Oggi sarebbe stato il compleanno di Paolo Borsellino, le candeline sarebbero state 71 se quel giorno un grande botto non avesse interrotto la sua missione e non avesse troncato brutalmente la sua vita.
In memoria del Giudice Borsellino, questa mattina, si è svolto presso il Teatro Selinus di Castelvetrano un incontro, erano presenti il il procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, che ha scelto quello di Castelvetrano tra i tanti incontri in memoria del suo amico Paolo; il giornalista e scrittore, Giacomo di Girolamo; Paolo Salerno, presidente dell’associazione Antiracket ed antiusura di Trapani, il giornalista di grande esperienza, Gianfranco Criscenti ed il collaboratore di giustizia, Vincenzo Calcara.
E’ stato proprio il pentito Calcara a volere questo incontro, per sensibilizzare i giovani di Castelvetrano. Ma la giornata non è andata proprio come ci si aspettava, non c’era un solo giovane in Teatro, mancava il futuro di un paese che ha una gran voglia di combattare la mafia!
Vediamo un pò com’è andata la giornata…
ore 10:00
Il procuratore Ingroia ed il giornalista Criscenti, riflettono circa la decisione delle scuole di Castelvetrano di non prendere parte all’incontro. Tra le mani delle persone presenti all’interno del Teatro Selinus gira un comunicato scritto dal Preside Fiordaliso, nel quale si spiega il motivo alla base della decisione che avrebbe segnato la giornata:
Penso che Calcara sia una personaggio che ha niente da insegnare ai nostri giovani!
A prescindere dal giudizio di tanti magistrati che lo hanno considerato inattendibile, vi sono tutti gli elementi di giudizio per chi conosce la realtà di Castelvetrano e ha vissuto da protagonista gli avvenimenti del tempo per ritenere che tale presunto dottore in criminologia e malaffare, specializzato in mafia, abbia tutte le caratteristiche per essere sospettato di essere un mistificatore, che vuole trarre dalla sua esperienza criminale profitti e vantaggi personali, costruendo un castello di bugie e carpendo la buona fede dei familiari e degli amici di Paolo Borsellino.Se fosse veramente pentito se ne starebbe in una cella (non importa se di un penitenziario o di un convento) a pregare ed espiare i suoi peccati. Invece scrive (o meglio scrivono per lui semianalfabeta) e va in giro a rilasciare interviste per trarne guadagni. Penso che Calcara, come tutti i delinquenti, non sia un buon maestro per i nostri giovani, che meritano di incontrare coloro che i mafiosi li arrestano e li condannano e che hanno bisogno di altri simboli e figure per crescere. Per questo ho rifiutato, dopo essermi consultato con i miei collaboratori, di consentire che i miei studenti dei licei classico, scientifico e pedagogico di Castelvetrano partecipassero all’incontro con lui, rammaricato che qualcuno abbia pensato di organizzarlo, speculando sul nome di un Grande Magistrato.
Francesco Fiordaliso
dirigente scolastico
Liceo classico “Giovanni Pantaleo”
ore 10:15
Il Sindaco di Castelvetrano, Gianni Pompeo, interviene su alcune discussioni circa la decisione del dirigente scolastico. Dimostrando la propria disponibilità, pur non essendo tra gli organizzatori dell’incontro, a contattare Fiordaliso per cercare di cambiare la sua decisione e far in modo che gli alunni possano partecipare all’incontro.
ore 10:30
Nonostante l’ultimo tentativo del Sindaco Pompeo però l’incontro avrà inizio senza la presenza dei giovani.
Il moderatore inizia con l’invitare appunto il Sindaco della Città di Castelvetrano che interviene solamente per una precisazione circa la figura del dirigente scolastico che nonostante la discutibile ma rispettabile decisione di non partecipare all’incontro, gode comunque di una lunghissima attività di sensibilizzazione contro la Mafia.
Il Sindaco aggiungo inoltre che dal suo punto di vista probabilmente si sarebbe dovuto dare maggiore rilievo al ricordo di Borsellino in occasione del suo compleanno piuttosto che alla figura del Calcara.
11:20
Dopo alcune premesse di Gianfranco Criscenti e di Paolo Salerno, prende la parola, il procuratore Ingroia che
viene inoltre invitato a ricordare la figura di Borsellino come persona oltre che come Giudice.
