Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una concittadina che mantenendo l’anonimato desidera portare a conoscenza dei lettori un episodio avvenuto proprio a Castelvetrano
AUTORE. RedazioneBuongiorno, vi scrivo da cittadina di Castelvetrano veramente schifata per la mancanza di educazione di senso civico e di rispetto che c’è nel mio paese. Sono una donna incinta e stamattina mi sono ritrovata in un laboratorio di analisi della mia città per fare la curva glicemica, un esame che in gravidanza serve per sapere se c’è diabete gestazionale, si tratta di tre prelievi da effettuare a distanza di un ora l’uno dall’altro.
Premetto che sono arrivata al laboratorio alle 7.30 e ho dovuto fare un’ora di fila per fare il primo prelievo. Alle 9.30 ritorno per fare il secondo prelievo, nessuno educatamente si è alzato/a per farmi accomodare, allora mi sono messa nell’unico angolo libero della stanza, facendo attenzione con il piede per non farmi sbattere la porta sulla pancia da chi entrava e usciva.
Beh che dire.. ci sono vari episodi che potrei raccontarvi ma penso che basti questo a far capire quanto è meschino questo paese e poco rispettoso nei confronti di una donna in stato interessante. Senza neanche andare molto lontano da qui, l’altro giorno recandomi a Palermo, in un ufficio sono stata “rimproverata” dalla cassiera perché rispettando le abitudini del mio paese, quindi ho fatto la fila per pagare, la signora mi ha messo al corrente che le donne in gravidanza hanno la precedenza. E’ proprio vero che la civiltà non si trova in tutte le “CASE”.
Sei incinta, mica invalida. Mia nonna a nove mesi impastava dieci chili di pane per la famiglia. Se stavi veramente male chiedevi a qualcuno di farti sedere.
I
dentica esperienza 9 anni fa…
caro porrazzo, sarebbe bello vederti col pancione senza che nessuno abbia nei tuoi confronti un briciolo di educazione, poi se tua nonna gravida (e tu ne sei il risultato..) poteva anche nove mesi prima impastare solo il pane…..
P.S.: GRANDE SOLIDARIETA’ ALLE DONNE IN DOLCE ATTESA, DIVENTATE ANCORA PIU’ BELLE.
Caro porrazzo, il tuo commento sta a sottolineare proprio ciò che la lettrice denuncia. A me é stato insegnato a cedere il mio posto alle donne, ai bambini e a tutti quelli più grandi di me, lo faccio automaticamente, figuriamoci poi nei confronti di una donna incinta….
Questi sono piccoli gesti che aiutano a rendere la società migliore di quello che é, ma ovviamente non tutti la pensano allo stesso modo, se non non saremmo qui a parlarne.
Concordo con Francesco, che ricorda le più elementari norme di buona educazione. Ma prima di dare addosso a porrazzo sarebbe forse meglio approfondire se la signora mostrasse già il pancione, o fosse incinta solo da pochissimo, e quali fossero le condizioni di età e di salute degli altri pazienti in attesa.
Da ciò che è scritto nell’articolo, sembrerebbe che lo stato interessante sia evidente, visto che la signora racconta l’episodio della cassiera…. Fatto sta che porrazzo, ha comunque espresso la sua opinione in maniera poco gentile.
credo che l’errore parta principalmente dal titolare del laboratorio di analisi,dovrebbe esporre come in tutti i paesi civili il cartello con precedenza alle donne in dolce attesa è anziani.ora anche le poste e altri uffici comunali e bancari, anno la numerazione è turno ,specifico.debbo dire per dovere di verità ,che l’ospedale di castelvetrano vedo con piacere che questo riguardo si applica.auguri dolce signora