Partecipato da centinaia di persone il flashmob contro le esercitazioni Nato a Birgi messo ieri in atto a Marsala dal coordinamento provinciale contro la guerra e la Nato.
Dapprima un importante e proficuo momento di informazione con la città per denunciare gli effetti negativi della guerra e la contrarietà all’uso della nostra terra per finalità belliche facendo nello specifico riferimento alle esercitazioni Nato che si terranno a Birgi dal 3 al 6 novembre, definite come la più grande esercitazione NATO dalla fine della guerra fredda dallo stesso Comando Generale dell’Alleanza Atlantica.
Alle 18 poi è stato messo in atto un flashmob che ha visto i partecipanti, al suono “improvviso” delle sirene/missili/bombardamenti, buttarsi per terra e rimar fermi e distesi fino alla fine dei bombardamenti. Ci si è alzati poi tutti insieme concludendo il tutto con un lungo applauso.
Iniziata in questo modo la mobilitazione contro il Trident Juncture che vedrà il suo culmine nella manifestazione regionale che si terrà a Marsala sabato 31 ottobre indetta dal Coordinamento provinciale contro la guerra e la Nato e il Coordinamento regionale dei comitati No Muos. Per tutto il mese sono previste iniziative di informazione e sensibilizzazione disseminate sul territorio provinciale e regionale.
“La Sicilia ha davvero tanto da offrire a partire dal suo bagaglio storico ,artistico- culturale e sociale. Ben 7 siti siciliani rientrano nel Patrimonio UNESCO e con i suoi 5 parchi e le sue 72 riserve naturali protette avrebbe già tracciata la rotta del proprio destino. Dal 3 ottobre al 6 novembre cacciabombardieri, grandi velivoli da trasporto e aerei spia decolleranno dalle piste di Birgi per simulare attacchi contro unità navali, sottomarini e target terrestri e testare i nuovi sistemi di distruzione di massa.
L’utilizzo della Sicilia per tali finalità la renderanno laboratorio di sperimentazione bellica violandone la sua vera natura, rendendola luogo in cui si testano tecniche atte alla sopraffazione e all’annientamento dei popoli.
La nostra terra ben conosce gli effetti del processo di militarizzazione portato avanti negli anni da USA e NATO: il Muos di Niscemi, la base di Sigonella, gli impianti di radio telecomunicazione, le installazioni radar e le postazioni per le guerre elettroniche presenti a Lampedusa, il radar della135^ Squadriglia dell’Aeronautica militare di contrada Perino a Marsala hanno avuto effetti devastanti sulla salute della gente e sull’ambiente.
Incremento del rischio di insorgenza di tumori,inquinamento acustico, fenomeni di estinzione animale e vegetale, malformazioni fetali. Davanti a tutto questo e guardando alla nostra regione come a un bene prezioso da salvaguardare non possiamo che palesare il nostro dissenso alle esercitazioni militari che si terranno nell’area di Birgi e lo dimostreremo con determinazione in tutte le occasioni che si presenteranno.La Sicilia non è un laboratorio di guerra nè pattumiera d’Italia e abbiamo indetto una manifestazione regionale il 31 ottobre qui a Marsala insieme al Coordinamento regionale comitato No Muos per dimostrare che chi realmente vive i territori e paga gli effetti disastrosi di queste scelte si oppone in maniera unita e decisa” afferma il coordinamento provinciale contro la guerra e la Nato
AUTORE. Comunicato Stampa
che faranno i contestatori se ci dovesse essere bisogno di difendere il territorio,inforcheranno le bandierine di pace?
Bello vedere che in foto c’è anche porta una mimetica senza sapere quale importanza ha.
La libertà di espressione è un diritto di tutti quindi da “EX” dico la mia e mi voglio riferire ai giovani.
“Cari giovani, fate bene a protestare, fate bene ad indignarvi e fate bene nel divulgare le vostre idee.
Tuttavia mi permetto di dire che tutta questa “libertà” di cui godete, se la avete è grazie a chi (come il sottoscritto negli anni passati) ha permesso che tale condizione non venga mai meno.
Leggere “NoWAR, NoNATO” in quello striscione in foto e poi vedere, sempre nella stessa, un ragazzino con una mimetica, mi fa davvero ridere ed indignare.
