Da sempre Amministrazione Comunale di Castelvetrano ha portato alla ribalta i suoi figli migliori, facendo si che la memoria vada salvaguardata e che anche le nuove generazioni debbano conoscere i figli più preziosi che questa comunità ha avuto e che oggi non ci sono più.
Ci è parso opportuna e meritevole di accoglimento – ha detto il Sindaco Errante – la proposta di un gruppo di ex sindaci e di intellettuali castelvetranesi di salvaguardare, a futura memoria, la figura del dr. Calogero Paola , nel 25esimo anniversario della sua scomparsa.
Così con una sobria cerimonia ieri abbiamo ricordato, alla presenza dei figli Quintino, primario di Urologia all’Ospedale di Sciacca e Fifetta, docente del Liceo Classico, dei nipoti, dei tanti amici, dei colleghi di lavoro ma anche di semplici cittadini, la figura del dr. Paola, con la scopertura di una lapide affissa sulla parte dell’edificio di via Milazzo, all’interno del quale per circa 40 anni esercitò la professione di medico.
La sua grande umanità, la disponibilità e le capacità di diagnosi brillanti, sono state sottolineate dai presenti come le sue migliori caratteristiche. Per ragioni anagrafiche non ho avuto modo di conoscerlo e frequentarlo, ma di lui serbo il ricordo, trasmessomi da mio padre, di un professionista di grande umanità e riservatezza. Ieri la sua amata Castelvetrano si è fermata per tributargli il doveroso ringraziamento.
Per le foto si ringrazia Giuseppe Lo Iacono
Da ragazzo ho conosciuto ed apprezzato le grandi qualità professionali, comportamentali ed umane, essendo il medico di famiglia, del dott. Paola, che dovrebbe essere ( ma purtroppo non lo è spesso) un esempio per i medici di oggi. L’attenzione e la massima disponibilità (senza orari) verso chi aveva bisogno di questo nostro concittadino merita questo ricordo della sua persona.
A quando un tributo doveroso al ns caro FRANCO STELLA, maestro in fotografia?
L’ho conosciuto bene e lo ricordo con piacere. Uomo serio, competente e disponibile. Tutto quì. Se bastassero solo queste doti a giustificare una lapide pubblicamente esposta, credo non ci sarebbe abbastanza spazio per ricordare tutti quelli che hanno evidenziato caratteristiche similari se non addirittura maggiori.
Le lapidi un tempo servivano a ricordare eroi, grandi artisti, scienziati ecc.
Non penso che il dottore, per come lo ricordo, ne sarebbe stato contento. Ma tant’è!!