Basta privilegi alla Chiesa Cattolica. Il Governo Monti ha deciso di fare il grande passo dopo decenni di dibattiti infuocati sull’argomento. Le esenzioni non sono più tollerabili per diversi motivi. L’opinione pubblica freme perché tutti facciano sacrifici in egual misura per salvare il Paese, il malcontento popolare nei confronti di privilegi vetusti potrebbe creare problemi alla Chiesa stessa oltre che all’esecutivo.
Inoltre l’Unione Europea preme perché l’Italia non dia aiuti di Stato agli enti religiosi. Da Bruxelles questo monito è arrivato già dal 2010, ma la Chiesa ha troppo potere perché la decisione potesse essere presa a cuor leggero.
La chiesa ci costa oltre 6 miliardi di euro l’anno
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Il danno erariale per lo Stato italiano in tutti questi anni è stato immenso: le cifre parlano di circa un miliardo di euro l’anno “sottratto” alle casse statali. Il Governo Berlusconi nel 2005 aveva ampliato le già esistenti esenzioni per gli edifici ecclesiastici: alberghi, scuole ed ospedali non avrebbero più pagato l’Ici se al loro interno fosse stata costruita una cappella. Questo ha notevolemente favorito il gigantesco giro d’affari della Chiesa di Roma sfavorendo tutti coloro che in regime di concorrenza pagavano le tasse.
Mario Monti e la sua squadra di Governo sono arrivati allo strappo finale invocato da larga parte dell’opinione pubblica. Giovedì in occasione della celebrazione dei Patti Lateranensi l’esecutivo darà l’annuncio ufficiale della fine dei privilegi della Chiesa Cattolica.
Scritto da Mara Piras
per www.italiah24.it
Era ora! Come si fa a predicare la povertà e poi si vedono preti e “compari” belli cicciottelli che sono l’espressione in pieno della figura di Botero.
Forza gente, è arrivato anche per voi il “triste” momento di diventare uomini lasciando, per il bene del paese in cui VIVETE e in cui VIVIAMO, la vostra aurea di santità come supporto ma non come impronta principale.
credo che amare Dio non c’entri niente con essere esonerati dal pagare l’ici per finalità commerciali.
attenzione è stata la cee ad imporre ciò allo stato italiano, per ipotesi di concorrenza sleale.
Con tutta la stima che ho per mario monti, non è tutto merito suo, anche se ha accelerato i tempi entro cui obbligare il vaticano a pagare l’ici.
Finalmente!!!Non mi sembra vero!