Il rapporto di Reporter sans Frontieres in occasione della Giornata internazionale della libertà di stampa, sottolinea quanto, ancora oggi, sia difficile e pericoloso andare a fondo alle notizie per raccontare affari e verità nascoste”.
Lo dice Rita Borsellino che ricorda come “la Sicilia sia la regione d’Italia dove la libertà di stampa ha pagato il prezzo più alto”.
“Credo – dice Borsellino – che in nessun Paese europeo ci siano stati tanti giornalisti uccisi solo per avere svolto bene il proprio lavoro, in assenza di dittature o guerre.
In Sicilia, e il rapporto di Rsf lo evidenzia ricordando alcuni casi recenti di intimidazione a cronisti siciliani, la parola è considerata dalla mafia un’arma molto pericolosa da disinnescare con minacce ed atti di violenza. E’ stato così per Peppino Impastato, di cui tra qualche giorno ricorre il 30 esimo anniversario dall’uccisione e per tanti altri giornalisti in ogni angolo della Sicilia: da Mario Francese a Giuseppe Fava, da Cosimo Cristina a Mauro de Mauro, da Giovanni Spampinato a Beppe Alfano e Mauro Ristagno, solo per citarne alcuni.
(Francesco Garofalo)
AUTORE. Redazione