fonte. droni.news

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Il governo italiano il mese scorso ha dato il via libera alla partenza di droni armati statunitensi dalla base siciliana di Sigonella per operazioni militari contro lo Stato islamico in Libia e in Nord Africa. Lo riferiscono fonti ufficiali Usa citate dal Wall Street Journal, secondo cui si tratta di una svolta dopo oltre un anno di negoziati.

Dal 2011 gli Stati Uniti stanno cercando di convincere il governo italiano a dare all’esercito Usa la possibilità di far decollare droni dalla base di Sigonella anche per azioni di attacco, come quella condotta venerdì scorso contro un campo di addestramento del gruppo dello stato islamico in Libia.

Ma come ricorda il Wall Street Journal, il governo italiano continua a essere scettico su questa possibilità temendo una forte opposizione anti-guerra interna al paese. Soprattutto perché ci potrebbero essere errori che magari coinvolgono civili. Per ora gli uomini vicino a Matteo Renzi non hanno commentato.

Fino al mese scorso – e dal 2011 – i droni in partenza da Sigonella venivano usati solo per compiti di sorveglianza. Il Wall Street Journal sottolinea però che la concessione italiana arriva proprio in un momento fondamentale della guerra contro il gruppo dello stato islamico. L’amministrazione obama infatti sta prendendo in considerazione una strategia più globale nei confronti dei miliziani dell’Isis in libia, che peraltro negli ultimi mesi sono raddoppiati arrivando a quota 6.500. Secondo gli stessi funzionari americani, questa volontà potrebbe portare ad una campagna in cui una piccola coalizione conduce attacchi aerei sostenuti sul campo dal lavoro congiunto delle forze specializzate e di quelle libiche.

Di sicuro né gli Stati Uniti, né gli alleati (Italia, Francia, Regno unito) vogliono iniziare una guerra sul campo contro l’Isis. E per questo gli sforzi si stanno concentrando (con l’aiuto delle Nazioni Unite) sulla formazione di un governo di unità nazionale che renda il paese più stabile, sulla formazione dell’esercito del paese e infine su raid aerei contro i centri di potere dei terroristi in nordafrica.

Sia il Regno Unito che la francia hanno detto pubblicamente che contribuiranno alla missione in libia solo quando ci sarà un governo di unità, mentre l’Italia ha fatto capire che potrebbe mandare 5.000 militari solo allo scopo di stabilizzare il paese. Ma finora il governo libico – nonostante gli sforzi internazionali – non è ancora nato.

fonte. huffingtonpost.it

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