Riceviamo e pubblichiamo la nota di Piero Craparotta, imprenditore castelvetranese particolarmente attento alle criticità del territorio.
AUTORE. RedazioneVi consiglio di leggerlo e se lo ritenete opportuno commentare
Il marketing urbano e la creazione di impresa nel “Non Sistema delle tre Piazze”Ritengo utile ed indispensabile istituire un “Laboratorio di progettazione delle politiche economiche”, un luogo di concertazione, progettazione e messa in opera di azioni concrete volte allo sviluppo economico del nostro cuore, al fine di vederlo pulsare.
Un gruppo di lavoro, composto da tecnici, figure professionali, imprenditori e da rappresentanti degli attori economici locali e culturali. Propongo di sviluppare un approccio di tipo integrato, nell’ambito del quale una componente fondamentale è data dalla capacità di attuare interventi di riqualificazione secondo una logica di partenariato tra l’ente pubblico ed il più alto numero possibile di soggetti privati.
Le problematiche, alla cui risoluzione sono finalizzate le azioni, sono le seguenti:
• scarso numero di esercizi commerciali di piccole dimensioni e progressivo allontanamento delle attività tradizionali storicamente ubicate nel centro storico;
• difficoltà di insediamento di nuove imprese in ambito urbano;
• inadeguatezza degli spazi pubblici ed edifici storici e monumentali per attività di tipo pubblico e privato;
• scarsa animazione del centro storico;
• inadeguata politica a sostegno delle imprese che possono influenzare, indirizzare ed agevolare i percorsi di rinnovamento del tessuto economico del centro storico;
• insufficiente sfruttamento delle potenzialità di collaborazione tra soggetti pubblici e privati nell’attuazione delle politiche di sviluppo;
• insufficiente dimensione del mercato urbano, che non è in grado di consentire un processo di differenziazione e di specializzazione delle imprese commerciali, artigianali e di servizio tra il centro urbano e l’area commerciale di C.da Strasatto.
• Adeguata riprogettazione del Piano Urbano del Traffico, attenzionando la possibile zona a Traffico limitato;Quindi, occorre concepire il Centro Storico come una “organizzazione imprenditoriale” il cui output è la creazione d’impresa. L’ambizione strategica del progetto è quella di trattare il “Non Sistema delle tre Piazze” come un “prodotto”, come un bene, come un insieme di servizi che si trova sul mercato dei territori e che viene pensato e attuato oggetto di marketing.
le attività imprenditoriali contano poco se non c’è movimento di persone, e per creare movimento devi produrre attrattiva, interesse, a basso costo: non serve la manifestazione teatrale una tantum, servono attività capaci di convogliare “numeri” in questo così grande e bel sistema di piazze che è il centro di Castelvetrano: in primis il mercatino: si sposti in centro, una volta a settimana, farà un figurone, purché gli ambulanti rispettino il decoro e la pulizia urbana. Si pensi poi a ricorrenti sagre o fiere: dalle mostre di artigianato o di antiquari, una volta al mese, a fiere anche del bestiame, come quella di partanna… insomma, ritengo si debba usare quel che c’è proponendolo al meglio… anche perché capisco che piccioli per nuove sagre o feste di paese non ce ne stanno! … E forse non servono neanche …
in cosa consiste un “organizzazione imprenditoriale”? Secondo me per far tornar a splendere questa piazza bisognerebbe dare in concessione l’ intera piazza a giovani con idee nuove, permettendo installazioni di chioschi e posti a sedere; organizzare eventi diversi dai djset di Sir Puleo (con tutto il rispetto) invitando artisti emergenti; aprendo le sale della società operaia ai giovani; arricchendo di verde e aiuole la stessa piazza; e tanto altro ancora. . Questo non succede, peró, c è Mc Donald!
