Più di 250 chilometri per un incontro piccante a luci rosse. Tra i clienti della casa d’appuntamento scoperta a Messina, ci sarebbero stati anche clienti provenienti da Castelvetrano. È quanto hanno scoperto gli agenti della Polizia Municipale di Messina che, nel pieno centro della città (piazza del Popolo, ha indicato su Facebook il sindaco Cateno De Luca), hanno fatto irruzione all’interno di un appartamento che veniva utilizzato da due donne e un transessuale per incontri sessuali.
Una clientela vasta per un giro d’affari che avrebbe generato circa 500 euro giornalieri. I vigili si sono introdotti nel cuore della notte, durante un servizio mirato non solamente per contrastare il traffico della prostituzione ma anche all’abbandono indisciplinato di rifiuti e alla movida. All’interno dell’appartamento – secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia – è stato trovato un brogliaccio dove venivano annotate le date degli incontri a luci rosse e i clienti: oltre che da Castelvetrano a Messina, per una notte a luci rosse, sarebbero arrivati da Ragusa, Reggio Calabria e, naturalmente, dalla stessa città siciliana sullo Stretto.
AUTORE. Redazione
Città sullo stretto?