Pochi sanno che sulla nostra costa, da Campobello di Mazara a Sciacca, era presente un grande bosco di quercia da sughero. La maggior parte di questi alberi sono stati abbattuti per fare spazio a distese di ulivi e vitigni. Nel territorio di Castelvetrano, in un’area poco distanze da Triscina di Selinunte, rimane l’ultimo bosco di sughero. Un paradiso naturale che per volere della famiglia Asta è rimasto integro come un tempo.
Lo scorso mese, una squadra di maestri decorticatori provenienti dal catanese, sono stati nel bosco di Castelvetrano per raccogliere le plance di sughero che verranno usate prevalentemente per la produzione di tappi per bottiglie di vino. Il giovane Nicolò Asta orgoglioso del suo amore verso questo territorio ci racconta di quanto, questo posto, lo abbia fortemente legato a quest’antica tradizione di famiglia, una storia che attraverso i suoi racconti e le immagini raccolte riesce ancora a stupire e a farci amare una natura straordinaria.
AUTORE. Redazione