Una giovane praticante avvocato di Castelvetrano chiede la parola e cerca, con voce rotta dall’emozione, di aprire una discussione sulla figura del Calcara, che troppe volte si è contraddetto durante i lunghi processi che lo hanno visto coinvolto. Il procuratore liquida, in maniera poco elegante, la giovane ragazza e si allontana per altri impegni.
12:00
La parola passa quindi a Vincenzo Calcara che sembra essere venuto a Castelvetrano, non per rispondere alle domande degli organizzatori o dei presenti ma piuttosto per leggere ed interpretare una specie di memoriale che tiene tra le mani.
Calcara parla di tutto, delle cinque entità della mafia, della sua trasformazione interiore, dell’omicidio del Giudice Borsellino. L’incontro però degenera quando l’ex Sindaco di Castelvetrano, il prof. Vaccarino chiede di rispondere alle infamanti accuse rivolte dal Calcara lungo il suo discorso. Ecco il video di quanto segue..
[…caricamento video in corso…]
AUTORE. Redazione
Faccio mie le considerazioni e le perplessità del Preside Fiordaliso e approvo in pieno la decisione di far disertare l’incontro ai suoi alunni. Sarebbe stato forse più amaro se la platea fosse stata colma di giovani.
Tancredi Bongiorno
Inaccetabile che un ex pentito venga a dare lezioni sulla legalità ai giovani di oggi. Per quello ci sono le scuole e diverse organizzazioni che lavorano sul territorio.
Non capisco tutta questa avversione e’ come dire che i giovani non riescano ad elaborare criticamente (anche con l’aiuto degli insegnanti) un’incontro di questo tipo.
Ogniuno la pensi come vuole, io la vedo come un’opportunita’ mancata (Ingroia, Di Girolamo, Salerno, Criscenti).
Se il Calcara e’ un opportunista, un millantatore, un bugiardo verra’ fuori e tutti ne trarranno le opportune conclusioni.
Ha fatto benissimo Fiordaliso ad evitare che gli studenti perdessero una mattinata per assistere alle chiacchiere del finto pentito calcara. E’ fin troppo evidente quanto calcara abbia inventato tante bugie per uscire di galera!!
Mi spiace che Ingroia sia stato inconsapevolmente coinvolto.
Bisogna chiedere a chi ha organizzato questa manifestazione se è a conoscenza che calcara è assolutamente un FALSO pentito. Plauso a Fiordaliso che non si è fatto prendere in giro.
Sono un estimatore dell’Associazione antiracket e di quello che fa sul territorio ma questo calcara è un FINTO pentito e un VERO flop. E non si copre solo ora che ha preso in giro tutti rovinando un sacco di gente estranea. Se è così che si lotta la mafia non siamo messi bene…
Ok siete tutti sicuri che il Calcara e’ un falso un bluff, etc. Bene.
Potete per favore argomentare le vostre affermazioni cosi’ chi legge e non sa quanto voi possa capirci seriamente qualcosa?
Tutti al ladro al ladro ma oltre all’epiteto niente che argomenti le accuse.
Grazie.
….ecco…vedendo il filmato, credo che l’amarezza abbia toccato il fondo….e si pretendeva pure che i giovani fossero presenti ad un “evento” del genere in nome della legalità? Caro Giuseppe credi ancora che sia stata un’opportunità sprecata?!
Non ho ancora avuto modo di vedere il video…
Ho guardato il video che è solo parte dell’evento.
Ingroia è già andato via e non sono al corrente di che cosa si sia parlato prima.
I contenuti della “discussione” mostrati dal video sono uguali a zero. Di che cosa si è parlato? Di nulla.
Sorrido quando “lu porcu dici a la papara quant’è bella la pulizia”. Con i giovani presenti sono convinto che l’incontro sarebbe stato più fruttifero e questo, credo, sia uno dei motivi per il quale Ingroia abbia abbandonato. Non ero lì.
Caro Tancredi con il senno di poi è molto più semplice considerare i fatti. Per rispondere alla tua domanda,se tutto l’incontro si è svolto con i toni e gli atteggiamenti mostrati allora credo che non si sia stato di nessun valore culturale e/o formativo. Sono comunque convinto che ogni volta che vi sia l’opportunità di parlare, riflettere, confrontarsi e scambiarsi opinioni riguardanti il sistema mafioso sia sempre e comunque positivo. Non sono daccordo con la concomitanza della data dell’evento con quella del compleanno di Borsellino. Questa mi sembra l’unica forzatura.
