L’ex consigliere comunale Tommaso Bertolino, difeso dall’avvocato Giovanna D’Angelo, è stata assolto con la formula «perché il fatto non costituisce reato», nell’ambito del processo che lo vedeva imputato per il reato di diffamazione aggravata. I fatti risalgono al 2022 quando Bertolino pubblicò sul proprio profilo Facebook un post in cui avrebbe offeso la reputazione di tutta la locale amministrazione comunale guidata dall’ex sindaco Enzo Alfano. Bertolino scrisse: «da quando hanno scoperto e praticato il c.d familismo politico, le casse del Comune, amici e parenti di consiglieri comunali compresi, non piangono più! E li picciotti la sanno lunga, sui lavori di somma urgenza, via alle procedure a pret a porter». Bertolino venne querelato dall’allora sindaco Enzo Alfano che chiese come risarcimento 50 mila euro, mentre il Comune, tramite l’ufficio legale, 20 mila.

Il gip del Tribunale di Marsala, in prima battuta, lo ha condannato al pagamento di 600 euro di multa. Bertolino si è opposto chiedendo il giudizio immediato. Nel corso del processo è stato provato dalla difesa dell’imputato che quest’ultimo aveva fondato il post su un fatto vero, ossia su un affidamento di lavori pubblici ad una ditta intestata alla cognata di un consigliere comunale in carica, e che Bertolino aveva legittimamente esercitato il diritto di critica politica, esimente che ha escluso il fatto di reato.

«Sin dal primo momento ho avuto fiducia nella magistratura, poiché con la pubblicazione del mio post non intendevo diffamare nessuno, avendo semplicemente mosso un giudizio negativo su una azione dell’amministrazione guidata da Alfano, esercitando il diritto di critica politica e non ledendo la reputazione dei soggetti coinvolti», ha detto Tommaso Bertolino. «Ringrazio pubblicamente il mio difensore, l’avvocato Giovanna D’Angelo, che sin dal primo istante ha creduto nella mia non colpevolezza», ha concluso Bertolino.

Giovanna D’Angelo e Tommaso Bertolino.

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