Pubblichiamo la replica del Sindaco Felice Errante dopo l’articolo apparso sul Giornale di Sicilia e riportato su alcuni siti internet locali.
AUTORE. RedazioneIn questi giorni giornali, blog, social network e siti di informazione locale hanno dato ampio risalto alla polemica che è stata ingenerata da soci dell’Enpa e da altri cittadini amanti degli animali, a causa di un provvedimento che è stato adottato dall’amministrazione comunale che mi onoro di presiedere. Stiamo parlando del trasferimento di due cani dal Sistema delle Piazze, ad un sito in aperta campagna.
Un sindaco non è soltanto il sindaco di chi lo ha votato o dei suoi amici, ma come ho ampiamente dimostrato in questi tre anni, sono abituato ad ascoltare le problematiche di tutti ed a cercare di venire incontro alle esigenze di quanti più cittadini possibile. Da mesi ormai la piazza era diventata una vera e propria zona franca per questi animali che si radunavano in branchi e, seppur non avessero dato segni di aggressività, poiché venivano alimentati da alcuni volontari, erano diventati particolarmente numerosi e per molti erano un problema.
Dagli esercenti commerciali che si ritrovavano spesso tra i tavoli i cani, che oltre a lasciare qualche spiacevole ricordino, in alcuni casi infastidivano gli avventori che erano seduti per consumare un pasto o un aperitivo, molti cittadini e turisti, vuoi per innata paura o per un rispetto del decoro che in molti casi veniva a mancare, avevano più volte sollecitato l’allontanamento dei cani dal sistema delle piazze.
In qualsiasi città del mondo accalappiare i cani per trasferirli altrove sarebbe stata la cosa più naturale del mondo, ma a Castelvetrano tutto diventa complesso , ed aver adempiuto ad un dovere per garantire i diritti di tutti, diventa occasione di polemica, di scambi di accuse e probabilmente anche oggetto di denuncia. Io amo profondamente gli animali, ed in cani in particolare, visto che a casa mia ho un meticcio ed un pastore tedesco, oltre ad un numero indefinito di gatti, e quindi non mi si può certo accusare di essere insensibile all’argomento.
Non voglio nemmeno tirare in ballo altri discorsi, non voglio fare populismo paragonando le innumerevoli problematiche che decine di famiglie sono costrette a vivere tutti i giorni a causa di una crisi economica che sembra non avere mai fine, né sottovalutare le legittime esigenze degli animali e di coloro che si spendono, con passione ed amore per loro, ma mi hanno insegnato che le nostre libertà finiscono dove cominciano quelle degli altri.
Quindi l’unico invito che mi sento di rivolgere a tutti è sempre quello di moderare i toni e non cedere al demone che ogni tanto sembra impossessarsi dei miei concittadini, pronti a partire lancia in resta per alcune problematiche e totalmente indifferenti e dormienti per altre, altrettanto gravi.
Voglio esprimere il mio compiacimento per l’eccellente iniziativa intrapresa . I cani hanno bisogno di affetto e di cure costanti. I cani non hanno bisogno solo di mangiare. Non credo che fra tutti coloro che fanno parte delle associazioni animaliste ed alcuni volontari, che hanno criticato la saggia decisione del Sindaco, non potevano adottarli e portarseli a casa. BRAVO SINDACO.
Fa piacere sapere che al sindaco piacciono gli animali e che ha addirittura due cani. Non lo avrei mai detto.
Chissà se lui a casa sua ha un’area cani in cui farli correre e socializzare con i vicini. Noi castelvetranesi non l’abbiamo (però alla “nuova” villa abbiamo un marciapiede molto più grande, non c’è da lamentarsi in fondo).
Chissà se davanti casa sua il sindaco ha una spiaggia in cui i cani possono essere lasciati liberi di fare il bagno o semplicemente di passeggiare senza borbottii e rimproveri delle persone che pensano (a ragione o meno, non si sa) che la spiaggia sia vietata ai cani.
