Nonostante le avverse condizioni meteo che caratterizzano questa domenica di fine estate, anche questa domenica un gruppo di volontari anonimi si sono dati appuntamento per la terza volta consecutiva nel centro Storico di Castelvetrano per continuare il grande lavoro di risanamento del decoro urbano della città.
Particolare attenzione è stata data oggi alla via Amari e alla via Gagini, alle spalle di palazzo Pignatelli che da parecchi mesi erano lasciata all’incuria e all’abbandono più totale.
Cancellate le scritte dalle panchine di marmo e da gran parte dei muri. Rimossi parecchi sacchi di immondizia abbandonata lungo i marciapiedi. In alcuni punti le erbacce spontanee avevano raggiunto anche due metri d’altezza. Durante la mattinata un valido contributo è stato fornito dalla pioggia che ha lavato accuratamente il manto stradale.
Ci si augura adesso che l’amministrazione comunale, prendendo atto della grande disponibilità dei cittadini, metta in atto un’azione di pulizia straordinaria di tutte le strade urbane con particolare attenzione alle caditoie otturale che se non opportunamente liberate rischiano di contribuire ad allagamenti con l’arrivo delle piogge invernali.
AUTORE. Redazione
Iniziativa più che lodevole, soprattutto per l’esemplarità che dovrebbe coinvolgerci numerosi.
Colgo l’occasione per segnalare, ancora una volta, la situazione della via SS Trinità dove spazzature e cartacce vengono lanciate dalle auto in corsa. Senza che gli sconsiderati autori delle prodezze si rendano conto di farlo, oltre che dall’alto della loro natura primitiva, lungo l’itinerario turistico che porta alla chiesa Arabo-Normanna. Con il personale della prospiciente azienda Olio Verde, durante l’estate, abbiamo provveduto alcune volte ad una autonoma pulizia con modesti risultati: la durata della decenza del luogo è stata assolutamente risibile. Se si volesse tentare una analisi di simili comportamenti, bisognerebbe, forse, considerare la complessità della situazione che incombe su tanta parte della popolazione e che induce al disprezzo di tutto e tutti. In sintesi: “merda io e merda tutti!”. Lancio un appello agli autori di simile comportamento, volto a sensibilizzarli sulla necessità della nostra comunità di diventare, se non più attrattiva, quantomeno dignitosamente pulita agli occhi dei visitatori nostrani e forestieri. Ordine e pulizia, debbono rappresentare il richiamo principale per un turismo che sempre più si rivela come risorsa da non trascurare. Tornando ai rifiuti, penso che non debba essere tanto difficile ridurne la massa. Basterebbe che già nelle famiglie si provvedesse a comprimerli il più possibile prima di depositarli: soprattutto plastica e cartoni. Un discorso a parte andrebbe fatto per i resti di alcuni prodotti dell’orticoltura: foglie e gambi di carciofi, foglie di cavolfiori e quant’altro particolarmente ingombrante, sapientemente differenziato, può tornare alla terra per concimazione e, perché no, per l’alimentazione di maiali e conigli. In alternativa, una selezione del genere potrebbero farla sia direttamente i produttori che i rivenditori, attenti quest’ultimi a non riversarli nei cassonetti. Potrebbe trattarsi della semplice emanazione di una ordinanza amministrativa. Sono consapevole che questo recupero viene fatto da qualcuno. Si potrebbe, però, fare di meglio e di più.