I sottoscritti Giuseppina Pizzo e Carlo Cascio, rispettivamente vice-segretario e componente della segreteria del circolo del PD di Castelvetrano, con il presente documento intendono rappresentare quanto segue.
Nelle recenti elezioni amministrative è stato formalizzato un accordo tra il PD ed i partiti del Terzo Polo. In particolare, è stata attribuita la candidatura a Sindaco ad un esponente di Futuro e Libertà.
La scelta è stata adottata con decisione degli organi di partito, sia a livello locale che provinciale, nel presupposto che analoghi accordi fossero concretizzati anche negli altri centri maggiori della Provincia di Trapani. Cosa non avvenuta in alcune città. A Castelvetrano, in particolare, l’accordo è stato rispettato da tutti i soggetti politici coinvolti.
Purtroppo il risultato elettorale del PD in questa città è stato deludente, perché, rispetto alle elezioni amministrative del 2007, si è registrata una perdita di circa 700 voti (sommando i voti dell’allora Partito dei Democratici di Sinistra e della Margherita) mentre tutti gli altri partiti della coalizione sono andati avanti.
Tale risultato molto probabilmente è scaturito da un’errata strategia che ha visto il partito assumere posizione di rinuncia e di eccessiva timidezza.
Non è stato certo un caso che ben 11 candidati su 30 abbiano riportato 0 voti.
Mentre il partito democratico in questo momento a livello nazionale è impegnato a conquistare posizioni da protagonista, a Castelvetrano si è dimostrato totalmente inadeguato e subalterno.
Evidentemente la segreteria non ha compiuto le scelte giuste e non ha saputo esprimere alcun progetto politico qualificato.
Prima e durante il corso della campagna elettorale si è rivelato sbagliato non compiere scelte politiche chiare e definitive in ordine alla rappresentanza del partito democratico nella composizione della giunta comunale ricorrendo, invece, ad una designazione presentata come provvisoria e da portare successivamente in discussione all’interno degli organi deliberanti.
Ma quel che è più grave è che all’indomani delle “Vittoriose Elezioni”, senza la più opportuna discussione e senza il pronunciamento degli organi direttivi competenti per statuto, più volte peraltro invocati dai sottoscritti, e nonostante il parere contrario sull’opportunità di questa scelta, il consigliere provinciale Marco Campagna supportato non si sa da chi, in maniera assolutamente autonoma, ha ritenuto di dimettersi dalla carica di consigliere provinciale andando a ricoprire la carica di assessore comunale.
Di tutto ciò il partito nella sua generalità è stato informato soltanto attraverso gli organi di stampa.
Non si è assolutamente considerato che così operando Castelvetrano e il Pd hanno perso un consigliere provinciale e con questo un importante e prestigioso ruolo istituzionale.
A chi giova?
Quanto sopra esposto comporta la mortificazione della classe dirigente del PD castelvetranese, ma soprattutto degli iscritti al partito e degli elettori e simpatizzanti, lasciando emergere l’inaffidabilità di chi si è assunta la responsabilità della scelta che oggi si contesta.
Tutto ciò premesso, ritenendo i sottoscritti che la questione debba essere affrontata in sede di direttivo e di assemblea degli iscritti, e ritenendo che da parte degli attuali dirigenti ci sia bisogno di un atto di responsabilità e di umiltà, con la presente ci dimettiamo dall’incarico di componenti della segreteria.
Giuseppina Pizzo
Carlo Cascio
Quindi il PD a Castelvetrano e all’opposizione con la giunte del Sindaco Errante??? Aspettiamo con Anzia la risposta dell’assessore Campagna su tale decisione.
Apprezzo la chiarezza delle idee ed il coraggio di rompere possibili accordi di vertice.
Secondo me Cascio sperava di salire come consigliere con la nomina di assessore per Di Bella o Calamia….
così non è stato ed ecco le dimissioni dalla segreteria.
Mi dispiace davvero, dall’architetto Pizzo non mi aspettavo una presa di posizione del genere proprio da lei.
Deluso da voi, non dal partito che vanta una donna (..finalmente) in consiglio ed un importante figura in giunta!
concordo cn fabrizio mi dispiace per l’architetto e penso che il pd abbia fatto un passo di qualita’in avanti
Comprensibile la delusione dell’ex consigliere Cascio che con tutta probabilità aspirava ad una collocazione o semplicemente a risalire di una posizione per riprendere il suo posto ma non si può dire che la scelta del Pd sia stata fallimentare! Sindaco della coalizione, assessore e due consiglieri del partito tra cui una donna…magari si perdesse sempre in questo modo!!