Mi fa sempre ridere un sindaco che dice di amare gli animali ma che si distingue sempre e solo per iniziative negative contro di essi.
Per tornare più in tema, tra l’altro, io sono stata più volte al sistema delle piazze, anche a mangiare, e nessun cane è mai stato invadente nel chiedere cibo o carezze. Erano tutti molto discreti, e si avvicinavano solo se chiamati.
Tra l’altro, siamo sicuri che i “ricordini” tra i tavoli non siano stati lasciati dai cani dei padroni che frequentano quei locali? Mi domando perchè un cane libero di odorare ovunque e fare i propri bisogni ovunque, voglia farli nei dieci centimetri che separano un tavolo dall’altro.
Io mi sono spesso seduta a fare aperitivo nel sistema delle piazze con il mio cane, e i cani che ho sempre trovato più problematici sono quelli dei padroni, non quelli randagi.
Forse forse si potrebbe assumere qualcuno che controlli la situazione nel sistema delle piazze: qualcuno che dia da mangiare e bere ai cani (non è tra l’altro giusto che siano sempre le associazioni a prendersene carico, essendo cani del comune), che controlli la situazione igienica in caso di bisogni fatti in zone di passeggio o in prossimità di tavolini, e che con l’occasione controlli anche i cani di certi padroni – spesso lasciati anche liberi di andare in giro tra i tavoli.
Ma capisco che per il sindaco la soluzione più facile è prendere un cane e portarlo in aperta campagna. Complimenti.
Invito i lettori a leggere,in questo blog, quanto da me scritto nell’articolo precedente del 30 giugno. Sia il Sindaco che il Vice sindaco nel replicare si sono limitati a giustificazioni generiche senza smentire quanto da me detto. Le discussioni col Vice Sindaco sono state ascoltate anche dalle impiegate comunali le quali erano state invitate dal sottoscritto a memorizzare quanto detto la dentro per un’eventuale testimonianza. Quindi si può verificare chi dice bugie. Da ricordare che le persone che hanno lottato per questo problema, sono persone rispettabilissime e conosciute da tutta la città. Quindi non era solo Enzo Napoli. Vorrei suggerire amichevolmente al signor Cardinale ed al signor Grimaldi che non si dovrebbero indignare solo degli escrementi dei cani. Giorni fa mi è capitato di sentire lamentele di turisti che non sono riusciti a fotografare l’esterno della chiesa di San Domenico perché davanti l’ingresso vi sostano perennemente venditori ambulati (potrebbero benissimo spostarsi di una ventina di metri), e anche perché poi risalendo la via Bonsignore era piena di volantini e depliants pubblicitari. In altri paesi vicini li hanno vietati. Vorrei infine suggerire al Signor Sindaco, che visto che la legge 15/2000 ha aggravato il problema del randagismo, perché non si interessa assieme ad altri sindaci o politici (gli suggerisco il suo amico ministro Alfano) ad intervenire presso la Regione per fare cambiare la legge? ENZO NAPOLI
Signor Giovanni veda che gli animalisti volevano proprio fare quello che ha suggerito Lei, cioè prenderne cura. Invece, per 5 giorni non ci hanno voluto svelare il luogo dove li avevano buttati. Si proprio abbandonati in mezzo alle campagne a 7 chilometri dal centro urbano. Si può immaginare quale affetto e cure costanti potevano ricevere. Poi sappi anche che diversi animalisti si prendono cura, a proprie spese, di decine e decine per non dire centinaia di cani abbandonati, quindi smettiamola di dire portateveli a casa vostra. ENZO NAPOLI
BRAVO SINDACO!!!!
ULTIMAMENTE MI RECAVO IN PIAZZA CON LA MIA FAMIGLIA MOLTO MAL VOLENTIERI A CAUSA DELLA PRESENZA NUMEROSA E FASTIDIOSA DEI CANI.