In qualità di giovane sono felice di non essere stata presente stamattina e condivido in pieno la decisione del Preside Fiordaliso.
Sicuramente non da un mafioso i giovani vogliono sentir parlare di legalità.
Oltre a levarsi il parrucchino….deve spogliarsi della maschera di uomo per bene che lui , e sicuramente a qualcun’altro, fa comodo.
Rivedendo il video, nel quale da persona falsa, presuntuosa e ignorante ha aggredito il Prof. Vaccarino, approfittandosi vigliaccamente di essere sul palco, l’unico mio rimorso è stato non aver potuto gridargli il ribrezzo che provo per lui.
Mi meraviglio di chi ha organizzato questo evento utilizzando l’anniversario del Giudice Borsellino per scopi pubblicitari e chi sa per cos’altro.
Sono daccordo con Giuseppe Ingoglia quando dice che con la partecipazione degli studenti l’incontro sarebbe stato diverso ed avrebbe avuto un altro senso.
Leggo commenti del tipo “Calcara non può darci lezioni di legalità”, questo è assoutamente vero! Ma è altrettanto vero che Calcara avrebbe potuto spiegare ai giovani meglio di molti altri docenti, studiosi, giornalisti o quant’altro CHE COS’E’ LA MAFIA, viso che ne ha fatto parte in prima persona… Non credo che ieri volesse dare lezione di legalità a qualcuno!
Si dimentica (forse volutamente) di dire che a quell’incontro non c’era solo Calcara, non credo che Ingroia così come Di Girolamo siano degli sprovveduti, tanto da farsi trascinare in una sorta di frasa o pagliacciata! La loro presenza ieri, dimostra quanto poteva essere importante per i giovani e quanto poteva aiutarle, l’esempio, storia professionale e il CORAGGIO di questi Signori che io reputo degli eroi!!!
Ciò che è accaduto ieri e ciò che si commenta qui dimostra quanto sia difficile sconfiggere la mafia e quanto la mafia sia un nervo scoperto per Castelvetrano e i Castelvetranesi!
Mamma mia…”mi arrizano i carni” a leggere certi commenti!! Soprattutto quelli dei più giovani…Castelvetrano non ha speranze di uscire da questo tunnel se i giovani di oggi (ovvero i futuri adulti) sono questi!
Sul palco non c’era solamente un presunto millantatore (poi tutti ad attaccarlo ma fatti concreti nessuno ne ha portati) ma c’era soprattutto un uomo che fa della lotta alla mafia il suo credo QUOTIDIANO.
Non essere presenti è stato come voler ammettere che Castelvetrano non è accanto alla lotta alla mafia e al mitico Ingroia ma piuttosto sta dall’altro lato della barricata!
Levatevi le bende dagli occhi prima di criticare questo presunto falso pentito…voi cosa avete fatto per stare con Ingroia e contro la MAFIA ???
Da un Trapanese profondamente vergognato per come il nome di Castelvetrano ieri abbia toccato uno dei suoi minimi storici :(
La somma meraviglia è che un Magistrato del livello del dott. Ingroia si sia fatto strumentalizzare da un mistificatore che ancora oggi vive a spese dello Stato nonostante sia stato provato e sbugiardato da diversi Tribunali Italiani, questo individuo aveva addirittura l’arroganza di insegnare ai giovani Castelvetranesi che cosa vuol dire MAFIA, con le sue bugie ha fatto solo grandi danni alla città e ai suoi cittadini, bene ha fatto il Preside Fiordaliso a non permettere ai giovani di partecipare a questa sceneggiata.
Io non so se Calcara sia un falso pentito o meno. Solamente credo che il suo passato da mafioso non gli possa permettere di partecipare a nessun incontro con i giovani in veste di educatore nonostante la sua pseudo conversione. Inoltre sono contenta che i giovani non abbiano assistito a questo teatrino pietoso tra due uomini di dubbia moralità.
Io purtroppo, per motivi di lavoro, sono stato impossibilitato ad assistere all’incontro, ma ho seguito le dinamiche che dovevano condurre ad esso. E’ bene precisare che l’invito era rivolto solo alle scuole superiori. Tre dei cinque Istituti Superiori di Castelvetrano sono presieduti da un unico preside; pertanto ritengo che si possa tranquillamente dire che la diserzione da parte dei giovani è stata determinata almeno per il 60% (se la matematica non è un’opinione…) da un solo uomo il quale, di fatti di mafia, credo ne sappia molto meno del dott. Ingroia che invece si è seduto attorno allo stesso tavolo del pentito.
