Cambiano le regole della “Fase 2” da lunedì 18 maggio. Il Governo, dopo settimane di analisi, confronti con gli scienziati e anche qualche polemica, ha finalmente emanato il decreto sulle riaperture delle attività e sulle novità per i cittadini da lunedì. Ci sarà ancora da aspettare per piscine e palestre, come anche per gli spostamenti tra Regioni diverse che al momento, utilizzando le parole del premier Giuseppe Conte, sono “congelati” su richiesta degli stessi enti locali. Importanti novità, infine, sono in arrivo per le visite agli amici e sull’autocertificazione. Per le apertura di bar, ristoranti, parrucchieri e palestre e piscine le date di apertura saranno diverse da regione a regione.
Ma cosa prevede il nuovo decreto del Governo (e non un Dpcm) sulle riaperture? Ci sarà ancora bisogno dell’autocertificazione? Si potrà andare a far visita anche agli amici? E quali sono le linee guida per l’apertura di bar, ristoranti e parrucchieri? Di seguito, tutte le risposte (elaborate da TPI)
Bar e ristoranti – Il decreto Conte prevede la ripartenza di tutte le attività economiche e produttive “a condizione che rispettino i contenuti di protocolli o linee guida, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di esercizio o in ambiti analoghi, adottati a livello nazionale”. Dunque anche per bar e ristoranti la data di riapertura, fatta salva la possibilità per le Regioni di adottare provvedimenti restrittivi rispetto alle prescrizioni dell’esecutivo, è quella del 18 maggio.
Parrucchieri e centri estetici – Stesso discorso dei bar e ristoranti c’è anche per parrucchieri e centri estetici. Il Governo, nel decreto, concede il via libera a tutte le attività economiche finora chiuse, sempre subordinando la riapertura al rispetto delle linee guida e di tutti gli accorgimenti per evitare la diffusione dei contagi da Coronavirus. Il 18 maggio, quindi, in molte Regioni italiane rialzeranno le saracinesche anche queste attività, per le quali – a causa del contatto diretto con il cliente – le linee guida saranno particolarmente stringenti.
Far visita agli amici – Dal 18 maggio, inoltre, cade il limite delle visite agli ormai famosi “congiunti”: da lunedì infatti si potranno rivedere anche gli amici, quindi non solo parenti e affetti stabili. La norma, contenuta nel decreto sulle riaperture varato oggi dal governo Conte, punta anche a garantire la possibilità di andare nei bar e nei ristoranti non soltanto con i propri parenti o conviventi, ma anche con gli amici. Una garanzia anche per la ripresa economica delle attività: se infatti fosse stato possibile andare in questi posti solo tra congiunti, la platea di potenziali clienti per bar e ristoranti si sarebbe molto ristretta.
L’autocertificazione – Non servirà più l’autocertificazione.
Spostamenti tra Regioni – Come già anticipato nei giorni scorsi dallo stesso premier Conte, gli spostamenti tra Regioni diverse continuano a non essere consentiti. Dal 18 maggio, dunque, nulla cambia da questo punto di vista: non è possibile andare da una Regione all’altra se non per comprovate esigenze lavorative, di urgenza o per motivi di salute. Resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Gli spostamenti interregionali saranno possibili, secondo il testo, a partire dal 3 giugno. Dopo il 2 giugno, infatti, sarà possibilelimitare gli spostamenti tra regioni “solo con provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree”.
Negozi di abbigliamento – Come in tutti i negozi, tutti a distanza di un metro e con la mascherina. Inoltre a tutti dovranno essere forniti guanti per toccare i vestiti da provare.
Piscine – Le norme si riferiscono alle piscine pubbliche, ai parchi acquatici e a quelle inserite in agriturismi e campeggi. Premesso che bisogna sempre garantire il distanziamento di 1 metro, negli spogliatoi gli indumenti e gli effetti personali vanno sempre chiusi nella borsa, evitando la promiscuità degli armadietti. Sia nelle aree solarium che in acqua si calcola un’area di 7 metri quadri a persona. Come in spiaggia, lettini, sdraio e ombrelloni vanno disinfettati a ogni cambio turno e a fine giornata. Le piscine finalizzate a giochi acquatici, come quelle degli acqua park, vanno riconvertite in vasche per la balneazione.
Palestre – La distanza interpersonale diventa di 2 metri durante l’attività fisica. Anche in questo caso, particolare attenzione all’aerazione e alla promiscuità negli spogliatoi.
Ecco il testo dell’accordo governo-regioni con ulteriori dettagli
AUTORE. Redazione