“La razionalità non fa più parte del nostro bagaglio intellettuale e morale. È stata picconata da tutte le parti la razionalità; accusata di essere all’origine dei delitti e del più grave tra tutti quello della superbia. Così la luce della ragione è stata spenta, le ideologie si installano nelle menti, fondamentalismi d’ogni tipo hanno preso il posto della tolleranza e della certezza del diritto”. L’ha detto qualcuno famoso, per qualcosa di importante, ma mi sa che si può applicare anche per questa sorta di liti condominiali. Credo che il sindaco abbia fatto una cosa buona, senza maltrattare gli animali; non serve offendersi o sbandierare diritti dall’una e dall’altra parte. Basta venirsi incontro e dialogare.
COMPLIMENTI AL SIGNOR SINDACO,per avere preso la decisione giusta. I randagi devono stare lontano dai centri abitati E assicurarli in un posto dove vengano curati.La Città gode di una bella immagine di fronte a tutti,turisti e cittadini.
oggi più ke mai si può dire ke nel sistema delle piazze un ci su mancu li cani…..
Ma nessuno e’ al corrente che prendere degli animali e buttarli in aperta campagna e’ un reato? sindaco in primis’ e che sarebbe dei comuni la responsabilita’ del benessere dei cani? poi non lamentatevi se i turisti non tornano da voi.. solo a leggere queste cose passa la voglia..
Spesso ognuno di noi perde delle buone occasioni per TACERE, continuando nel voler sproloquiare, nella speranza di trovare quella attenzione che nella vita, purtroppo, mai nessuno gli ha dato!!
Al signor Napoli vorrei consigliare di non cercare spalluccia con le altre volontarie, stante che le stesse hanno tenuto un comportamento, dapprima di contrasto, ricevendo contrasto, di seguito collaborativo ricevendo collaborazione, nella reciprocità dei ruoli, dalla amministrazione comunale e di questo debbo darne atto a loro e non certamente a Lei!!!
Il lunedì mattina è stato il sottoscritto ad indicare dettagliatamente il luogo dove i cani fossero stati rilasciati con acqua e croccantini (e mai abbandonati)!!
Lei è solo con se stesso ed in continuo dissidio interiore, e le ribadisco ancora una volta, che per fortuna di tutti Sua storia è nota, come lo è la mia!!!
Ass. Giuseppe Rizzo
Inquesti ultimi mesi sto assistendo a delle polemiche e a fatti veramente vergognosi ,tra animalisti e ilSindaco di questa cità.Anchio possiedo un meticcio ,che quasi tutti i pomeriggi lo porto a passeggio nel sistema delle piazze.Lo porto a guinzaglio,se percaso fa i suoi bisogni ,è mio dovere e rispetto per i concittadini raccogliere in un sacchetto quello che ha fatto il mio cane.Pultroppo da qualche giorno evito di recarmi nel sistema delle piazze,perchè i cani randaggi vedono nel mio cane un intruso nel loro territorio,e mi devo difendere dalla loro aggressività.I sig animalisti non mi vengano a dire che questi randaggi non fanno i loro bisogni dove capita.Inoltre sarei curioso di sapere a chi è venuta la bellissima idea di mettere i cani dentro quella specie di teca di vetro ,che si trova nella piazza.Per me questi non sono animalisti,facendo questo stanno maltrattando questi cani, vorrei vedere queste persone,se fossero stati rinchiusi in pochi metri quadrati cosa penserebbero.Poi dico ai nostri amministratori,con quale criterio si autorizza a fare una esposizione di legname davanti il teatro Selinus ? Nessuno si è accorto che questa catasta di legname occupava tutta la visuale del teatro? e i turisti non potevano fare le foto? Bel modo per aumentare il turismo a Castelvetrano!
