Nell’ambito delle attività della manifestazione “SarduzzaFEST”, Mercoledì 12 ottobre 2022, presso la sede di Torretta Granitola del CNR, è stato organizzato l’evento che sancisce la partecipazione del CNR alle attività che saranno realizzate ai fini del riconoscimento a “Presidio Slow Food” della Sarduzza di Selinunte. Porge i propri saluti Istituzionali, Giuseppe Castiglione, Sindaco di Campobello di Mazara, il quale, oltre ad assicurare il proprio pieno supporto istituzionale al progetto, si complimenta con i presenti sia per l’iniziativa in sé che per la metodologia partecipativa di lavoro messa in campo. L’avvio del percorso che porterà alla nascita del presidio, è stato promosso dalla Condotta Slow Food di Castelvetrano ed agro Selinuntino che, precisa Mimmo Di Bella “pur mantenendo il coordinamento delle attività generali del progetto, come previsto dalla procedura, ha proceduto a conferire l’incarico di Referente Slow Food per il nascente presidio a Giampiero Cappellino, che apporterà la propria specifica esperienza nella conduzione di progetti inerenti le filiere della pesca maturata non solo attraverso le pregresse collaborazioni realizzate con il Distretto della Pesca di Mazara del Vallo, ma anche attraverso la Direzione (ormai decennale) del FLAG TRAPANESE”. Sinteticamente, precisa il referente, dove c’è un presidio Slow Food significa che esiste un valore importante da presidiare (un prodotto tipico, una lavorazione, una tecnica di trasformazione, ecc.), con l’obiettivo di evitare che il valore presidiato, scompaia e si perda definitivamente. Nel caso della “Sarduzza di Marinella di Selinunte”, occorre riportarla nuovamente sui banchi del fresco e del trasformato, facendo in modo che il suo prelievo e la sua trasformazione diventino nuovamente fonte di reddito per i pescatori. Le possibili leve di intervento, sono diverse, ed in particolare:
- Promozione sia sul mercato locale che extraregionale:
- Aumentare la vendita diretta locale: Pescheria a Marinella di Selinunte.
- Avere spazi di mercato anche fuori dal luogo di origine: Ci riferiamo, in particolare, al prodotto trasformato, sia salato (grazie anche all’accordo concluso sul palco dell’evento di apertura della IV Edizione del SarduzzaFEST, con la Carlino Srl di Sciacca, per la creazione di un laboratorio finalizzato alla riattivazione delle attività di salagione della Sarda di Selinunte) che, eventualmente, anche attraverso produzioni innovative in corso di sperimentazione.
- Promuovere attività di tipo turistico, anche attraverso la creazione di esperienze specifiche da offrire ai turisti legate sia al prelievo della risorsa (pescaturismo) che alla sua trasformazione (cooking class per la preparazione delle ricette a base di sarde);
- Migliorare la remuneratività del prodotto per i pescatori: Questo è l’obiettivo finale che intendiamo conseguire a medio e lungo termine.
Tra gli altri, il gruppo di lavoro potrà vantare anche del supporto della “Kepos Group Srl”, società castelvetranese che si occupa della implementazione e verifica di sistemi di qualità, che darà una mano nella stesura del disciplinare di produzione, di trasformazione e commercializzazione della risorsa. Al momento, la Condotta di Castelvetrano ha già presentato la richiesta di inserimento della “Sarduzza di Selinunte” tra i prodotti da tutelare nell’ambito dell’arca del Gusto di Slow Food. Con il coinvolgimento del CNR di Torretta Granitola, abbiamo completato la squadra dei soggetti che coprono tutte le aree di competenza necessarie per formalizzare la candidatura. Da oggi, possiamo pertanto metterci al lavoro sul Dossier di Candidatura. Il referente, Giampiero Cappellino, tiene a precisare che “sia il referente che tutti i partecipanti al gruppo di lavoro, lo hanno fatto aderendo A TITOLO GRATUITO, senza compenso alcuno”. Il CNR, spiega il Responsabile della sede di Capo Granitola, in particolare, si dichiara disponibile a supportare il gruppo di lavoro sia al fine di contribuire alla individuazione delle zone di pesca (indispensabili alla definizione del disciplinare di produzione) che al fine di contribuire a meglio caratterizzare il prodotto, la “Sarduzza di Selinunte” (quella pescata mediante l’utilizzo della Tratta) dal punto di vista organolettico e nutrizionale. A tal proposito la Dott.ssa Rossella Ferreri, ricercatore presso l’Istituto di Ricerca, precisa come la “Sarduzza di Selinunte” trovi un habitat ideale in questa zona per caratteristiche geomorfologiche e ambientali, che garantiscono ampia disponibilità di cibo. Tale specie rappresenta quindi una risorsa fondamentale per le marinerie locali e per la piccola pesca, nell’ottica di uno sfruttamento ecosostenibile di questa importante risorsa ecologica. Carlo Barraco, Presidente della Cooperativa Marinella Pesca che raggruppa i pescatori che operano nel Borgo di Marinella di Selinunte, chiarisce che trattasi di un percorso pensato per essere graduale e volontario e che, ovviamente, con il procedere delle attività, mira a coinvolgere tutte le imbarcazioni aderenti alla cooperativa. A chiusura interviene Lina Stabile, Presidente dell’Associazione ARCADIA, Capofila del raggruppamento di Imprese ed Enti che, anche quest’anno, realizza la IV Edizione della Manifestazione “SarduzzaFEST”: “Siamo contenti del risultato oggi conseguito: lavoriamo affinché “SarduzzaFEST” possa contribuire fattivamente a creare le basi per il miglioramento della redditività di una produzione tradizionale, la Sarduzza di Selinunte, che va non solo preservata ma anche e principalmente rimessa a sistema in modo tale che sia il suo prelievo e le sue possibili trasformazioni, tornino ad essere redditizie sia per i pescatori che per le imprese delle filiere collegate (trasformazione, ristorazione, turismo, ecc.). Affinché questo possa succedere non è affatto sufficiente fare leva sulla sola conservazione delle tradizioni, pur se questa attività è importantissima dal punto di vista della narrazione che certamente dovrà accompagnare tutte le attività di promozione del prodotto (fresco e trasformato), ma occorre invece ricreare le condizioni di convenienza economica affinché i processi di prelievo e trasformazione di questa importante risorsa alieutica risultino sostenibili e redditizi anche nel medio e lungo periodo: solo così, sarà possibile riattivare il flusso degli investimenti necessari alla rinascita del comparto”.
Nota (*). Il Presente Comunicato viene rilasciato in forma congiunta dai seguenti Soggetti: Condotta Slow Food di Castelvetrano ed Agro Selinuntino, Comune di Campobello di Mazara, CNR sezione di Torretta Granitola, Cooperativa Marinella Pesca, Kepos Group Srl e Associazione ARCADIA
Il Sarduzza Fest è finanziato nell’Ambito del PO FEAMP 2014-2020 MISURA 5.68 -Misure a favore della Commercializzazione e Trasformazione-Regione Siciliana -Dipartimento Pesca del Mediterraneo
AUTORE. Redazione