Mi pare un comunicato davvero miserrimo! Diamine! Ma se la designazione dell’Assessore Campagna era pubblica, visibile e in primo piano? Come si fa a dire che “ci si è accorti” tardi di tutto? Sono basito! Se questi pezzi “arcaici” di Pd non esplodono a largo, continueremo a parlare “politichese” e pure basso! Non è più semplice – nei panni di Cascio – dire “me ne vado perché sono rimasto a piedi e nessuno intende garantirmi?”. Architetto Pizzo, mi meraviglio francamente di lei e della sua sottoscrizione.
Debbo osservare che si tratta della solita tattica reattiva di quell’ex, non rieletto dal proprio elettorato e che, quindi, non è riuscito a dare al proprio partito un utile contributo e che sperava di ottenere viceversa lui un contributo dal proprio partito in termini di incarichi. Non potendoli ottenere, azzanna la propria segreteria, di cui faceva parte e si dimette strategicamente per attendere che qualcuno gli dica di non farlo.
Ma sono tattiche vecchie e obsolete che risiedono in una stantia logica di partito di un tempo andato.
Chissà da chi si sono fatti consigliare i due ex!
Uscire sconfitti e in dignitoso silenzio, no eh?
Probabilmente non è di questo vociante mondo politico lo stile di chi vuol far politica di servizio al cittadino e al proprio partito senza chiedere qualcosa in cambio, anche quando perdente.
Ma di che si lamenta Carlo Cascio? Si è resalizzato il sogno di suo padre: la scomparsa del PD……..
CASCIO E PIZZO hanno fatto bene a dimettersi in quanto i s.ri CAMPAGNA e DIBELLA segretario del PD DI CASTELVETRANO , si sono incanalati in una lunga catena di azioni/situazioni tutte tendenti al posizionamento all’interno dell’aministrazione Comunale (come la vecchia DC)tralasciando quello che era l’obiettivo principale , cioe’ la rinascita del PD a Castelvetrano.
Cosa dira’ il Sig. Campagna a tutti coloro i quali lo hanno votato al consiglio provinciale?
Sig. Franco Messina gli faccio presente che il sig. Carlo Cascio, che tra l’altro non conosco personalmente ,alle elezioni del 2007 prese
168 voti,nel 2012 ne ha presi 219 , quindi non solo e’ stato votato dai suoi vecchi elettori,ma ha incrementato di 50 voti il proprio elettorato rispetto a 5 anni fa’.Quindi prima di esprimersi controlli meglio i numeri. Poi credo che sia Cascio che Pizzo siano abbastanza grandi da poter prendere le proprie decisioni anche da soli , non come qualche altro ” che lei conosce abbastanza bene ” che senza confrontarsi prima con il Sig. Gucciardi non puo’ esprimersi.
Finalmente all’interno del PD si apre un dibattito politico….non capisco come questo non sia successo prima delle elezioni. Si potevano benissimo mettere allo scoperto tutte le contraddizioni che caratterizzano certi “comportamenti politici”, si potevano benissimo condidare con la sigla dell’API (Azione Proletaria Internazionale) avrebbero raccolto cartidduna di voti, almeno 700 voti in più, invece si ritrovano in Giunta Comunale in una Amministrazione di destra….di una destra tanto arrogante che si sono permessi di intitolare una strada a giorgio almirante, e questi dell’API e del PD non si sono nemmeno indignati contro questi personaggi anzi s’assittarunu ‘ nzemmula.