Dall’ultima replica fattami dall’assessore Rizzo i lettori possono benissimo rendersi conto, COME LUI STESSO AFFERMA, che è ha indicato il luogo dell’abbandono dopo 5 giorni. I cani erano stati tolti il giovedì della settimana precedente. Possono anche rendersi conto che secondo l’assessore lasciare i cani nelle lontane campagne con il cibo e l’acqua soltanto per il giorno dell’abbandono era più che sufficiente per garantirne la sopravvivenza. Se per lei che si reputa al di sopra della mia persona queste sono cose normali, sono contento di non avere una storia come la sua. Poi Vorrei ricordare al Comando dei Vigili Urbani che circa una decina di giorni fa, a Triscina, avete denunciato un signore perché aveva abbandonato o non nutriva bene il proprio cane. Adesso nessuno prende provvedimenti per quanto accaduto?
Vogliamo scommettere che se i cani potessero parlare questi si dichiarerebbero felici di potersene stare finalmente in campagna, il loro ambiente naturale? Io sanzionerei chiunque tenga un cane in appartamento. Il cane deve stare all’ aria aperta.Ma non sulle spiagge. Lì è vietato. E non si faccia finta che non si sa.
Egregio Signor Napoli gli ricordo che i cani e tutti gli animali in genere,sono dei buoni cacciatori e nelle campagne sono liberi di cacciare e di trovarsi da bere e da mangiare.Al Contrario,sono gli uomini che non riescono a trovarsi il cibo quotidiano se non hanno un reddito. Invece di fare tutte queste cagnate contro il sindaco e i vari amministrazioni locali, si dia da fare per aiutare con qualche contributo sostanzioso tante di quelle famiglie indigenti,che sono suoi simili,i quali non riescono a comprare le prime necessità per potere sfamare giornalmente se stessi e i propri figli per mancanza di lavoro.
Al contrario di lei,preferisco che ambulanti anche in nero lavorino onestamente per guadagnarsi da vivere,piuttosto che vederli rubare.Non credo che i turisti non hanno potuto fotografare la chiesa di San Domenico per gli ambulanti presenti,lo potevano fare lo stesso alzando l’obbiettivo della propria macchina fotografica e fare un bel primo piano all’esterno della chiesa.
Caro Cardinale, sotto la finestra di casa mia vi è un negozio di tabacchi. Da premettere che non ho niente da dire contro il tabaccaio che fa il suo mestiere. Ma le posso assicurare che vedo continuamente entrare persone che magari dicono di non poter mangiare e poi spendono i loro soldi per sigarette (con i soldi di un pacchetto di sigarette si possono comprare oltre 7 chili di pasta )e gratta e vinci. Oppure alcuni loro figli hanno i telefonini all’ultima moda e spendono soldi per telefonare dalla mattina alla sera. Lo dica a loro di aiutare gli indigenti. Non ho detto niente contro i venditori ambulati, ho detto soltanto che sarebbe giusto se si spostassero di una ventina di metri. I turisti alzando l’obiettivo dovevano fotografare soltanto il campanile?
Tanto rumore per nulla. Non ho mai visto o sentito volontari o animalisti che facciano una campagna per non acquistare dei cani o altri animali che dopo vengono abbandonati. Dietro ” L’ amore per i cani” credo che ci sia “un magna magna generale”. Vendita, veterinari, cibo, adozioni, canili e prodotti farmaceutici veterinari.Mai nessuno parla degli ORFANOTROFI ITALIANI dove ci sono bambini italiani e non.Il mio slogan è ” Adotta un bambino… non un cane”. saluti
Signor Giovanni non dica le più gratuite fesserie. Se ce un magna magna, come dice Lei, ovviamente ci deve essere un Ente che sborsa il denaro per permettere il magna magna. Nel nostro caso questo ente sarebbe il Comune, che, prendendo come esempio l’attrito che ha avuto con gli animalisti in questi giorni, si può immaginare come venga loro incontro per farli magnare. In molti casi la realtà è al contrario. Lo sa che alcuni veterinari sono costretti a non collaborare con il Comune perché i loro interventi vengono liquidati dopo moltissimo tempo? — Per quanto mi riguarda, il Comune di Castelvetrano non mi ha mai accreditato un euro. Questo anche quando ne avrei avuto il pieno diritto. Il 21-8-2013 mentre praticavo podismo nella zona Trinità il signor Maranzano Leonardo (agente di Pubblica sicurezza presso il Commissariato di Castelvetrano) mi ha segnalato la presenza di un cucciolo investito gravemente lungo il ciglio della strada. Assieme ad altra persona, Di Chiara Leonardo, siamo andati a soccorrerlo. Il canile allora era chiuso. Informando il Comando dei Vigli Urbani e l’allora Vice Sindaco Campagna, dopo avermi fatto sballottare a destra e sinistra senza precise risposte, sono stato costretto a curarlo a spese mie spendendo euro 273,99. Dopo quasi due anni ancora non mi hanno accreditato l’importo.
