Ricordate la notizia dei primi di gennaio sulla sentenza della Corte dei Conti nei confronti di sei ex assessori del Comune di Castelvetrano? Il caso era quello del ritardo di quasi tre anni nel pagamento delle spese effettuate dall’impresa Soces Srl. I fatti risalivano al 1987. (clicca qui per leggere l’articolo)

Oggi, esce dall’armadio un altro scheletro del Comune di Castelvetrano.

Un pignoramento di oltre tre milioni di euro per un altro caso legato ai ritardi delle opere pubbliche. Nel dicembre del 1991, l’Amministrazione (guidata da sindaco Vito Li Causi) stipulò un contratto da otto miliardi e mezzo di lire con l’Impresa Saiseb di Roma, per la realizzazione della rete fognaria a Marinella di Selinunte. I lavori si protrassero di qualche anno con un aumento di altri due miliardi dalla cifra iniziale.

Nonostante l’Ente avesse pagato sia gli 8 miliardi iniziali che gli altri 2 miliardi per il ritardo, la Saiseb, nel 1997, chiese al Comune altri tre miliardi e cinquecentomila lire, somma comprensiva di interessi e spese legali.

Il Comune fece ricorso prima in Corte di Appello poi in Cassazione ma poiché la sentenza è provvisoriamente esecutiva, in questi giorni è stato effettuato già il pignoramento presso la tesoreria comunale per oltre 3.200.000 di lire.

Non rimane che attendere che si pronunci il Giudice dell’Esecuzione del Tribunale di Castelvetrano, previsto il prossimo giovedì 9 febbraio.

I casi che si prospettano adesso dovrebbero essere tre:

  • il Giudice potrebbe procedere con la sospensiva del pignoramento per evitare un grave danno all’Ente;
  • il Giudice potrebbe rendere non esecutivo il pignoramento;
  • il Giudice potrebbe rendere esecutivo il pignoramento (in questo caso ci si augura almeno una forma di dilazionamento altrimenti sarebbe un grande danno per le casse del Comune);
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