Ciao mamma, oggi a ricreazione mi sono avvicinato al mio amico per chiedergli se questo weekend voleva passarlo a casa nostra, ma lui ha detto di no. Ha la festa di una nostra amica. E io non sono stato invitato. Fa niente, mamma, ormai sono abituato a stare da solo.
Fa niente, mamma, davvero. Mamma, ti prego, non piangere. “Ah, mamma, oggi il mio amico mi ha detto che non può più uscire con me perché la ragazza che frequenta non vuole: dice che gli rovino la reputazione”. “Stanotte, mamma, mi sono seduto in un angolino del muro e ho pianto a dirotto. Fa niente, mamma, starò bene, vedrai”. “Hai tempo per me”?
Queste sono solamente alcuni passaggi del libro scritto dal giovane castelvetranese Giampiero Errante con il supporto di una casa amica, Gloria. Il testo riprende il lungo percorso che ha portato alla consapevolezza del suo dono più grande: la dislessia.
Giampiero vuole raccontare le storie di chi, come lui, vive la dislessia per aiutare le persone a superare ignoranza e preconcetti. Proprio oggi la nota testata nazionale FanPage.it ha divulgato un video per amplificare la visibilità dell’ammirevole progetto del 20enne che avevamo già raccontato su questo blog la scorsa primavera.
Piangeva alle elementari perché non si sentiva uguale agli altri bambini. Soffriva alle superiori perché deriso dai compagni. Oggi raccoglie consensi da tutta l’Italia per il coraggio con il quale racconta la sua storia. Nei primi 30 minuti il video è stato già divulgato da oltre 50 mila persone.
AUTORE. Redazione
Io auguro tutto il bene di questo mondo a Giampiero anche se non lo conosco .sei di grande esempio per tutti evidentemente chi ti a offeso non a capito i tuoi valori così speciali in bocca a lupo per tutto
Caro Gianpiero augurarti tutto il bene di quesro mondo significherebbe dire veramente poco. Io posso dirti molto di piu, un giorno la vita ti sorridera’ e sarai tu a decidere la sorte di chi oggi si prende gioco di te. La vita e” come una ruota che gira, oggi tocca a me e domani tocca a te.
gianpiero ciao,un abbraccio jean claude
Tra le tante cose “buone” da raccontare di Castelvetrano c’è anche la tua storia, caro Gianpiero. Chi ti ha allontanato lo ha fatto per quella grettezza culturale e quella aridità di sentimenti che caratterizza solo alcune persone (per nostra fortuna) che non rappresentano questa città, ma che spesso vengono trasformati in “emblemi” dal cattivo giornalismo a caccia solo di scoop. Come altri giovani che hanno trovato fuori dalle mura di questa città successo e comprensione, sei tu, invece, che rappresenti con onore Castelvetrano. Vai avanti e vinci la tua battaglia; siamo in tanti a starti vicino. Vedrai quanti ex tuoi compagni o “amici” si pentiranno di non avere capito quanto valevi.