Probabilmente, anche l’associazione antiracket non ha pubblicizzato a dovere e in maniera incisiva l’evento. Da quanto ho saputo, infatti, in uno degli altri due Istituti Superiori l’input alla partecipazione è stato dato in maniera inconsistente.
A mio avviso ha ragione il dott. Ingroia quando parla di un modello scolastico “ovattato” e “impermeabile” agli stimoli della società esterna. Chi oggi si sente “rasserenato” dalla diserzione “forzata” dei giovani, manca di rispetto non solo al dott. Ingroia e alla vera antimafia che lui rappresenta, ma anche alla famiglia di Borsellino che sempre si è mostrata vicina e attenta alla presunta redenzione del pentito, oltre che alla persona stessa.
Io non ho elementi per dire se questo pentito è affidabile o meno, ma credo che troppe persone, che come me si trovano sprovviste di queste certezze, continuano ad emettere sentenze senza poterselo permettere. Penso altresì che andava data la possibilità ai giovani castelvetranesi di poter decidere loro stessi dove stava il male e dove il bene, preparandoli all’evento, facendoli partecipare e avvalendosi della mediazione oggettiva degli insegnanti. Va detto, che a proposito, l’associazione antiracket poteva stimolare questo tipo di intervento. Non è con un volantino che si riesce a far presa in un tessuto sociale che sfugge o gira la testa dinanzi al male cronico che lo affligge.
Pertanto, non rammarichiamoci dei giovani castelvetranesi, ma condanniamo la cattiva condotta dei più grandi che non stimolano la criticità dei meno grandi e che si sentono di poter decidere per loro…
Chi cerca prove, riscontri o notizie che chiariscano perchè questo calcara viene definito FALSO e FINTO deve soltanto leggere alcune delle carte processuali che lo hanno interessato e tante sentenze dei giuduci che dicono che “è un soggetto paranoico sfrontatamente portato al mendacio”. Che durante alcuni processi gli è scappato di dire che “ha preso per fessi i giudici e i carabinieri” che “ha imbrogliato il ministero” e tantissime altre cose INCREDIBILI che sono lì, basta leggerle e capire che a volte la realtà supera la finzione dei films.. Inoltre basta pensare che per uno che doveva scontare 10 anni di reclusione per avere ucciso una persona con queste sue invenzioni è riuscito a uscire di galera e rubare i soldi che con la vecchia legge sui pentiti gli ha consentito (prima di capire che era falso). Secondo voi che farebbe un delinquente assassino dinanzi ad una possibilità del genere? Avendo già ucciso pensate che gli costi qualcosa accusare e rovinare gente innocente pur di trarre benefici?
tra le altre tante amarezze è appena il caso di registrare che gli stessi organizzatori della carnevalata caccarea sono stati costretti loro malgrado a togliere lo stand per le intemperanze di caccara, merce contraffatta che volevano rifilare ad una opinione pubblica già troppo tremendamente addolorata dalle sue farneticazioni , che può, indisturbato finora, “prendere in giro la giustizia con un po’ di fantasia” (sono parole SUE!!!) ed esserne addirittura pagato!
Scusa Gaspare ma allora dobbiamo considerare Ingroia, che di carte processuali se ne intende, un imbecille?
Ingroia non è sicuramente un imbecille ma mi spieghi perchè si è prestato a questa pagliacciata pur conoscendo perfettamente molto meglio di me questo soggetto falso, oscuro manovale di malavita, che tante bugie ha raccontato ed è stato anche condannato per tutte le minchiate che ha raccontato e addirittura gli si permette di venire a impartire lezioni ai giovani di Castelvetrano sulla legalità ????
Apprendo oggi che è anche un assassino criminale, lo Stato gli consente di circolare liberamente invece di rinchiuderlo in galera ? NO invece lo mantiene e gli consente di esibirsi in queste pagliacciate.
E i giovani dovrebbero apprendere da lui ?? che cosa ? NO MEGLIO EVITARLO !!
