Tre funzionari dell’Anas di Catania addetti alla manutenzione di strade della Sicilia Orientale sono stati arrestati in flagranza di reato dalla Guardia di finanza per corruzione. Gli arresti sono stati convalidati dal Gip.

I provvedimenti restrittivi s’inseriscono in una più ampia indagine coordinata dalla Procura etnea e delegata al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria delle Fiamme Gialle di Catania, finalizzata a scoprire l’esistenza nell’ente di “rodati circuiti corruttivi che vedono coinvolti funzionari responsabili della manutenzione programmata di strade e raccordi della Sicilia Orientale e imprenditori compiacenti”.

In riferimento agli arresti ANAS comunica che ha subito avviato le procedure amministrative per l’accertamento delle responsabilità dei soggetti coinvolti e l’adozione dei necessari provvedimenti.

“I fatti accaduti – ha dichiarato l’AD di Anas Massimo Simonini – sono gravissimi e inaccettabili. Anas è un’azienda sana, fortemente impegnata nel contrasto dell’illegalità ed in particolare della corruzione. Anas, oltre a condannare in maniera netta l’episodio garantendo che i responsabili saranno perseguiti con assoluto rigore, rafforzerà ulteriormente le misure interne di controllo per evitare il ripetersi di questi episodi di corruzione.

Questi comportamenti, oltre a lasciare sconcertati, fanno soltanto male all’immagine di una società dove migliaia di persone lavorano ogni giorno con professionalità, sacrificio, spirito di servizio e onestà per fornire al Paese il servizio essenziale della mobilità sulla rete stradale e autostradale. Siamo fiduciosi nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine, con le quali collaboreremo attivamente per fornire ogni utile contributo all’accertamento delle responsabilità”.

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