Il Sindaco della città di Castelvetrano Selinunte, Avv. Felice Errante, appresa la notizia della scomparsa dello stimatissimo prof. Rosario Di Bella, da tutti meglio conosciuto come Sarino, ha voluto rivolgere un pensiero di cordoglio alla famiglia:
La città di Castelvetrano Selinunte ha perso uno dei suoi figli più illustri– ha detto il primo cittadino- uomo di grande intelligenza, dal raffinato ingegno e dalla penna particolarmente apprezzata, sia che scrivesse poesie o salaci commenti come Salario Del Brio, ha rappresentato per la nostra comunità un punto di riferimento, e fu un docente di altissima levatura nei licei – continua Errante- al professore di Bella mi legava un rapporto di stima e di affetto, e le sue frequenti telefonate erano per me motivo di particolare stimolo e di costante arricchimento.
Stringendoci alla sua famiglia in questo momento di particolare tristezza, questa Civica Amministrazione creerà le condizioni per far si che la memoria del prof. Di Bella possa essere adeguatamente tramandata.
L’amministrazione ricorda altresì alla cittadinanza che i funerali si terranno oggi pomeriggio alle ore 16.00 presso la Chiesa Madre, e sarà presente il Gonfalone Comunale con i vigili in alta uniforme.
AUTORE. Redazione
Il vero rammarico è che la scomparsa del prof. Rosario Di Bella, chiuda drammaticamente un epoca.
Con lui finisce una generazione di uomini colti di alta levatura che hanno dato lustro alla nostra cittadina castelvetranese.
Adesso saremo ancora più orfani di Giorgio Santangelo, Virgilio Titone, Ferruccio Centonze, Luciano Messina, Gianni Decidue, Giuseppe Basile.
Non saremo in grado di eguagliarli, ma tentiamo almeno di tenere in vita il loro ricordo e il loro alto insegnamento.
Come dimenticare le lunghe ore trascorse insieme a conversare, folleggiare ed ascoltare racconti di vita vissuta;iltutto arricchito dai suoi commenti culturali che mi hanno fatto crescere e reso migliore.
Grazie Maestro per avermi accolto fra gli amici più intimi concedendomi la libertà di aprire il frigo di casa sua o di prendere un “tumbler” dalla sua vetrinetta.
Ciao, Sarino…
Lucido, vivace, colto è stato Uomo di grande temperamento, che trasmetteva in chi l’ascoltava i valori che caratterizzarono la Sua vita: onestà, moralità senza falsi moralismi, senso civico, spirito patriottico e di servizio.
Integerrimo, severo con se stesso, di straordinario temperamento, è stato per tanti anni punto di riferimento di tante generazioni, a cui, con dottrina e saggezza, ha inculcato i sani principi che regolano la vita nel suo essere e nel suo divenire.
Era grande estimatore del nostro Liceo Classico, di cui fu uno dei più prestigiosi docenti e da cui, per mio tramite, fu insignito, per primo, dell’Ordine al Merito. Di ciò ne fu orgoglioso e felice.
La Sua lunga vita, la Sua sapienza, i valori morali che Egli ha trasmesso a tutti noi, ci serviranno a “seguir virtute e canoscenza” e a impegnarci a migliorare questa società dove sempre più prevale l'<>.
Addio, Professore! La ricorderò sempre!
Tutti abbiamo un grande e fondato motivo per piangere il Maestro Di Bella; uomo colto,raffinato gentiluomo,ironico e arguto, divertente e divertito nel ” cachinnar la cachistocrazia”.
Mi fece dono in passato di alcuni suoi scritti che conservo come tesori preziosi. Tremenda la tentazione di indulgere alla nostalgia di una perdita irreparabile, in lui piango un esponente di un’epoca fuggente della nostra Città. Speriamo che ne nascano ancora, che molti siano già in fasce e che la nostra attuale società sia in grado di allevarli.
Lucido, vivace, colto è stato Uomo di grande temperamento, che trasmetteva in chi l’ascoltava i valori che caratterizzarono la Sua vita: onestà, moralità senza falsi moralismi, senso civico, spirito patriottico e di servizio.
Integerrimo, severo con se stesso, di straordinario temperamento, è stato per tanti anni punto di riferimento di tante generazioni, a cui, con dottrina e saggezza, ha inculcato i sani principi che regolano la vita nel suo essere e nel suo divenire.
Era grande estimatore del nostro Liceo Classico, di cui fu uno dei più prestigiosi docenti e da cui, per mio tramite, fu insignito, per primo, dell’Ordine al Merito. Di ciò ne fu orgoglioso e felice.
La Sua lunga vita, la Sua sapienza, i valori morali che Egli ha trasmesso a tutti noi, ci serviranno a “seguir virtute e canoscenza” e a impegnarci a migliorare questa società dove sempre più prevale l’homo homini lupus hobbesiano.
Addio, Professore! La ricorderò sempre!
Concordo e sottoscrivo pienamente il commento di Franco Messina. Siano tutti un po’ orfani.