Spostarsi da una classe all’altra per seguire una materia diversa, riporre i propri libri all’interno di un armadietto, pranzare tutti insieme in sala mensa e poi dedicare il pomeriggio ai corsi di teatro, danza o cinema. È la giornata tipo di un liceale in America che serie televisive e film ci hanno più volte raccontato. Se la possiamo solo immaginare, c’è chi, come Dacia Pisciotta, 17 anni, di Castelvetrano, la sta vivendo in prima persona.
Per coronare il sogno che da anni aveva nel cassetto, la giovanissima Dacia ha deciso di volare per il Canada, a quasi 7.000 chilometri dalla sua Castelvetrano. «Da molto tempo pianificavo di partire e trascorrere un anno o un semestre all’estero. Avevo 12 anni quando ho iniziato a immaginare la mia vita in un Liceo americano e i miei genitori hanno sempre condiviso la mia scelta di viaggiare ed esplorare posti nuovi. Poco prima dell’estate scorsa la decisione definitiva – racconta Dacia a CastelvetranoSelinunte.it – e così ho iniziato a consultare agenzie di viaggio per capire quale potesse essere la scelta migliore per me. Ho scelto il Canada per le persone, lo stile di vita e, soprattutto, l’inglese, perché quello parlato in Canada è molto più comprensibile».
Attualmente Dacia Pisciotta sta frequentando il suo quarto anno di Liceo italiano (corrisponde all’ultimo anno in Canada), studiando presso la Reynolds Secondary School di Victoria, una città situata nell’estremo meridionale dell’isola di Vancouver. «Il sistema scolastico è assai diverso dal nostro – spiega Dacia – le lezioni iniziano alle 8,40 e gli studenti seguono due materie al mattino e una al pomeriggio. Alle 11,15 inizia la pausa pranzo che finisce alle 12,10 e in questo arco di tempo solitamente io e i miei amici andiamo nei bar o nei ristoranti che ci sono vicino scuola oppure restiamo in un’aula, dove pranziamo insieme e ci raccontiamo la nostra giornata». Il ritorno a casa alle 17,30, la cena alle ore 18. «Qui si vive uno stile di vita diverso – spiega ancora Dacia a CastelvetranoSelinunte.it – ma sono felice di questa esperienza». Il vivere da sola senza i genitori in un Paese che non è il tuo ha impaurito Dacia prima di partire. Ma poi alla fine ha coronato il sogno che aveva nel cassetto, vincendo la sfida con sé stessa.
In questi mesi, nonostante la difficoltà del fuso orario (9 ore) Dacia Pisciotta si è tenuta in contatto coi genitori e con gli amici. In Canada è stata accolta in una famiglia che l’ha subito fatta sentire a casa. «Qui ho avuto modo di crescere sotto molti punti di vista: culturale, innanzitutto, perché ho avuto modo di relazionarmi con persone provenienti da tutto il mondo. Qui ho vissuto momenti indimenticabili con i nuovi amici conosciuti in Canada…». Dacia fra qualche settimana tornerà a Castelvetrano. «Non ho ancora ben chiaro cosa fare da grande ma sono sicuro che continuerò a viaggiare nel mondo».