Voglio portare pazienza e dire il mio pensiero senza dare in escandescenze. Purtroppo leggo su Facebook delle affermazioni di persone che, pur di dire qualcosa, si accontentano della miserevole soddisfazione di apparire sugli schermi dei nostri telefoni raccontando ancora la pandemia da Coronavirus come di un complotto ordito dalle “forze oscure” che dominano il mondo.

Il 24 gennaio ho pianto perché ho perso il mio più vecchio amico; aveva la mia età, era un professore in pensione; lo avevo sentito a Natale per gli auguri e stava benissimo; un mio collega di Milano molto più giovane di me ha perso la mamma, lui e il fratello hanno rischiato la vita; ne è uscito pochi giorni fa. Un imprenditore 50enne di Bergamo, scettico come certi scribacchìni ma giustificato in parte dal fatto che il contagio lo ha preso ai primi di marzo del 2019, l’ho incontrato per motivi di lavoro a luglio e mi ha raccontato di avere rischiato di morire e di avere vissuto la più brutta esperienza della sua vita. Conosco molti altri casi ma sarebbero centinaia di milioni i casi da raccontare che non mi è possibile conoscere. Offendere la memoria dei morti e definire i vivi degli allocchi perché osservano le restrizioni e le regole indotte dalle autorità non è “libertà di pensiero”: per me è dimostrazione di profonda malvagità o di immensa stupidaggine.

Chi non conosce il Manzoni? Lui parlò della terribile peste a Milano, e non della peste in Italia o in Europa, perché allora non c’era la mobilità di oggi e quindi la rapidità di diffusione era un milionesimo di quella di attuale. Le pandemie ci sono sempre state e ci sono ancora. Quella di oggi è frutto della globalizzazione. Ancora nessun Paese ne è uscito fuori, neppure la Cina, dove l’informazione è controllata rigidamente dagli apparati statali.

I danni li stiamo subendo tutti; in famiglia abbiamo un ristorante storico che da un anno non lavora e subisce perdite ingenti; ma non per noi e i nostri collaboratori scrivono le fesserie che siamo costretti a leggere sui social. Presumo, a questo punto, che questi signori non osservino le regole prescritte e che quindi potrebbe essere fonte di contagio. Sarebbero da isolare fisicamente, bisognerebbe sconfessare le loro affermazioni. Tra qualche giorno un Governo regionale (si badi bene di centrodestra) probabilmente sarà costretto a chiedere nuove restrizioni, nuove chiusure a cui si aggiungeranno nuovi danni per la già povera economia siciliana. Sicuramente non sarà per colpa di chi osserva le regole, rispetta le restrizioni e non scrive le stupidaggini di certi pseudo scettici.

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