Oggi è stata colta una clamorosa vittoria da noi docenti inseriti nelle graduatorie di merito (GM) del concorso a cattedra del 2012. Finalmente dopo mesi di discussioni, contestazioni e confronti, il DDL “La buona Scuola” ha visto la luce con l’approvazione definitiva alla Camera. Il nostro diritto all’assunzione e la nostra piena inclusione nel piano straordinario sono stati recepiti come una legge dello Stato.
E’ grande la nostra soddisfazione dopo bene due anni di lotta. La nostra battaglia ha avuto inizio nel lontano agosto del 2013 quando l’ex ministro Carrozza decise di emanare una circolare che di fatto ci escludeva illegittimamente dalle assunzioni.
Da allora il confronto, fatto di battaglie nei tribunali e di dialogo diretto e serrato con le forse politiche, ha avuto alti e bassi. Ottenemmo un grande successo quando a maggio del 2014 il ministro Giannini emanò il D.M. 356 che di fatto recepiva pienamente le nostre tesi, legittimando il pieno scorrimento delle GM oltre i posti banditi. Fu invece una terribile ed inattesa doccia fredda la famosa conferenza stampa del premier Renzi a febbraio del 2015, con la quale esprimeva la volontà di escluderci dal piano assunzioni.
Con l’approvazione definitiva oggi alla Camera del DDL, prendiamo atto delle mutate condizioni e che Il Governo ha ufficialmente recepito le nostre argomentazioni. Infatti, in accordo a quanto prevede il Testo Unico ed a quanto chiesto fin dall’inizio dal nostro gruppo, scompare la differenza tra “vincitori” ed “idonei”, non contemplata dalla normativa, per lasciare spazio alla corretta dicitura “docenti inseriti in GM”.
Tuttavia rimangono dei nodi da sciogliere. Non è passato inosservato infatti che, nel passaggio dalla Camera al Senato, è scomparsa la garanzia prevista dal comma 18 dell’art. 10 del testo uscito dalla prima lettura alla Camera, e cioè il fatto che le GM del concorso 2012 sarebbero state esaurite in maniera prioritaria prima dell’utilizzo delle GM di eventuali altri concorsi futuri. Tale blindatura era stata accolta con favore da quelle CDC particolarmente sature, soprattutto del sud d’Italia, e da quelle in cui le assunzioni risultano più difficoltose a causa di esuberi.
Adesso l’assenza di tale garanzia comporta il rischio di una decadenza di alcune GM a causa dell’approvazione di nuove graduatorie concorsuali.
Un esempio su tutti è sicuramente la CDC infanzia, già di per sé particolarmente lunga in parecchie regioni e che non gode del cosiddetto “organico funzionale” previsto per le altre CDC. Il DDL appena approvato prevede una delega al Governo affinché venga avviato il cosiddetto “progetto 0-6 anni”. Tuttavia va precisato che tale delega prevede almomento solo l’utilizzo delle GAE di infanzia e non delle rispettive GM.
*Chiediamo pertanto al Governo un impegno formale affinché i docenti delle GM di infanzia, già penalizzati dall’assenza dell’OF, siano introdotti a pieno titolo nel progetto 0-6 anni. *
Una particolare attenzione meritano anche i docenti inseriti in GM in esubero a livello nazionale. Un esempio su tutti sono i docenti di diritto ed economia, proprio quelle discipline che nelle intenzioni del Governo andavano potenziate anche nei licei. Chiediamo quindi che, in tal senso, si faccia una intelligente e mirata distribuzione dell’OF affinché lecompetenze di tali docenti non vengano sprecate e possano trovare un fruttuoso impiego nelle scuole.
Giuseppe Curia
Coordinamento Nazionale Docenti in GM
AUTORE. Redazione
Vista in chiave di interesse personale questa manifestazione di soddisfazione non fa una grinza; giusto che vengano assunti. Sarebbe però giusto dare visibilità anche a quella categoria di precari che ha investito risorse personali e finanziarie nella scuola per vedersi poi esclusi dal piano di assunzioni della così detta “Buona Scuola” che, in coerenza con le ingiustizie che la contraddistingue, assume alcuni e lascia a casa tanti altri, perfino chi ha i requisiti previsti dalla Corte Europea che si è pronunciata in favore dell’assunzione. Per non parlare poi dei danni che la Scuola nella sua generalità subirà da questa riforma…ma questo è altro aspetto che riguarda solo chi, nel giudicare, riesce ad astrarsi dalla dimensione del “proprio orticello”.