Se Calcara e’ veramente quello che tutti qui affermano non me lo spiego neanche io perche’ Ingroia e gli altri partecipanti si sono prestati all’organizzazione di questo incontro. Bisognerebbe chiederlo a loro.
ecco. appunto. l’ho seguita fino a leggere i suoi commenti. Insisto: Ingolia. Lasci perdere. Visto il video, è stato meglio che non ci fosse nessuno studente! Nessuno! Se no, vallo a spiegare ai giovani che i processi in Italia si fanno sulla base delle dichiarazioni di scienziati come Calcara!
Meglio spiegare che esimersi dal farlo.
Meglio sapere chi sono i lupi vestiti da pecora che darne ancora in pasto l’ottima carne della nostra terra.
Rispetto il tuo punto di vista ma non lo condivido.
Ah, bene: quindi dovevano macellare studenti, perché se no, mafiosamente, i solito noti baroni dell’informazione e professionisti dell’antimafia, avrebbero detto che siamo una città mafiosa? bene. Che bello! Che meraviglia! Ecco perché trionfa Berlusconi! Perché l’altro “partito” costringe a scelte del genere…. Mio Dio liberaci anche da questi “onesti”!
Il pentitismo è stato ed è uno strumento utile per combattere la mafia maledetta. Però bisogna fare
dei distinguo: per esempio chi ha seguito le
cronache castelvetranesi di qualche anno fa sa
bene che questo calcara ha accusato tante persone
di tanti misfatti, risultato::: il 90% delle sue dichiarazioni sono state ritenute inattendibili. ATTENZIONE:
non per mancanza di prove MA PERCHE’ LE PROVE
LO HANNO SMENTITO!! Esempio: alcune delle
persone che lui accusò di evere svolto traffici hanno potuto dimostrare che in quello stesso periodo non avrebbero potuto farlo perchè erano .. IN CARCERE: risultato: ASSOLTI.Altri accusati di omicidi famosi
come quello del sindaco Lipari, sono stati
inizialmente condannati sulla SOLA BASE DELLE SUE DICHIARAZIONI, poi CHE è SUCCESSO? Che sono arrivati alcuni veri pentiti che si sono autoaccusati dei delitti scagionando i malcapitati, risultato: ASSOLTI!
Altri accusati di mafia, poi veri pentiti ben più attendibili oltre a riscontri di polizia giudiziaria hanno dimostrato che i mafiosi erano altri e quelli accusati
da calcara non c’entravano per nulla!
Chiudo con una chicca: come mai questo calcara in diversi anni di “pentitismo” non ha mai parlato di Matteo Messina Denaro. Non lo conosceva
(e quindi si dimostra che della mafia vera non ne sapeva niente)o per lasciarlo indisturbato? Di chi è strumento? E’ un pentito finto creato per trarre benefici per lui o per qualcuno che gli sta vicino?
Gufo sei al delirio mistico…vai in pace.
Nicola grazie delle delucidazioni.
Opinioni diverse. Uno studente che parla:
Caro Vincenzo,
faccio parte del movimento delle “Agende Rosse” di Salvatore Borsellino e conosco davvero bene la tua storia seguendo tutte le tue notizie.
A Castelvetrano, cittadina siciliana in provincia di Trapani ma soprattutto regno di Matteo Messina Denaro, uno dei principali boss di Cosa Nostra, proprio il giorno del compleanno di Paolo Borsellino ieri è andata in scena l’omertà.
Tu volevi soltanto parlare al tuo paese, alla tua gente, cercando di far capire che si può cambiare, che se vogliamo, tutti insieme, possiamo essere testimoni di legalità e giustizia.
Ma qualcuno non ha voluto che giovani studenti, proprio come me, ascoltassero le tue parole e quelle del giudice Antonio Ingroia, alunno di Borsellino, impeccabile magistrato nonché uomo dagli immensi valori morali.
Quando mi ritrovo (ormai da anni) nelle piazze di mezza Italia, con la mia agenda rossa in mano insieme a tanti amici di tutte le età, sento che la voglia di resistere è tanta e mi accorgo che siamo sempre di più ed è questo l’importante.
So che ieri deve essere stato sicuramente un brutto colpo ma posso dirti che IO SONO CON TE!
E sono sicuro di non essere l’unico; in quel teatro le poltrone sono rimaste vuote perché alcune persone hanno voluto così, ma questo non è stato il volere di tante altre persone oneste.
