Scatta la moda a Castelvetrano di “papabili” sindaci sessantenni. Nel giro delle voci paesane, su possibili candidati alla poltrona di sindaco, per le prossime elezioni del 2017, si annoverano diversi “pretendenti” e di età avanzata.
Il clamoroso annuncio fatto nelle scorse settimane dall’attuale sindaco quarantenne, Felice Errante, di non volersi più ricandidare, ha fatto scattare con anticipo l’inizio della campagna elettorale, per andare ad occupare la bollente poltrona di sindaco e che l’ex pupillo di Gianni Pompeo ha deciso di lasciare agli altri.
Trai nomi che sono già in “movimento” ci si trovano diversi over 60 o molto vicini a quella soglia d’età. Sono molti , anche sui social che invocano candidature di politici che hanno già fatto il sindaco. In molti chiedono all’ex sindaco Beppe Bongiorno sessantacinquenne di ricandidarsi . L’ex senatore di Alleanza Nazionale che fece un buon lavoro da sindaco negli anni 90, ha sempre respinto le richieste al mittente ma, come è notorio in politica “mai dire “mai”.
Tante richieste anche per l’ex sindaco Gianni Pompeo anche Lui over 60. All’elenco dei 60enni con lunga esperienza politica si potrebbe aggiungere anche il nome dell’avvocato Giovanni Lentini, più volte candidato a sindaco della città, socialista indefesso e da molti anni in “letargo”. Attualmente Lentini è nell’area PD e sono in tanti a chidere un suo ritorno in politica.
Anche l’avvocato Lentini è nel giro dei sessantenni. In molti lo ricordano per la sua serietà poltica e per la sua coerenza. Lentini ha sempre detto “No” agli inviti. Potrebbe ripensarci, visto che Il Pd cerca candidati di “peso” e non solo dal punto di vista fisico.
Sempre nell’area dei sessantenni girano anche gli “ambiziosi” già dichiarati. Hanno già dato la loro disponibilità l’ex consigliere comunale, Luciano Perricone(indipendente) , l’ex assessore Francesco Lombardo(PD) e l’attuale assessore Enzo Chiofalo che mastica politica da quando esisteva la Democrazia Cristiana.
Lombardo e Perricone provengono entrambi dall’esperienza politica di Alleanza Nazionale e dalla scuola politica di Beppe Bongiorno e vantano un lungo curriculum amministrativo. Scendendo di qualche anno , anagraficamente parlando, troviamo la disponibiltà a candidarsi dell’attuale assessore alla Cultura, Totò Stuppia ,classe 1959.
Probabilmente già a settembre potrebbe essere annunciata ufficialmente la sua candidatura nell’area di Centro. In quest’ampia area politica ci sarebbero altri interessati a fare il sindaco. Altre possibili candidature si trovano tra chi non ha compiuto i 50 anni di età.
In questo “girone” più giovane si trovano anche due donne: Erina Vivona e Rosaria Rallo(PD). Tra i maschietti, invece, si parla di Marco Campagna e Pasquale Calamia, entrambi tesserati e dirigenti de PD. Sotto i 40 anni non ci sono nomi che circolano. Solo dei rumors dei penta stellati che dicono di voler candidare a sindaco una persoana giovane al di sotto dei 40 anni e molto preparata.
Di altro non si sa nulla. Per concludere, le ultime news in città dicono che ci sarebbero dei gruppi di professionisti, lavoratori autonomi e piccoli imprenditori che vedrebbero di buon occhio la candidatura di un castelvetranese che bene ha fatto fuori dalla città nell’ambito professionale e che potrebbe portare una nuova ventata a Palazzo Pignatelli.
Tra i vari nomi qualcuno in spiaggia citava la figura del 50enne Nino Virga che per molti anni è stato top manager di multinazionali americane. Virga ha un curriculum eccellente e attualmente vive in Canada dove è a capo di una società che si occupa di risorse umane. Nino Virga però , nonostante il suo notevole impegno professionale, viene spesso a Castelvetrano ed è molto stimato dai castelvetranesi.
Insomma, nello scenario politico castelvetranese, in vista delle prossime elezioni a sindaco, non manca proprio nulla. Nonostante le difficoltà del ruolo i pretendenti non mancano di certo. La domanda che molti castelvetranesi si fanno è: ”Dopo l’esperienza del giovane Errante , occorre tornare ad un 60enne e con tata esperienza alle spalle, per affrontare le numerose difficoltà della comunità castelvetranese o si può dare fiducia ad “nuovo” della politica”. Di tempo per rispondere al quesito ne rimane ancora.
Filippo Siragusa
per GdS
Praticamente dei tanti nomi che si fanno debbo sperare che scendano in campo soltanto Pompeo e Lentini. Degli altri, per il bene della città, ne farei volentieri a meno perchè non riconosco in nessuno di loro le doti per poter rappresentare ed amministrare una cittadina come Castelvetrano. Nino Virga, persona serissima potrebbe dare tanto a Castelvetrano ma non come sindaco. Potrebbe spiegare agli imprenditori del turismo e non come comportarsi per attrarre i clienti e i turisti, in un territorio di inestimabile valore storico, artistico, paesaggistico e culturale ( culturale almeno fino al recente passato).
Sessantenne, cinquantenne o quel che sia, speriamo solo che si metta d’impegno a ribaltare la tendenza al declino di una città che avrebbe bisogno di una forte e coraggiosa sferzata di energia nella riqualificazione del tessuto urbano, delle sue borgate e del territorio. E ciò sarà possibile solo coinvolgendo la cittadinanza nel rispetto delle regole e nella attenzione alla salvaguardia ambientale. Non basta che la città di Castelvetrano abbia la “vocazione” turistica, bisogna anche creare i presupposti perché il turismo possa essere praticato (Carichini docet). Non basta attaccare lapidi e fare commemorazioni, o inaugurare nuove attività produttive se dopo qualche mese quelle attività sono costrette a cessare; l’economia del turismo ha bisogno di ben altro ed i gravi problemi ambientali e di decoro urbano di Castelvetrano non agevolano di certo lo sviluppo della città. E poiché sarà difficile l’avvento di un sindaco “miracolista” almeno che ognuno, funzionario pubblico o cittadino, cominci a fare il suo dovere; le fioriere a Selinunte serviranno solo a imbellettare la parvenza, sono come i contrafforti messi in città a tenere in piedi inutili muri fatiscenti, come le mille transenne il cui fitto paga la comunità per la salvaguardia dagli effetti dell’inciviltà dei privati. Si può negare tutto ma non l’evidenza della sporcizia delle strade (che non è colpa della Regione) dei topi che ballano e dei piccioni che inondano la città delle loro feci. Gli argomenti che il prossimo sindaco dovrebbe trattare sono soprattutto questi, anche per la salvaguardia del più importante dei beni comuni: la salute.
E allora forza, alle prossime elezioni lasciamo a casa “amici” e “parenti” e votiamo chi riteniamo abbia la forza, il coraggio, la capacità del “fare” e, soprattutto, non abbia la sua personale necessità di “fare il sindaco, o l’assessore, o il consigliere”.
Qualcuno dirà che questa è pura utopia; ma visto ciò che è successo negli ultimi anni a Castelvetrano come faremmo ad uscire dalle paludi senza un drastico, seppure ideale, cambiamento?