Per tutto il giorno è girata la notizia a Castelvetrano circa un caso sospetto di coronavirus che sarebbe giunto presso l’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano. Notizia che ha destano non poche preoccupazioni nei cittadini, specialmente dopo la recente conferma di un caso presso presso il vicino ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca.
Qualche minuto addietro fonti ufficiali dell’Asp Trapani hanno confermato a CastelvetranoSelinunte.it che stamattina presso il nosocomio di Castelvetrano è stato effettuato un tampone su un infermiere di Campobello di Mazara in servizio presso l’ospedale di Sciacca, che da alcuni giorni accuserebbe sintomi influenzali. Il tampone è stato inviato al Policlinico di Palermo e, nell’attesa del risultato, l’infermiere è stato fatto rientrare in quarantena presso la propria abitazione.
Quali sono le direttive del Ministero della Salute per contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19? Ecco le domande più frequenti, con le risposte.
Cosa posso fare per proteggermi?
Mantenersi informati sulla diffusione dell’epidemia, disponibile sul sito dell’OMS e sul sito del Ministero e adottare le seguenti misure di protezione personale:
- lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni a base di alcol per eliminare il virus dalle mani;
- mantenere una certa distanza – almeno due metri– dalle altre persone quando tossiscono o starnutiscono o se hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso col respiro a distanza ravvicinata;
- evitare di toccarsi occhi, naso e bocca con le mani se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie.
Che fare se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie e sospetti di essere stato in stretto contatto con una persona affetta da malattia respiratoria Covid-19?
- rimanere in casa e non recarsi al pronto soccorso o presso gli studi medici. Bisogna chiamare al telefono il medico di famiglia, il pediatra o la guardia medica. Oppure chiamare il numero verde regionale. Si possono utilizzare i numeri di emergenza 112/118 soltanto se strettamente necessario.
Chiunque, a partire dal 14° giorno antecedente alla pubblicazione del decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4 marzo, abbia fatto ingresso in Italia, dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico (individuate dall’OMS), deve comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’Asp competente per territorio. Per tutte le persone che rientrano dai viaggi dalle zone italiane a rischio negli ultimi 14 giorni, c’è obbligo di isolamento domiciliare fiduciario e di comunicazione al Dipartimento di prevenzione dell’Asp di competenza.
AUTORE. Redazione