Durante il tuo intervento ti hanno accusato di non essere attendibile e sono volati insulti e minacce; molti si fermano alle apparenze ma non vogliono guardare al tuo gesto, al tuo ribellarti, alla tua voglia di dimostrare il cambiamento, io sì!
Anche se forse ieri avrai avuto la sensazione di solitudine, sappi che non sarai mai solo!
Con stima ti abbraccio.
Oreste Iacopino (20 gennaio 2011)
Giuseppe, ho visto bene l’incontro del Selinus e non mi mi è proprio sembrato che nei confronti di calcara nessuno ha rivolto alcuna intimidazione, a meno che la comunicazione di avere inoltrato denuncia alla Magistratura contro certe sie dichiarazioni non si possa ritenere una minaccia! Ma se uno viene accusato ingiustamente secondo te cosa dovrebbe fare, tacere? Io penso serenamente che questo oresta iacopino non ne sa proprio niente di carte processuali di prove di riscontri ecc. ha visto solo molte fiction in tv e cerca idoli orribili da idolatrare. Si informi.
Nicola io ho riportato solo le righe scritte da Oreste e non ho detto di condividere il suo pensiero o meno di non farlo; ho solo riportato.
Di cosa in particolare mi dovrei informare?
Il mio pensiero sull’avvenimento credo di averlo gia’ espresso. Le opinioni altrui le ho considerate. Se poi parli d’altro sii piu’ specifico.
Saluti
Il dissenso a mio avviso e specialmente qui a Castelvetrano va urlato non con l’astensione, ma partecipando e dialogando. Questo episodio me ne fa tornare alla mente altri due abbastanza recenti: 1) La “festa della legalità” tenutasi a Castelvetrano circa otto mesi fa nella quale fu detto ai ragazzi di non pronunciare la parola “mafia” e una scalinatuzza periferica dedicata a Peppino Impastato. Per non parlare di una via importante intitolata a Giorgio Almirante. Io, semplice e comune cittadina castelvetranese questo vedo e da questo deduco. In questa città non occorre neanche fare 100 passi……basta allungare una mano. Che tristezza!
Corso Falcone e Borsellino e’ piu’ “liberatorio” di Vittorio Emanuele per esempio.
Sono in totale accordo con Giuseppe Ingoglia, avrei potuto capire il comportamento del preside Fiordaliso solo nel caso l’incontro fosse stato richiesto solo dal pentito Calcara (dico avrei potuto dal momento che comunque la nostra giustizia e i nostri magistrati lo hanno comunque creduto) , ma non posso accettare che sia stato disertato un incontro con il giudice Antonio Ingroia, che ha collaborato , a stretto contatto con Borsellino e che ben saprà , più e meglio di altri, il ruolo del Calcara riguardo alla sua posizione di “pentito”….e inoltre affiancato da Giacomo Di Girolamo, scrittore , il cui suo ultimo libro “Matteo Messina Denaro L’INVISIBILE” nelle sue 553 pagine raccoglie importantissime informazioni sia sotto il profilo storico che sotto il profilo caratteriale del noto boss latitante; Gianfranco Criscenti…e chi non conosce il suo grande e indefesso impegno contro la mafia? Per non parlare di Paolo Salerno che impersona la lotta antiraket ed antiusura della nostra Provincia. A cosa giocano queste persone? alle noccioline? E come può un preside mettere in dubbio l’importanza di un incontro con queste persone che sono in prima fila contro la M A F I A , e che non temono di menzionarla ad alta voce sfidandola e combattendola giorno per giorno………è semplicemente ridicolo pensare che persone così , anche affiancate dal peggiore dei pentiti (come volete definirlo ) abbiano pensato un bel giorno di venire fin qui per prendersi un caffè e nel frattempo del male ai ragazzi castevetranesi…….ma è veramente pensabile una cosa del genere? O piuttosto….è più verosimile pensare che è meglio non stuzzicare il cane che dorme e non esporsi con episodi di tale portata che superano di gran lunga manifestazioni di facciata, che preferiscono usare la parola “legalità” piuttosto che la parola anti-mafia?
C’è una sostanziale differenza fra essere e apparire…come è sostanziale la differenza fra dire e fare……..
Invece di continuare questo scambio di idee sulla pagina , propongo che la città di Castelvetrano nella figura del Sindaco dott. G. Pompeo organizzi un altro incontro con il Procuratore aggiunto di Palermo A.Ingroia, informando la cittadinanza e invitando ovviamente gli studenti a partecipare.