Solo un lieve malore per l’Europarlamentare Sonia Alfano, oggi presente al Liceo Scientifico in occasione del convegno “Donne e Mafia” organizzato dal preside Francesco Fiordaliso. L’onorevole Alfano, nel corso del dibattito si è sentita male, lasciando l’aula del liceo, ed è stata subito assistita dai medici del 118 del nosocomio castelvetranese pervenuti presso l’istituto. Nulla di grave, secondo i medici.

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Probabilmente un calo di pressione dovuto allo stress e alla stanchezza. A confermare che Sonia Alfano, dopo i trattamenti sanitari, stava già meglio, lo stesso portavoce dell’Eurodeputato, Umberto Lucentini che durante l’incontro ha presentato agli studenti il libro “La Zona d’ombra” scritto dal presidente della Commissione Europea Antimafia.

“Sopra al sangue di mio padre è possibile costruire qualcosa di positivo.” È questa la convinzione dell’on. Alfano, figlia di Beppe Alfano, il giornalista scomodo ucciso dalla mafia a Barcellona Pozzo di Gotto l’8 gennaio 1993. Eliminato perché aveva le prove delle attività criminali di una provincia siciliana, quella messinese, da sempre considerata quella in cui “la mafia non esiste”.

Particolarmente coinvolgente anche l’intervento di Elena Ferraro, l’imprenditrice che ha detto “NO” alla richiesta del pizzo e che ha raccontato agli studenti i particolari la sua esperienza lanciando un forte messaggio agli studenti: “chi si ribella alla mafia non è solo”

Presente anche un gruppo di lavorati del Gruppo 6Gdo che ha particolarmente apprezzato un passaggio di Lucentini che prendendo la parola al posto dell’on. Alfano ha ricordato che nel “testo unico antimafia”, recentemente approvato dalla Commissione Antimafia Europea, è presente una apposita raccomandazione sulla gestione delle attività confiscate alla mafia per i Paesi membri.

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