È evidente come le idee al riguardo siano molte e tutte più o meno rispettabili, nel momento in cui si fosse a conoscenza della realtà dei fatti: come ho già detto altre volte, l’auspicio dei volontari altro non è che trovare adozione ai cani e non lasciarli in balìa dell’indifferenza e a volte purtroppo della cattiveria umana. Ma non è accettabile che dei cani socializzati ed abituati a non procacciarsi il necessario per la sussistenza, vengano trasferiti in campagne desertiche a mò di piante grasse, senza preventivamente avvertire i volontari che da anni si occupano di loro. Io sono stata presente al sit-in sia il venerdì che il lunedì a seguire e posso affermare che il dialogo si è incentrato solo sul dove (che non è stato subito detto) e non sul perché (in quanto è giusto rispettare la diversità di pensiero). Ovviamente le persone molto sensibili alla causa ne hanno sofferto parecchio, esternando il loro malcontento forse con un tono un po’ più acceso ma comprensibile. Non trovo assolutamente giusto giudicare la sfera privata e personale di una persona, una persona che si spende ogni giorno per sfamare a proprie spese decine e decine di randagi e molte colonie di gatti. Ce ne fossero di persone modeste, generose e sensibili come il sig. NAPOLI! La sensibilità -che si sappia- è TRASVERSALE, non a compartimenti stagni!! Ognuno dovrebbe dedicarsi al PROSSIMO (animale e uomo che sia) per come può, senza giudicare l’operato dell’altro. Agiamo di più e parliamo meno.
Questo è il paese degli indignati e degli ipocriti, della gente che scambia il voto per pasta e bollette (ogni 4 anni), di chi mangia la pasta della colletta alimentare e dice che era scaduta per giustificarsi, il paese delle inaugurazioni e dei giochi pirotecnici, dei grandi annunci e dei fatti mai compiuti, il paese della rana dalla bocca molto larga……
Mi permetto di replicare all’assessore Rizzo,che ad onor del vero ha mantenuto la promessa di indicarci il luogo dove i due cani,Peppa e Fosco sono stati “abbandonati” perchè di questo si tratta sembra ombra di dubbio o di smentita. Quando abbiamo raggiunto quel luogo,dopo chilometri dal centro abitato,ci siamo chiesti come Fosco e Peppa avrebbero potuto sopravvivere per lungo tempo con una ciotolina di croccantini,un secchio d’acqua e nessuna presenza umana o recinto che potesse assicurare loro assistenza ” sicura”,dunque il luogo considerato “sicuro” dall’assessore non lo era affatto. A dimostrazione di quanto asserito,ricordo a chi ama,rispetta e cura gli animali che abbiamo ritrovato Peppa lungo una strada trafficata di autoveicoli. Era stremata,affamata,assetata,smagrita,impaurita. L’abbandono ahimè produce sempre questi effetti.Rispondo inoltre agli attacchi nei confronti del sig. Napoli nella consapevolezza che ognuno di noi ha una sua storia personale e mi risulta che sia una persona perbene. L’assessore Rizzo,dovrebbe inoltre conoscere che gli uomini e le donne hanno tempi e modi di reagire alle ingiustizie molto soggettivi,per questo gli individui sono ” unici” e ” irripetibili”. Lei,assessore,uomo di governo dunque ” pubblico” accetti le critiche e soprattutto prema con chi ben conosce che si trovi Fosco,il nostro obiettivo è recuperarlo ( se siamo ancora in tempo! ), stabilire se è stato commesso un abuso e accertare le responsabilità di metodo e di merito. Non replico agli altri commenti,non ne vale la pena. L’anima non si lacera nel dualismo Uomini – Animali bisognosi come si vuol far credere.
