Lunedì mattina, Daniela Mangiaracina, 29 anni, al sesto mese di gravidanza, si era incatenata al cancello del Comune di Campobello di Mazara.

Sposata con Rosario Palermo, entrambi disoccupati con figli e in gravi condizioni di indigenza. Attualmente vivono in un appartamento popolare dello Iacp, che aveva occupato abusivamente ma verrà sfrattata il 25 giugno, a seguito di un provvedimento del Tribunale.

Ieri, lo stop della protesta, dopo un’ordinanza di sgombero per occupazione abusiva di un alloggio popolare firmata dal dirigente Gaspare Manzo.

Il dirigente ha firmato una seconda ordinanza di sgombero per un’altra coppia di coniugi che hanno occupato abusivamente un secondo alloggio. La scelta di Manzo è stata conseguente a due sentenze del Tribunale di Marsala che hanno dato ragione all’assegnatario dell’alloggio e torto alla coppia.

Nel 2006 l’allora sindaco Daniele Mangiaracina assegna un alloggio alla coppia Palermo-Mangiaracina. Nel maggio del 2010 la coppia lascia quell’appartamento (poi occupato da una seconda coppia sulla quale oggi pesa un’ordinanza di sgombero) ed occupa l’appartamento di via R.Margherita, 343, assegnata al Signore Bono che avvia la causa per far valere le proprie ragioni.

Nel 2011 il sindaco Ciro Caravà requisisce per 4 mesi proprio l’alloggio del Bono per assegnarlo alla coppia Palermo-Mangiaracina. Lo scorso marzo, allo scadere dell’ordinanza di Caravà, l’ufficiale giudiziario ha intimato lo sgombero alla coppia. Manzo spiega: «La requisizione è un potere che la legge conferisce esclusivamente ai sindaci e ai prefetti». Insomma Manzo non può firmare ordinanze di requisizione e il sindaco – che potrebbe – è rinchiuso in carcere.

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