Dopo la pandemia, nelle speranze di molti il 2022 si prospettava come un anno di ripresa e di ritorno progressivo alla normalità. Con l’inizio della guerra in Ucraina a rendere instabile la situazione geopolitica, la crisi energetica e l’inflazione in aumento, è stato però necessario ridimensionare queste aspettative. Le incognite di questo momento storico hanno avuto un impatto su molti settori economici, tra cui il mercato immobiliare.
Le tendenze previste per il 2023
Dopo la crescita notevole del 2021, resa ancora più evidente dal sostanziale congelamento del mercato nei primi mesi della pandemia, nella seconda metà del 2022 si è notato un rallentamento delle compravendite di immobili a uso abitativo. Questo fenomeno dovrebbe continuare anche nel 2023, senza però portare a una vera e propria crisi del settore. Secondo alcuni esperti, l’aumento dei tassi di interesse non è ancora tale da scoraggiare chi è intenzionato ad acquistare casa. Le transazioni dovrebbero quindi essere sì inferiori a quelle dell’anno appena passato, mantenendosi comunque al di sopra rispetto alle cifre del 2019. Il rallentamento che si prevede per il 2023 e il 2024 potrebbe anzi creare condizioni interessanti per coloro che hanno a disposizione liquidità o che possono ottenere un mutuo, favoriti dal mercato più calmierato rispetto agli ultimi anni.
In questo panorama, si ritiene che la domanda sarà dinamica per abitazioni di metratura medio-alta, ideali per lo smart working, ma anche per case che puntano all’efficienza energetica nell’ottica della sostenibilità, o che utilizzano domotica e nuove tecnologie per una maggiore comodità nel quotidiano. Per chi desidera comprare o vendere casa, l’assistenza di RockAgent può contribuire a un risparmio di tempo e denaro, attraverso un approccio ibrido che sfrutta le tecnologie digitali per permettere agli agenti di lavorare al meglio grazie alla loro conoscenza del territorio.
Un anno all’insegna delle incognite
Come abbiamo visto, al momento sembra che il 2023 vedrà una flessione nel mercato immobiliare a causa di una serie di fattori. L’aumento dei tassi di interesse sui mutui non ha per adesso avuto un impatto negativo sul numero di transazioni. Se l’andamento attuale dovesse continuare, portando a una crescita più consistente, è tuttavia probabile che la domanda di acquisto ne risenta. D’altro canto, proprio in seguito alla situazione di incertezza attuale e alla crescita dell’inflazione, non è da escludere che coloro che ne hanno la possibilità acquistino un immobile come bene rifugio, al fine di evitare la svalutazione del proprio patrimonio.
È chiaro, quindi, che fare previsioni accurate è particolarmente arduo in questo periodo, tanto caratterizzato da incertezza e cambiamento da essere stato battezzato “permacrisi”.
Per quanto riguarda i prezzi di vendita, si ritiene che nel 2023 continueranno a crescere, seppure con differenze anche importanti tra Nord e Sud. Secondo Nomisma, nel corso del 2023 si vedrà nelle 13 maggiori città italiane un aumento medio dei prezzi dello 0,7 per cento, che poi rallenterà e sarà nell’anno successivo dello 0,5 per cento. Milano rimane, senza sorprese, la città più cara, con prezzi che continuano a crescere del 2,9 per cento. Sale di molto anche Bologna, al 3,9 per cento, ma l’aumento maggiore sarà a Genova con un +4,5 per cento. Alcune grandi città del Sud sono in controtendenza, come Napoli, dove i prezzi dovrebbero scendere dell’1,5 per cento. In flessione anche i prezzi di acquisto in Sicilia, con Catania al -0,1 per cento e Palermo al -1,0 per cento. Sarà quindi più conveniente per chi desidera acquistare una casa al Mezzogiorno, e in Sicilia in particolare, procedere all’investimento nel 2023, traendo vantaggio dalle condizioni di un mercato meno dinamico.
AUTORE. Claudia Bianco