Nel prosieguo dell’attivita’ di contrasto alla micro criminalita’ posto in essere dai carabinieri della Compagnia di Castelvetrano diretti dal Cap. Fabio Ibba, i militari della stazione del Lgt Domenico Castellano, nella mattinata del 7 giugno a seguito di incessante ed accurata attivita’ di indagine traevano in arresto, Signorello Angela, casalinga, incensurata, colta in flagranza di reato di truffa aggravata e continuata ai danni dello stato.
In particolare, i carabinieri dopo accurate indagini riscontravano che nei pressi dell’ufficio postale di Via Garibaldi di Castelvetrano erano state riscontrate anomalie sui prelievi dei ratei della pensione del signor C. V., persona che risultava deceduta in castelvetrano nel marzo 2005.
I militari della stazione, pertanto attuavano, nella mattinata dell’ 8 giugno u.s., un servizio di controllo che consentiva di accertare che la Signorello si recava presso la sede dell’ufficio postale prelevando indebitametne il rateo della pensione pertinente il mese corrente, pari ad euro 369,56. Al termine delle fasi di prelievo, il personale operante faceva scattare l’operazione bloccando la Signorello la quale veniva condotta presso gli uffici di questo comando ove veniva dichiarata in stato di arresto.
L’importo della pensione indebitamente percepita veniva restituita all’ente erogante, tramite lo stesso ufficio postale ove in precedenza era stata consumata l’operazione di prelievo. Considerando che la signorella percepiva da 8 anni il rateo di C.V., la truffa si aggira intorno ai 40000 euro netti.
La Signoerelo, veniva quindi condotta presso la propria abitazione in stato di arresto e sottoposta al giudizio per direttissima presso il tribunale di Marsala, a seguito del quale veniva convalidato l’arresto, condannata a mesi 7 con pena sospesa e al pagamaneto di una multa.
Cap. Fabio Ibba – Comunicato Stampa CC Castelvetrano 11.06.2012
AUTORE. Comunicato Stampa
Spero non sia stata incoraggiata dai nostri parlamentari nazionali e regionali, che indebitamente continuano a percepire pensioni d’oro, per aver contribuito allo sfascio del nostro paese.
X noi cittadini rubare credo sia diventata una cosa normale, i nostri politici ci hanno insegnato che se vogliamo andare avanti dobbiamo fottere il prossimo. loro non sn stati mai condannati e hanno sempre rubato milioni di euro, quindi x noi questo nn è illecito. Cominciate a dare pene esemplari x i politici…. vedrete che prima di rubare i cittadini ci penseranno un bel po, x pene esemplari dico mozzare le mani o da 10 anni di reclusione in su sensa sconti di pena!!
Non per giustificare la signora, ma in confronto a quello che si è pappato un Lusi o un Penati o la MPS, la signora è veramente una povera animella!
E quando inizieranno ad arrestare i nostri onorevoli parlamentari, che danno il buon esempio? E quando la Corte dei Conti, inizierà a dichiarare costituzionale, poter decurtare le pensioni d’oro? Inizino a dare l’esempio i tutori della legalità, di cui tutti ci si riempie la bocca, giusto per fare salivazione! Perchè non rinunciano alla loro bella immunità parlamentare? Se non hanno nulla da temere… Mozzare le mani, è meglio!
in ossequio al mandato difensivo conferitomi, corre l’obbligo precisare quanto segue: la sig.ra Signorello non era la badante di C.V. ma la nipote e l’erede universale; dalla data del decesso ad oggi la stessa ha consegnato a Poste Italiane SPA ben due certificati attestanti il decesso dell’avente diritto; nonostante ciò Poste Italiane ha continuato ad erogare la pensione che è stata, dunque, percepita in assoluta buona fede; l’importo totale è notevolmente inferiore ad € 40.000 e la mia assistita si è dichiarata pronta a restituire quanto indebitamente percepito; la sig.ra Signorello, alla quale sono state riconosciute anche le attenuanti generiche, ha – per ragioni di opportunità – acceduto al rito alternativo dell’applicazione pena su richiesta delle parti che, per giurisprudenza di Cassazione, non ha natura di sentenza di condanna. Sono certa che, in ragione della notoria serietà della redazione, sarà dato l’opportuno spazio alle mie precisazioni.
Avv. Matilde Mattozzi