Il 4-metilimidazolo è il colorante responsabile del classico color caramello della bevande a base di cola (es. Coca Cola e Pepsi), ritenuto cancerogeno dallo stato della California. In Europa è identificato dal codice E150d.
Già nel 2008 lo stato della California inserisce il 4-metilimidazolo nella lista di sostanze nocive per la salute dell’uomo da bandire nelle bevande, ritenendo che l‘assunzione di quest’ultima possa avere qualche tipo di correlazione con l’insorgenza di cancro.
Quella della California è posizione unica negli USA. Sono esagerati o solo vogliono veramente cautelare la salute dei loro cittadini?
Tutto nasce dalla legge della California (la “Safe Drinking Water and Toxic Enforcement Act” del 1986 anche chiamata “Proposal 65″) che stabilisce che cibi e bevande che possono aumentare il rischio di cancro sino a più di 1 caso su 100.000 devono avere in etichetta la scritta ” Può nuocere gravemente alla salute”.
Il Center for Science in the Public Interest (CSPI, associazione privata per la tutela dei consumatori) ha verificato che i livelli di 4-MEI nelle bevande a base di cola delle maggiori corporation fa aumentare il rischio di cancro sino a 4,8 casi su 100.000.
In seguito a tale vicenda, sotto la pressione dei consumatori allarmati e delle leggi dello stato della California, le due aziende avrebbero già provveduto a modificare la formula, per evitare di apporre la “scomoda” etichetta “nuoce gravemente alla salute” sulle bottiglie della tanto amata bevanda, che ne avrebbe perso inevitabilmente d’immagine.
I detrattori della ricerca (la Food and Drug Administration, American Beverage Association, in prima linea) sostengono che il pericolo non esista perchè la ricerca è stata condotta sui topi somministrandogli dose molto alte di colorante.
Mentre gli esperti si scannano a vicenda per difendere le rispettive lobby, una domanda sorge spontanea: nel dubbio che possano fare male possiamo fare a meno delle bevande contenenti simili “intrugli” sintetici?
Noi crediamo di si…
Ma mentre negli USA l’opinone pubblica è così forte da riuscire a far cambiare la mitica formula alla Coca Cola in Europa ed in Italia tutto rimane fermo.
Coca-cola, Pepsi, bevande a base di chinotto e thè continuano a contenere il colorante caramello E150d. Ma non sono gli unici prodotti….. è un colorante difussisimo nei prodotti alimentari industriali!!
Fate un giro al supermercato e leggete le etichette dei prodotti (bibite o cibi solidi) ) colorati di rossastro/marrone: troverete quasi sempre il colorante E150d oppure E150.
Fate molto attenzione: ad essere cancerogeno dimostrato scientificamente è il colorante E150d, mentre sui coloranti E150a, E150b, E150c non ci sono al momento evidenze di tossicità.
Cos’è la Proposal 65 dello Stato della California
La “California Safe Drinking Water and Toxic Enforcement Act” nota come “Proposition 65” è una normativa statale della California posta finalizzata a salvaguardare l’acqua potabile e le bevande dalla presenza di sostanze tossiche tali da poter provocare cancro o difetti di origine genetica.
Tale disposizione pertanto persegue la finalità di ridurre o eliminare l’esposizione a tali sostanze vietando la vendita di tali prodotti o imponendo l’obbligo di rendere nota al consumatore la presenza nel prodotto di componenti vietati a mezzo di uno specifica dicitura che avverta dei pericoli.
La legge si rivolge direttamente ai produttori, anche se stranieri, ritenendoli direttamente responsabili (con sanzioni molto pesanti) per le violazioni delle disposizioni ivi contenute. La California è uno dei mercati più importanti negli USA ma soprattutto è uno dei luoghi al mondo dove è maggiore l’attenzione dell’opinione pubblica verso il “vivere naturale” contro le sostanze tossiche presenti in ogni aspetto della vita.
Una delle più importanti associazioni al mondo che si occupa di sostanze tossiche (promuovendo studi scientifici, petizioni, class action), la Center for Science in the Public Interest citata nell’articolo, è infatti californiana.
Non è quindi un caso che l’azione collettiva con il colorante caramello sia partita dalla California.
(fonte. www.rischiochimico.it)
AUTORE. rischiochimico.it