[di Francesca Capizzi] Lei è l’amante, lui è sposato. La lascia dopo poco meno di un anno e la donna comincia a perseguitarlo. E’ comparsa ieri davanti il Tribunale penale monocratico di Marsala, R.P imputata del reato di stalking nei confronti di L.C, un professore di Castelvetrano in pensione che proprio ieri è stato sentito nel corso della prima udienza. Forte tensione tra le parti.
L’imputata era presente al dibattimento assistita dall’avvocato Gabriele del foro di Marsala, mentre la vittima è assistita dall’avvocato Giovanni Miceli. Un amore malato quello della donna, secondo quanto ha raccontato la vittima al giudice, cominciato i primi mesi del 2014. Una relazione extraconiugale durata un anno fino a quando L.C non ha deciso di interrompere la loro storia.
L’uomo, ieri, nel corso del lungo interrogatorio ha ricostruito la sua triste vicenda da quando ha conosciuto la donna fino alla fine del loro rapporto e poi l’inizio di un vero e proprio incubo. Secondo quanto ha riferito il professore in pensione, la donna non ha accettato sin da subito la fine della loro relazione cominciando a pedinarlo e ad appostarsi in tutti i luoghi da lui frequentati.
Non contenta tentava invano di parlare con lui, di fermarlo per strada e secondo quanto ha raccontato L.C, lo avrebbe tempestato di chiamate e messaggi che la stessa vittima è riuscito in parte a salvare e conservare. Non contenta ha pensato bene di cominciare a pedinare la moglie che ha scoperto poi, di essere stata tradita. L’uomo ha raccontato di un episodio avvenuto nella sua tenuta di campagna quando non ha trovato più le chiavi dei suoi numerosi mezzi agricoli. L’ansia di non trovarli e quindi il solo pensiero di dover spendere una grossa cifra per sostituire i quadri di accensione gli avevano procurato forti ansie e malori fino a quando avrebbe ricevuto una chiamata di un uomo che gli avrebbe detto che poteva ritirare le chiavi personalmente da lui in quanto era stato incaricato dall’imputata.
Non riuscendo nel suo tentativo, tra messaggi e vari appostamenti, R.P sarebbe passata ai fatti con atti di danneggiamento. Avrebbe, secondo il racconto dell’uomo, staccato il contatore nella casa della vittima, distrutto specchietti retrovisori delle auto e tentato in tutti i modi di seguirlo ovunque.
La vittima ha cominciato ad avere paura per se e la sua famiglia. L.C è stato anche allontanato per un periodo di tempo dalla moglie che poi è ritornata sui suoi passi perdonandolo e denunciando insieme a lui l’accaduto presso il commissariato di polizia di Castelvetrano.
Una storia iniziata agli inizi del 2014, interrotta l’anno successivo e dopo la denuncia la donna avrebbe continuato nel suo intento fino a quando non è intervenuta la polizia. La difesa si e’ riservata di dimostrare che quelle della donna erano solo manifestazioni di affetto. Intanto la prossima udienza è fissata ad Aprile e verranno ascoltati i testimoni. L’accusa chiede la pena per il reato di stalking.
di Francesca Capizzi
per Giornale di Sicilia