La Procura della Repubblica di Marsala ha chiuso le indagini per l’omicidio di Vincenzo Adamo Favoroso, soprannominato “Takatà”, avvenuto il 26 novembre 2020 a Castelvetrano. Dall’atto firmato dal pubblico ministero Maria Milia sono dieci le persone che risultano indagate: Gaspare Favara, Alfonso e Andrea Sorrentino, Gianvito Italiano, Gaspare Leone, Cosimo Eusino, Antonio Titone, Francesco Li Causi, Teresa e Francesco Pecorella. Per il Favara, difeso dall’avvocato Massimo Mattozzi, il reato contestato è l’omicidio colposo. In generale a tutti gli indagati oltre al possesso di armi e munizioni sono contestati anche i reati di favoreggiamento e omissione di soccorso.

Favoroso venne ucciso con un fucile a canne mozze, al culmine di una serata che aveva visto un gruppo di amici riunirsi in un casolare di Castelvetrano. A finire in manette fu Gaspare Favara, 35 anni, tornato libero un paio di mesi dopo. Nel mostrare l’arma a Favoroso, 33 anni, esplose non volontariamente il colpo d’arma da fuoco, e Favoroso morì dopo una breve agonia. I presenti a quella serata poi tentarono di disfarsi del cadavere dell’uomo, abbandonando il corpo in un luogo di campagna lontano dalla casa di via Mazzini, nonché di nascondere armi e munizioni nel loro possesso.

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