Poi è veramente vergognoso ed indegno che qualcuno che è pagato con i soldi di tutti i cittadini, si permetta di giudicare ed insultare la persona del sig. Napoli, che dopo 40 di lavoro spende le sue risorse per alleviare la situazione del randagismo, la quale invece da chi di competenza viene ignorata o anche peggiorata, questi sono cittadini che migliorano questo paese a cui dovremmo dire grazie tutti i giorni per l’amore e la cura per gli animali che hanno!
Ho letto commenti che mi lascino senza parole ……e a tal proposito volevo dire che il Sig.ENZO NAPOLI merita rispetto come tutti
Esimio signor Rizzo, trovo alquanto meschino da parte sua attaccare il signor Napoli sul piano personale e ritengo che questo suo comportamento sia dovuto all’assoluta mancanza di argomentazioni valide a controbattere alle posizioni di tutti gli animalisti, tra cui il signor Napoli, intervenuti dopo il vergognoso abbandono deciso ed attuato da lei, dal sindaco e dal responsabile de canile, Giacomo Triolo. Fin dal primo incontro con lei, avvenuto venerdì 26 giugno, dopo che i cani erano stati fatti “scomparire”, l’unica e sola richiesta di tutti gli animalisti, di cui mi onoro di far parte, è stata quella di conoscere il luogo dell’abbandono per poter accudire in modo appropriato i due cani. Fin da subito, però, il suo atteggiamento è stato di evidente arroganza e superficialità, che mostrava ampiamente la sua assoluta indifferenza alla crudele sorte a cui erano stati abbandonati i due cani. È stata, quindi, una reazione abbastanza normale da parte di alcuni di noi e non solo del signor Napoli, quella d’insistere nel conoscere il luogo dell’abbandono per poter soccorrere i cani in tempi brevi. Nonostante ciò, da parte sua non c’è stata alcuna fattiva collaborazione, il che ci ha costretto a girovagare in modo infruttuoso in diverse zone di campagna, fino a lunedì 29, quando, finalmente, lei ha voluto degnarci di una “risposta”, rivelatasi, comunque, vaga e tardiva ai fini del recupero di uno dei due cani, il maremmano Fosco, che, le ricordo, risulta ancora disperso.
Leggendo i commenti dei vari animalisti, che ho avuto modo di conoscere in questa lunga battaglia, non rimane molto da replicare.
Sono stata presente sin dal primo incontro avvenuto in data 26 giugno, dopo che i cani sono stati trasferiti/abbandonati in una zona di aperta campagna, con impossibilità da parte dei volontari di poterli accudire. La nostra rabbia si è manifestata semplicemente perché ci è stato detto di aspettare fino a lunedì, ed è così che gli animalisti (impossessati dal demonio) non smettono di cercare e sono alla disperata ricerca di informazioni per metterci sulle orme di queste povere anime indifese. E in assenza di una sua collaborazione ci siamo trovati a vagare per giorni senza nessuna certezza, a causa della sua leggerezza.
La domanda che mi pongo è: perché non è stato concordato un trasferimento idoneo? Quindi collaborando anche con i volontari? Un trasferimento idoneo sarebbe stato un luogo sicuro dove poter accudire i cani e non disperderli, e quindi facilmente rintracciabili. Invece, Peppa è stata trovata sul ciglio della strada, affàmata, assetata e sopratutto impaurita. Ora mi chiedo un’altra cosa, un cane trovato sul ciglio della strada confuso e impaurito , non potrebbe far nascere nuovi problemi? Un incidente mortale, o quello che sia?
