“A Castelvetrano si vive ancora del mito di Matteo Messina Denaro in una forma quasi devozionale come se fosse un Dio che tutti venerano. Molti sarebbero pronti ad aiutarlo pur rimettendoci la libertà. Conosco persone che pensano questo ma per fortuna sono sempre meno perché stanno crescendo le persone che vedono tutto questo con disprezzo”.
Lo ha detto Giuseppe Cimarosa, ospite di ‘Siamo Noi’, il programma di approfondimento sociale di Tv2000, in una puntata dedicata all’impegno della Chiesa cattolica contro le mafie. Giuseppe Cimarosa ha preso le distanze dall’ambiente mafioso pubblicamente da qualche anno.
Sabato 7 gennaio, il padre di Giuseppe, Lorenzo Cimarosa, pentito di mafia è morto e nella chiesa di Maria Santissima Annunziata di Castelvetrano si sono svolti i funerali.
“Mio padre – ha ricordato Giuseppe Cimarosa – ha avuto il coraggio di ribellarsi e dire basta. Era l’unico modo per tagliare questo cordone. E così facendo ci ha resi orgogliosi e soprattutto ci ha donato la libertà di poter essere noi stessi e dire ciò che pensiamo senza avere paura.
Questo non è così scontato. Matteo Messina Denaro non l’ho mai conosciuto, mi è parente da parte di mia madre. Portare il fardello di questa parentela è stato sempre un incubo. Mi sono sempre vergognato e la mia fortuna e che non porto il suo stesso cognome. Altre persone avrebbero fatto carte false per poter vantare una parentela di questo tipo. Fin da piccolo ho capito che tale parentela poteva essere un problema per me e la mia famiglia”.
fonte. TV2000
AUTORE. Redazione
Si parla di mafia a Castelvetrano?
Shhhhh.
Silenzio.
Provate a scrivere qualcosa sugli immigrati e vedrete come i miei CORAGGIOSISSIMI concittadini verranno animati da uno spirito rivoluzionario per dire “basta” alle ingiustizie.
Ingiustizie non relative ai rifugiati che scappano dai loro paesi dove dei tiranni ARMATI DA NOI uccidono i loro figli, ma riferite a noi stessi che secondo una logica PRIVA DI LOGICA saremmo discriminati da uno stato razzista nei confronti di noi stessi…
Vabbe’, la logica del bar dello sport…
io vorrei dire una cosa a questo signore una persona che esce dal carcere esce col prosciugato econimicamente non fa villa ne maneggio quindi prima mangi in un piatto poi òp rinneghi
La mafia vigila nei comuni della Lombardia ma non sono siciliani ma lombardi indagate nelle ingiustizie che noi meridionali dubbiamo al nord e ora di finirla con la mafia sempre al sud quadrate i comuni del nord tutto i migliori lavori il figlio il nipote il marito il fratello ecc ecc ecc
stimo molto questo ragazzo ed il suo coraggio ma generalizzare con frasi del tipo “a Castelvetrano si vive ancora col mito di Matteo Messina Denaro in una forma quasi devozionale” mi sembra assai ingeneroso e non rispondente alla realtà. Pensiero certamente stagnante in un ristretto strato sociale di questa comunità ma da qui a dire che tutta la città è devoto a quel criminale è francamente una esagerazione. La stragrande maggioranza dei castelvetranesi ha preso le distante da quel contesto mafioso ma forse non ha il coraggio o la voglia di esternare e tanto meno manifestare la propria dissociazione.
Avrei preferito non aggiungere nulla a questi post cattivi e del tutto gratuiti ma avete superato il limite ! Vorrei pregarvi di informarvi prima di sputare sentenze su una persona che neppure conoscete ! A cui nessuno mai a donato nulla ma è diventato ciò che è solo grazie al suo lavoro ! Cercate di prendere il buono dalle cose che accadono ! Di sicuro Giuseppe non ha nulla a cui deve rinunciare , ciò che possedeva la sua famiglia gli e’ stato per giunta sequestrato. Le unico cos’è che guadagna da questa sua presa di posizione e’ il pericolo e L’ isolamento . Quindi smettetela di accanirvi contro chi cerca di fare del bene ! Piuttosto prendetene esempio
Leggendo certi commenti a volte mi vergogno di appartenere a questo Paese!
Giuseppe Cimarosa è una persona umile e dice sempre quello che pensa.
Purtroppo la mentalità mafiosa è troppo radicata e sarà molto difficile riuscire ad ottenere diversi modi di pensare.
Grazie a Giuseppe ho cambiato il mio modo di pensare,spero che un giorno abbiate il coraggio di farlo anche voi. Confido nelle nuove generazioni.
P.S. SVEGLIATEVI! !!
Ma!!
La villa e il maneggio, soldi puliti?
Ma ancora se ne fa uso.
Non c’è da vergognarsi anche di questo?
Crrti commenti più che opinioni, mi appaiono come sentenze di condanna. Vi ricordo che per questo esistono dei tribunali e non, come nel medioevo, la berlina. Detto ciò, vorrei spiegato da quanti non apprezzano, dove sta l’errore di un uomo (non eroe), nel ribadire con forza e in circostanze a lui non favorevoli, che si può dire no alla mafia, che anche avendo detto si(il padre nello specifico), ci si può pentire e cercare di rimediare, con la collaborazione affinché siano più efficaci le indagini dei P. M. e le sentenze dei magistrati, verso coloro che ancora delinquono. In sostanza perché non riuscite a vederne il risultato positivo. Personalmente io valuto la storia di questa famiglia come una storia a lieto fine, valuto che ad oggi il contributo sociale che ha portato alla nostra cittadinanza è positivo. È una storia di coraggioso riscatto che dovremmo recepire tutti, secondo una nuova chiave di lettura, e cioè che l’ombra della mafia a castelvetrano non è più così scura come lo è stata fino a prima di questi fatti.
la telenovela di Matteo Messina Denaro e della mafia in Sicilia non finisce mai, ogni occasione è buona per mettere il dito nella ferita. La stampa nazionale coglie ogni piccola occasione, magari per solo citare la mafia siciliana. La stampa non spiega all’opinione pubblica che la mafia è sorta o quanto meno è progredita perchè lo Stato è stato sempre assente nel territorio e si presenta soltanto quando deve risquotere il pizzo (le tasse per servizi inesistenti o inefficienti. I signori onorevoli pur di salire al trono parlamentare si genuflettevano ai mafiosi e di conseguenza in un secondo tempo li proteggevano. M. M. Denaro continua ad essere ll “benemerito” dei castelvetranesi, non in quanto tale ma come una provocazione verso lo Stato assente che nulla ha fatto per svegliare economicamente questo territorio; di contro M.M.Denaro, proprio perchè lo Stato qui non esiste e non controlla, era riuscito a diventare proprietario di una grossa fetta di tutte le attività economiche della provincia di Trapani. In questa provocazione c’è una rabia repressa di migliaia di padri di famiglia che avevano trovato lavoro onesto in attività formate con denaro sporco,ed ora si trovano disoccupati per la chiusura dei posti di lavoro, perchè evidentemente illecito.