Il periodo migliore dell’anno per osservare il cielo stellato è sicuramente l’estate. Nei giorni che si avvicinano la notte di San Lorenzo del 10 agosto, infatti, vi è una maggiore probabilità di ammirare con i proprio occhi lo spettacolo naturale delle stelle cadenti, ma per godere a pieno l’esperienza, gli scienziati del Cnr consigliano alcuni accorgimenti utili:
Innanzitutto bisogna cercare un posto buio e lontano da qualsiasi fonte di illuminazione; poi bisogna aspettare un po’ di tempo per far abituare il nostro occhio alla condizione di scarsa luminosità in quanto « l’occhio umano presenta due tipi di fotorecettori: i coni, che servono per vedere i dettagli quando c’è molta luce, e i bastoncelli che servono quando c’è poca luce ma hanno bisogno di tempo per entrare in funzione» – spiega Alessandro Farini dell’Istituto nazionale di ottica del Cnr di Firenze all’ AGI. «Ecco perché spesso vediamo le stelle cadenti non al centro della nostra visuale, ma sul “bordo”. Se vogliamo vedere la coda di una cometa, meglio “fissare accanto, così vedremo ai lati dell’occhio la meravigliosa scia della stella cadente». Bisogna cercare, dunque, una prospettiva “laterale”.
Osservare il cielo è sicuramente un esperienza meravigliosa, ma perché le stelle “cadono” proprio durante la notte di San Lorenzo? Quelle che impropriamente chiamiamo stelle cadenti, non sono altro che delle meteore che producono delle scie luminose e sono maggiormente visibili a metà agosto poiché la Terra, in quel periodo, incontra lungo la propria orbita i detriti dispersi dalla cometa Swift-Tuttle. Il picco di stelle cadenti si ha attorno al 12 agosto e, se si è fortunati, si riescono ad osservare fino a circa 100 meteore all’ora.
Ma cosa c’entra San Lorenzo? La leggenda narra che Lorenzo sia morto martire per Cristo e che sia stato arso vivo. Secondo la tradizione cristiana, infatti, le stelle cadenti sono evocative del carboni ardenti e per questo motivo portano la memoria del santo. Un’altra interpretazione vuole che le meteore rappresentino le lacrime versate dal Santo durante il suo supplizio.
Non rimane allora che portare in su’ lo sguardo e contare le stelle cadenti ed esprimere quanti più desideri possibili nella notte più magica dell’anno.
AUTORE. Redazione