga a quelle fiorite in tante altre città italiane , è di forte impatto ambientale e culturale . Le eccellenze, i valori etnici e quelli legati alla storia del territorio, delle persone che su esso hanno operato per secoli, l’evoluzione della civiltà , l’omaggio e la riconoscenza ai contadini , sono il giusto riconoscimento da parte di una città e dei cittadini. Tutto questo impegno è finalizzato a non far scomparire o dimenticare le nostre radici .