L’I.C. Capuana-Pardo ha da anni introdotto il coding nelle attività didattiche curriculari trasversali alle varie discipline, in quanto, unitamente alla matematica, lo sviluppo del pensiero computazionale allena le menti degli studenti grandi e piccoli, aiutandoli ad usare il ragionamento logico e ad applicarlo nella vita di tutti i giorni. Imparare a programmare, oltre allo sviluppo della capacità di problem solving, favorisce quello di importanti competenze utili alla vita sociale, scolastica e lavorativa dei nostri giovani studenti.In quest’ottica, molte classi del nostro Istituto hanno aderito a CodeWeek 2022 – la Settimana europea della programmazione – un’iniziativa ideata nel 2013 da volontari, insegnanti, tutor, club di programmatori, biblioteche, enti privati, genitori e organizzazioni non governative, promossa e attivamente sostenuta dalla Commissione Europea. Lo scopo è quello di diffondere la consapevolezza dell’importanza della programmazione informatica come elemento di alfabetizzazione di base nell’era del digitale all’insegna di un maggiore coinvolgimento delle ragazze nelle materie STEAM. Nelle settimane dall’8 al 24 ottobre molte classi del nostro Istituto, sia della primaria che della secondaria, grazie alla mediazione degli insegnanti, hanno svolto molteplici attività unplugged; sono stati coinvolti sia i bambini più piccoli, sia i ragazzi più grandi con altrettante attività on-line su piattaforme dedicate. Di particolare rilievo è stata per gli alunni delle classi seconde e terze della primaria la partecipazione ai webinar online “Escape Room”, proposti dai docenti dell’EFT Sicilia. Una delle attività unplugged che ha riscosso più successo tra gli studenti della secondaria è stata quella in cui i ragazzi si sono accostati al linguaggio dei computer (il codice binario) e, con un gioco di ruolo, hanno imparato a tradurre i numeri decimali in numeri binari e viceversa. Hanno anche compreso che la “macchina” trasforma in codice binario non solo i numeri decimali, ma anche le lettere, le immagini e i suoni. A questo punto, utilizzando la tabella ASCII, “tradurre” le lettere del proprio nome in sequenze di 0 e 1 è stato un gioco da ragazzi…così come realizzare i braccialetti con perline di due colori, uno per ciascuna lettera del proprio nome! Le attività online sono state condotte sulla piattaforma Scratch, un software di programmazione visuale sviluppato dall’Istituto di Tecnologia del Massachusetts (M.I.T.) che permette di creare storie interattive, videogiochi, animazioni, creazioni musicali e artistiche. Nel caso in questione le attività hanno riguardato una esperienza di game design. I ragazzi, infatti, hanno progettato e realizzato un videogioco basandosi sulle regole del gioco del ping pong creando stage e sprite personalizzati. Ciascuno ha elaborato il codice per programmare ogni singolo elemento del gioco e, dopo averne verificato la correttezza, lo ha condiviso con il resto dei compagni per testarne l’efficacia. Insieme hanno verificato difetti e mancanze mettendo in pratica le loro competenze di problem solving e di cooperazione.
I piccoli programmatori, che hanno ricevuto attestati di merito a dimostrazione di quanto sia facile imparare con entusiasmo giocando, stanno man mano acquisendo la consapevolezza dell’importanza delle tecnologie e del loro uso “consapevole” nella vita di tutti i giorni.
AUTORE. Redazione