Da due giorni i rifiuti rimangono sulle strade degli undici comuni dell’Ato Tp2. La raccolta non viene effettuata perché la Regione non ha ancora indicato una nuova discarica dove poter conferire l’immondizia. L’impianto di contrada Campana-Misiddi di Campobello di Mazara è stato chiuso sabato scorso perché la seconda vasca in utilizzo si è riempita.
E dalla Regione, nonostante sapessero il termine ultimo d’apertura della discarica di Campobello, non hanno fatto in tempo per evitare che sulle strade rimanessero i sacchetti pieni di rifiuti. Sembra più che scontato che dagli uffici del Dipartimento rifiuti dovrebbe arrivare nelle prossime ore l’ok per il conferimento nella discarica di contrada Borranea a Trapani.
Il decreto, ieri nel tardo pomeriggio, pare sia stato preparato e pronto per la firma. Ma di ufficiale, ieri sera sino alle 18,30, alla Belice Ambiente Spa non era arrivato nulla. La nuova vasca potrà accogliere 265 mila metri cubi di rifiuti solidi urbani, con una durata da 6 a 7 anni se verranno conferiti solo l’immondizia prodotta dalla città di Trapani. Se la Regione autorizzerà anche gli undici paesi dell’Ato Tp2, la durata si ridurrà.
Scelta questa già non gradita al sindaco di Trapani Vito Damiano, che già una prima volta frenò l’ingresso dei mezzi della Belice Ambiente Spa (per questo Sonia Alfano lo denunciò in Procura), ebbe una dura presa di posizione proprio col commissario Alfano, che fece intervenire finanche il prefetto Leopoldo Falco a raffreddare gli animi. Anche stavolta il sindaco Damiano preannuncia battaglia: «Ci opporremo con ogni legittimo strumento a questa assurda prevaricazione della Regione – ha detto qualche giorno fa il sindaco Damiano – che, evidentemente, mira a distribuire equamente fra i comuni il disagio e i disservizi che la stessa Regione non è stata capace di risolvere nel tempo con una politica seria e lungimirante».
Negli undici comuni dell’Ato Tp2 oggi vengono prodotti quotidianamente 170 tonnellate di rifiuti, quantità che negli anni di buona raccolta differenziata scese a 130 tonnellate al giorno. Se a monte non c’è più una vera mission della società in liquidazione di valorizzare le frazioni nobili dei rifiuti, a valle c’è il grande neo degli impianti. Sia a Partanna, Castelvetrano e Mazara del Vallo le discariche sono già sature e in fase post-mortem. A Campobello di Mazara si è riempita anche la seconda vasca (la prima è già in fase post-mortem).
di Max Firreri
per GdS
La Sicilia tutta, da chi la governa a chi la vive nel quotidiano, è incapace di fare la raccolta differenziata. Non lo capiremo mai.. quindi tanto meglio fare questi benedetti inceneritori e amen.
Che bello organizzare feste e sagre con la munnizza in mezzu le strade e io pago….vergogna e si parla di turismo.buonanotte