Scusatemi ma un ci “capisciu cchiù nenti” e poi cu………….me lo fa fa a commentare queste notizie che sanno di vecchia politica, di una politica che mira esclusivamente a tutelare interessi politici? http://youtu.be/N3ech3vO28Q
Credo che il PD di Castelvetrano abbia poco da gioire e tanto da interrogarsi. Da recenti sondaggi il PD sarebbe il primo partito in Italia, a Castelvetrano invece non arriva neanche al 7%. Però amministra! E lo fa non per meriti propri, ma per un’insolita “stretta di mano” con chi invece i voti a Castelvetrano li ha e li ha sempre avuti. Per carità, nulla di contrario all’alleanza FLI-UDC-PD, secondo me positivamente spendibile anche a livello nazionale. Ma dinanzi ad un partitone come il PD mi aspetterei che siano gli altri a far la fila per entrare nelle sue grazie, e non invece il contrario come succede a Castelvetrano. Allora mi viene da pensare che quanto dice il lettore ANTONIO (“CAMPAGNA e DI BELLA si sono incanalati in una lunga catena di azioni/situazioni tutte tendenti al posizionamento all’interno dell’aministrazione Comunale…”) corrisponda al vero…
La vicenda in questione, nella sua essenza, senza voler entrare nel merito, denota ancora una volta lo schifo della politica locale che non è da meno di quella nazionale. Anzi, per certi versi, è anche peggiore perchè ha l’aggravante di agire in un contesto limitato e quindi più condizionabile da “agenti inquinanti”. Il fatto che all’interno di un partito si litighi, che le decisioni vengano prese all’insaputa degli altri, che qualcuno rinunci alla meno produttiva carica di consigliere provinciale in barba agli elettori che l’hanno votato e i militanti che l’hanno sostenuto, fa capire quanto i partiti a livello locale siano soltanto un “posteggio” per chi ha mire personalistiche e non invece espressione di azioni comuni volte al bene della società. Il malcostume riguarda tutti i partiti, ma dal PD, che mi ostino a vedere ancora come prodotto della nobile evoluzione PCI-PDS-DS-PD, questo non me l’aspettavo. Evidentemente a Castelvetrano, la vecchia e valida classe dirigente di centro-sinistra, non ha saputo trovare una nuova che le succedesse degnamente, lasciando campo libero a chi è riuscito a smembrare quegli incontestabili e ormai persi punti di forza: l’unione e la coesione!
secondo me sommando i voti del pd e dell’api non si sono persi 700 voti ma addirittura aumentati di circa mille rispetto al 2007 se si vuole rispettare l’aria di appartenenza…ma poi dico ci si lamenta di 11 candidati a 0 voti ma questa lista non è figlia di una segreteria di cui il sig. cascio e la sig.ra pizzo facevano parte … e se qualcosa non andava prima della loro sconfitta personale (cioe prima delle elezioni) bisognava dimettersi prima sarebbero stati molto piu eleganti no che adesso non trovando spazio criticano si dimettono …….ANCHE IN POLITICA CI VUOLE ELEGANZA….
I confronti vanno fatti su entità omogenee.
Nel 2007 c’era la Margherita che ebbe 810 voti. La Margherita di allora si può benissimo assimilare all’attuale API che ha avuto 1255 voti (+445 voti).
Nel 2007 c’erano i Democratici di Sinistra (D.S.) che ebbero 1317 voti. I D.S. di allora si possono assimilare all’attuale PD che ha avuto 1405 (+92 voti). Si capisce quindi che se c’è stato un aumento dell’area di appartenenza non è certo grazie al PD ma all’API. Considerando poi che nel PD confluirono anche altre forze oltre ai D.S. questo +92 voti io lo leggerei come un insuccesso.
E’ chiaro che dietro a questo sfogo dimissionario ci sia la velata, neanche tanto, denuncia verso qualcuno che nel partito decide da solo. Non meravigliamoci quindi se dai due arrivino lamentele sulle scelte del partito; evidentemente non le sentivano proprie per i motivi prima indicati. Penso che la tempistica dello sfogo debba essere gestita a piacimento e sotto la responsabilità di chi lo ha avuto. Le varie ipotesi su strategie opportunistiche rimangono prive di significato se non corredate da conoscenza dei fatti che le accertino.
ma chi se ne frega no? il PD doveva operare un rinnovamento e lo ha fatto, chi non era d’accordo doveva smarcarsi prima, e non ora. In questo momento queste dimissioni sono non soltanto politicamente fuori luogo ma anche scorrette. PD rinnovato, elastico politicamente, forza di governo, fuori dagli schemi stantii del “politichese” (di casciana memoria), e dunque forza moderna pronta ad assumersi i compiti istituzionali che l’Italia merita e di cui ha tanto bisogno. Il resto è solo dietrologia trita e ritrita. Chi non ci sta si dimetta, anche dal partito, e vada a rinforzare le forze demagogiche che li attende a braccia aperte.
Penso francamente che chi non ha il coraggio di affrontare il dibattito con il proprio nome e cognome non meriti alcuna risposta.
Quindi, cara anonima Alessia non posso risponderti come vorrei, tengo solo a precisare che anch’io un tempo ottenni 164 voti che non bastarono per eleggermi al consiglio comunale, adesso sono qui al di fuori dei partiti politici proprio a propugnare un “largo ai giovani” in cui credo convintamente.
Per il resto, si presenti e così potrò anch’io sapere chi lei “conosce abbastanza bene” per poter inquadrare il suo contesto di riferibilità sociale e quindi non solo lei il mio.