Vorrei sapere se quel ragazzo ha la minima idea di quante persone hanno sacrificato, sacrificano e sacrificheranno la propria Libertà a favore della nostra indossando quella divisa.
Coerenza giovani, COERENZA!
Le esercitazioni, avendone personalmente esperienza sia in patria che in territorio straniero, servono proprio a scongiurare le guerre, mantenendo uno stato attivo di attenzione di tutti gli operatori militari.
Non vogliono significare che siamo pronti per la guerra ma che siamo pronti a difenderci da essa che è cosa ben diversa.
Immaginate per un momento cosa succederebbe se un conflitto colpisse il nostro paese e noi non fossimo pronti ad intervenire.
Chi dovrebbe intervenire? Dovremmo tutti andare in giro cantando canzoni, facendo balletti e distribuendo fiori per far sì che il nostro aggressore possa ritrovare la retta via?
Mi spiace ma non sono d’accordo…
Non sempre le sole parole sono efficaci e quindi essere preparati ad un’azione di difesa è cosa importante.
Si “dorme sereni” quando c’è chi ce lo permette (e mi riferisco a tutti gli operatori, uomini e donne) che tra il nostro territorio e l’estero mettono a repentaglio, giornalmente, le proprie vite per permettere a TUTTI di vivere in pace e libertà.
Quindi, cari giovani, siate coerenti, coscenziosi e sopratutto siate consapevoli di cosa avete e da parte di chi ciò è garantito.
No no, meglio esercitarsi a fare la guerra sopra le nostre teste..tranquillo.
Ritengo corretto che l’apparato militare sia sempre vigile e attivo, così come qualsiasi altro settore dello Stato. Ricordo però che l’Italia, nella sua Costituzione ripudia la guerra. Dove sta la coerenza nell’affermare il ripudio alla guerra con le esercitazioni militari mondiali nel proprio territorio? La verità sta nel fatto che l’Italia e gli italiani (per non parlare dei siciliani) sono figli di nessuno.Le guerre libertà non ne regalano, vedi le varie primavere arabe nate per liberare i popoli dagli oppressori, oggi paesi nel caos e nella rovina. Far parte della Nato quindi ci obbliga ad essere attivi militarmente nel caos mediterraneo, a subire l’invasione di gente disperata, a sorbirci una esercitazione di proporzioni mondiali, con conseguente inquinamento di faune e flore. Io sono con la protesta dei ragazzi, mi dispiace essere solo dietro un monitor e non poter attivamente partecipare. Saluti liberi.
Si può, anzi si deve, essere contro la guerra.
Di quali coerenze si parla? Di stati che egemonizzano con l’export di armi, egemonizzano con la scusa dell’export della “democrazia, con i crediti del IMF e altri istituti, nazionali o meno, creditori strozzini che mettono in ginocchio economie e stati, anzi continenti, ricchissimi di materie prime com l’Africa intera, il sud America? Ma in quale mondo vivete? Da dove credete venga la nostra richezza se non dalla povertà degli stati, continenti e razze dissanguate.
La ricchezza delgi USA fonda sullo sfruttamento degli schiavi, neri di pelle un tempo, produttori di gadget in asia oggi, USA ricchi perchè stati arabi che per accordi a sfavore degli popoli arabi stessi regalano il petrolio agli USA e ad altri, dalla collaborazione e insediamento di dittatori e terroristi. E gli stati del continente EU arrichitisi con il colonialismo, l’export di carri armati, sottomarini, navi da guerra, l’export della corruzione e nuovamente crediti da strozzini per finanziare infrastutture nei deserti. Ma da dove e perchè credete l’europa verrà invasa da chi non ha da mangiare in paesi dove USA e EU hanno seminato la guerra?
Già, perciò bisogna armarsi, per difendersi dalle invasioni di povere anime che ci attaccano in canotto e per continuare a seminare guerre. Già, chissa chi alla fini fine è l’ingenuo e poco coerente.
sono curioso di sapere se l’ISIS consenta a questi di fare un flash mob sui territori sotto il suo controllo … tengo per me questa curiosità, sono un pavido … volessero andare costoro, per vedere in quale democrazia vivono … talora i confronti sono necessari …