Oggi sarebbe stato il compleanno di Paolo Borsellino, le candeline sarebbero state 71 se quel giorno un grande botto non avesse interrotto la sua missione e non avesse troncato brutalmente la sua vita.

In memoria del Giudice Borsellino, questa mattina, si è svolto presso il Teatro Selinus di Castelvetrano un incontro, erano presenti il il procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, che ha scelto quello di Castelvetrano tra i tanti incontri in memoria del suo amico Paolo; il giornalista e scrittore, Giacomo di Girolamo; Paolo Salerno, presidente dell’associazione Antiracket ed antiusura di Trapani, il giornalista di grande esperienza, Gianfranco Criscenti ed il collaboratore di giustizia, Vincenzo Calcara.

E’ stato proprio il pentito Calcara a volere questo incontro, per sensibilizzare i giovani di Castelvetrano. Ma la giornata non è andata proprio come ci si aspettava, non c’era un solo giovane in Teatro, mancava il futuro di un paese che ha una gran voglia di combattare la mafia!

Vediamo un pò com’è andata la giornata…

ore 10:00


Il procuratore Ingroia ed il giornalista Criscenti, riflettono circa la decisione delle scuole di Castelvetrano di non prendere parte all’incontro. Tra le mani delle persone presenti all’interno del Teatro Selinus gira un comunicato scritto dal Preside Fiordaliso, nel quale si spiega il motivo alla base della decisione che avrebbe segnato la giornata:

Penso che Calcara sia una personaggio che ha niente da insegnare ai nostri giovani!
A prescindere dal giudizio di tanti magistrati che lo hanno considerato inattendibile, vi sono tutti gli elementi di giudizio per chi conosce la realtà di Castelvetrano e ha vissuto da protagonista gli avvenimenti del tempo per ritenere che tale presunto dottore in criminologia e malaffare, specializzato in mafia, abbia tutte le caratteristiche per essere sospettato di essere un mistificatore, che vuole trarre dalla sua esperienza criminale profitti e vantaggi personali, costruendo un castello di bugie e carpendo la buona fede dei familiari e degli amici di Paolo Borsellino.

Se fosse veramente pentito se ne starebbe in una cella (non importa se di un penitenziario o di un convento) a pregare ed espiare i suoi peccati. Invece scrive (o meglio scrivono per lui semianalfabeta) e va in giro a rilasciare interviste per trarne guadagni. Penso che Calcara, come tutti i delinquenti, non sia un buon maestro per i nostri giovani, che meritano di incontrare coloro che i mafiosi li arrestano e li condannano e che hanno bisogno di altri simboli e figure per crescere. Per questo ho rifiutato, dopo essermi consultato con i miei collaboratori, di consentire che i miei studenti dei licei classico, scientifico e pedagogico di Castelvetrano partecipassero all’incontro con lui, rammaricato che qualcuno abbia pensato di organizzarlo, speculando sul nome di un Grande Magistrato.

Francesco Fiordaliso
dirigente scolastico
Liceo classico “Giovanni Pantaleo”

ore 10:15

Il Sindaco di Castelvetrano, Gianni Pompeo, interviene su alcune discussioni circa la decisione del dirigente scolastico. Dimostrando la propria disponibilità, pur non essendo tra gli organizzatori dell’incontro, a contattare Fiordaliso per cercare di cambiare la sua decisione e far in modo che gli alunni possano partecipare all’incontro.

ore 10:30

Nonostante l’ultimo tentativo del Sindaco Pompeo però l’incontro avrà inizio senza la presenza dei giovani.
Il moderatore inizia con l’invitare appunto il Sindaco della Città di Castelvetrano che interviene solamente per una precisazione circa la figura del dirigente scolastico che nonostante la discutibile ma rispettabile decisione di non partecipare all’incontro, gode comunque di una lunghissima attività di sensibilizzazione contro la Mafia.

Il Sindaco aggiungo inoltre che dal suo punto di vista probabilmente si sarebbe dovuto dare maggiore rilievo al ricordo di Borsellino in occasione del suo compleanno piuttosto che alla figura del Calcara.

11:20

Dopo alcune premesse di Gianfranco Criscenti e di Paolo Salerno, prende la parola, il procuratore Ingroia che
viene inoltre invitato a ricordare la figura di Borsellino come persona oltre che come Giudice.

Una giovane praticante avvocato di Castelvetrano chiede la parola e cerca, con voce rotta dall’emozione, di aprire una discussione sulla figura del Calcara, che troppe volte si è contraddetto durante i lunghi processi che lo hanno visto coinvolto. Il procuratore liquida, in maniera poco elegante, la giovane ragazza e si allontana per altri impegni.

12:00

La parola passa quindi a Vincenzo Calcara che sembra essere venuto a Castelvetrano, non per rispondere alle domande degli organizzatori o dei presenti ma piuttosto per leggere ed interpretare una specie di memoriale che tiene tra le mani.

Calcara parla di tutto, delle cinque entità della mafia, della sua trasformazione interiore, dell’omicidio del Giudice Borsellino. L’incontro però degenera quando l’ex Sindaco di Castelvetrano, il prof. Vaccarino chiede di rispondere alle infamanti accuse rivolte dal Calcara lungo il suo discorso. Ecco il video di quanto segue..

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