Apprezzo l’idea dell’arch.Craparotta, e a prescindere dalle diverse opinioni sulla tenuta e sulla fruizione del “sistema delle piazze”un tavolo di lavoro permanente che serva da laboratorio di idee e di porgetti sia oggi indispensabile. Se lo stesso è composto da menti pensanti e non da galoppini della politica da persone cioè che pensano alla sviluppo della città, e vogliono fermare il degrado e la desertificazione del nostro magnifico centro storico, che rappresenta anche l’economia e l’immagine della nostra città, ben venga; la pro loco è pronta a sposare l’iniziativa ed a dare il suo contributo.
sono d’accordo con The uncle scrive per renderla simile a nord pensando a Verona con la sua piazza piena di locali e posti a sedere in piazza , organizzerei un pub birreria intrattenimento anche se c’è la concorrenza il centro dovrebbe essere la preferita.
“Attenzionare”…ma perché volete così male alla lingua italiana…
Sì, Verona, ma dai, Verona paragonata a Castelvetrano, Verona dove al fine settimana i 50% delle auto hanno targhe austriache e bavaresi. Dai gente rimaniamo con i piedi per terra, il problema del sistema delle piazze non esiste, godetevelo così come è e come sarà; ben vengano le idee e le innovazioni, anche quella del mercatino del martedì (poi bisogna pulire, chiaro), farebbe bene a tante casalinghe che non trovando posteggio dietro l’angolo sarebbero “costrette” a camminare, attività poco diffusa in quel di Castelvetrano (mi scuso con i centri di terapia che invece prolificano ;-).
Una sola cosa non può e non deve essere fatta, riaprire le piazze al traffico automobilistico.
Credo, a mio modesto parere, che prima di parlare di cosa è giusto fare per il sistema delle piazze, si dovrebbe discutere di come riorganizzare l’intero centro storico di Castelvetrano, perché attualmente la gente cerca di evitare di passare per queste strade in quanto tutto quello che gli serve lo trova fuori, compresi tutti i servizi, e poi forse sono un sognatore, mi piacerebbe vedere il centro senza auto con tantissime bici , questo perché non si può perdere tempo “prezioso” stando in macchina. Cerchiamo prima di tutto di abituare le persone a vivere la città in un nuovo modo, ad esempio con bus circolari che girino per tutto il centro e che li accompagnino nei parcheggi che si trovano fuori dalle zone centrali, non si può pensare ad un sistema delle piazze dove si fanno solo attività ricreative, ma bisognerebbe ripopolare le stesse con qualsiasi altro tipo di attività: negozi di vario genere, con incentivi fiscali per invogliare meglio i commercianti; servizi comunali, che ripopolino le vie del centro; ecc.
…..ricordiamoci che è la vita quotidiana che fa rivivere i luoghi e non gli eventi straordinari che vengono organizzati saltuariamente.
Il centro storico di Castelvetrano non deve essere “rianimato” ma semplicemente ripopolato.
Tutti quelli che esibiscono ricette “miracolose”,
dimenticano di sottolineare che una buona parte delle
case del centro di Castelvetrano sono disabitate perchè
in cattive condizioni o perchè diventate scomode nel tempo.E’ la vita quotidiana delle persone che anima un quartiere e lo rende fiorente anche dal punto di vista commerciale e,quindi, economico.
L’amministrazione comunale, pertanto, deve soprattutto
preoccuparsi attraverso gli strumenti urbanistici, il piano del traffico ed i necessari incentivi economici, di rendere appetibile ritornare ad abitare nel centro storico.
Al Fine di far pulsare il cuore della nostra cittadina, a parere del sottoscritto, va costituito un gruppo di lavoro pubblico – privato che coinvolga tutti i soggetti interessati.
Questo gruppo lavorerà a partire da una proposta di massima aggiungendo via via spunti originali, percorsi per il proseguimento del lavoro e idee da verificare. Vedo che la problematica interessa tanto e con molte idee.
Non serve altro che iniziare, siamo con notevole ritardo, già dalla fase di progettazione del “NON sistema delle tre piazze” si doveva pensare a questo modo di pensare……..