Saremo anche degli animalisti posseduti dal demonio , ma è grazie alla nostra sensibilità che Peppa è in un luogo SICURO, è soltanto il povero Fosco che ancora non è tornato a casa.
Pensare che qualcuno avrebbe potuto intendere offensivo il sentir dire che la gente conosce la vita di tizio, così come conosce la vita di caio, oppure che qualcuno prende il pretesto dei cani per attaccare Tizio o Caio, e per far sentire la propria voce (che nella quotidianità nessuno conosce) è delirante, ma ancor di più lo è sentirmi dare del “meschino” nell’aver detto ciò.
Proprio perché orgoglioso della mia vita (che non ritengo essere eccelsa, ma certamente dignitosa), non ho vergogna nell’essere giudicato o confrontato con qualcuno, questo è invece il problema che si creano altri e gridano allo scandalo nella speranza di dare risalto chissà a chi o cosa.
Altro che mancanza di contenuti, Ia vicenda de qua è chiara, lineare dai contorni ben definiti e si commenta da sola ed i commenti rilasciati da alcuni cittadini dovrebbero ben far capire che qualunque problematica (anche quella dei cani) può essere vista in modo eterogeneo e detentori di verità assolute non né esistono.
Di contro, invece, ci sono persone che hanno la responsabilità nelle scelte della collettività e con le quali tutti vorrebbero “giocare” addossando chissà quale inverosimile azione.
Amministrare è cosa serie e spesso porta a gesti impopolari, non condivisi, ma necessari ed opportuni, bisogna farsene una ragione.
La libertà di ognuno di noi finisce dove incomincia quella degli altri, che se superata è libertinaggio, e questo forse lo abbiamo perso tutti di vista!
Ho detto!
Ass. Giuseppe Rizzo
Che pena che mi fanno questi poveri animali ridotti, per eccesso di cure, da liberi e felici predatori delle campagne a disadattati orpelli metropolitani incapaci di badare a se stessi ed in tutto dipendenti dell’uomo. Un primate, l”uomo, incontenibile nell’escogitare modalità sempre più sopraffine per arrecar danno al rimanente creato.
Esimio signor Rizzo, è chiaro che ricoprire una carica implica certamente delle grosse responsabilità,delle quali purtroppo non tutti sono in grado di farsi onere. Quindi, nessuno di noi vuole accusarla di non aver fatto quanto era nelle sue possibilità, ognuno di noi ha i suoi limiti, basta saperli umilmente riconoscere.
La prego, inoltre, caldamente, nel caso volesse ancora commentare, di utilizzare uno stile meno contorto, una sintassi più semplice e un lessico più appropriato. In poche parole, il suo modo di esprimersi risulta piuttosto pesante, arzigogolato, poco chiaro e niente affatto efficace e diretto. La saluto cordialmente.
Giovanni non l’ altro Giovanni scrive: è a ragione ha ragione!
Tanto, troppo romanticismo intorno ai cani Castelvetranesi, intanto non si può fare una corsa in spiaggia e neanche in strade di campagna, senza la paura che qualche singolo o addirittura un branco di cani ti insegua e non sai mai se ti aggredirà o meno, troppo romanticismo in un paese dove ce ne vorrebbero molti di meno (parlo di controllo della procreazione, non di sopprimere). Certi paesi civili, dove si va a spasso orgolgiosi del proprio animale al guinzaglio mentre si nascondono orfanotrofi e disabili, fanno proprio venir voglia di appartenere a un’altra specie che quella umana. Che in certe regioni del pianeta sarebbe bene procreare anche meno umani e non solo meno cani, sarebbe anche un vantaggio, in primis in certi casi un vantaggio per i non creati stessi. Ma anche intorno a questo tema satellita un estremo romanticismo.