Non pretenderà di discutere con me a lei conosciuto, celandosi dietro lo schermo del suo anonimato?
Anzi, proverò sommessamente a proporre in generale che si obblighi tutti quanti ad intervenire in questa pagina dichiarando la propria identità.
Ciò sarebbe auspicabile per prevenire eventuali propensioni alla vigliaccheria del pensiero anonimo e quindi ad assumersi pienamente la responsabilità del proprio pensiero.
In democrazia si dovrebbe interagire così, guardandosi in faccia liberamente.
Franco Messina
Sono un elettore che ha votato Marco Campagna,vorrei sapere: chi mi rappresenta adesso in provincia? chi ha preso il suo posto?Questo consigliere difende i diritti di quali cittadini?Questa mossa ha danneggiato il PD e lo stesso Campagna.Gli elettori non dimenticano.
Massimiliano se sei di Castelvetrano dovresti essere più contento della scelta di Campagna il quale preferisce spendersi maggiormente e con risultati più significativi per la sua città di quanto non avrebbe potuto fare in provincia da Consigliere. Ritengo che sia stata certamente per lui un’esperienza significativa e formativa ma non vedo nulla di male, anzi, a voler fare un passo indietro e ripartire da casa propria, dalla propria gente. La verità è che nulla andrà mai bene per tutti, ci sarà sempre qualche scontento ma sta nella normalità delle cose, ragion per cui suggerisco all’amministrazione intera d’andare avanti secondo i programmi proposti in campagna elettorale e di dar risposte coi fatti.
Riguardo le dimissioni dalla carica di consigliere provinciale, dico: benissimo. O fai l’assessore a Castelvetrano, o il consigliere a Trapani. Invece cosa sarebbe stato corretto? L’Assessore a mezzo servizio Campagna un giorno qui, uno li, cumulando due indennità possibilmente? Il PD perde un consigliere provinciale! Si ma Castelvetrano guadagna un assessore. Sarebbe dovuta sembrare la più naturale delle cose la scelta di Marco Campagna ed invece ci si lamenta di questo. Spero un domani in una legge che impedisca di ricoprire contemporaneamente più cariche.
Ma cosa si aspettavano?
Una pseudo sinistra che si unisce alla destra, che cosa poteva aspettarsi?
Ci si illude che “scolorirsi” serva ad ottener qualcosa?
Ma poi qualcosa per chi?
Per i cittadini?
Bah!
Statuto del Partito Democratico Siciliano
Approvato dalla Assemblea Costituente Regionale
Gli organi dell’Unione Comunale sono:
-l’Assemblea Comunale
-il Segretario Comunale
– la Direzione Comunale.
“La Direzione Comunale ha funzioni di indirizzo e di elaborazione, contribuisce altresì alla gestione operativa e politica del partito nell’ambito dell’Unione Comunale.”
La segreteria prima e durante il corso della campagna elettorale ha sbagliato a non compiere scelte politiche chiare e definitive in ordine alla rappresentanza del partito democratico nella composizione della giunta comunale ricorrendo, invece, ad una designazione presentata come provvisoria e da portare successivamente in discussione all’interno degli organi deliberanti.(cioe’ il direttivo).Ma quel che è più grave è che all’indomani delle “Vittoriose Elezioni”, senza la più opportuna discussione e senza il pronunciamento degli organi direttivi competenti per statuto, più volte peraltro invocati da Cascio e Pizzo, e nonostante il parere contrario sull’opportunità di questa scelta, il consigliere provinciale Marco Campagna supportato non si sa da chi, in maniera assolutamente autonoma, ha ritenuto di dimettersi dalla carica di consigliere provinciale andando a ricoprire la carica di assessore comunale.Va precisato che in tutti i partiti, organismi,societa’,club,circoli e circolini, la segreteria e’ un organo esecutivo, le decisioni vengono prese dal direttivo.L’ultimo direttivo del PD è stato convocato il 2 aprile2012 per discutere il tipo di alleanze.Il direttivo del PD non ha discusso la composizione della giunta.La segreteria ha deciso la designazione in giunta come provvisoria. Le dimissioni del consigliere Campagna, il direttivo nella sua generalità è stato informato soltanto attraverso gli organi di stampa. Sono questi i motivi politici delle dimissioni di Cascio e Pizzo dalla segreteria.La segreteria ha soffocato le norme democratiche dello statuto.Che cosa ci sta a fare il direttivo se le decisioni politiche vengono prese a maggioranza dalla segreteria.