In organico dovrebbero essere in nove ma, nel concreto, è rimasto solo un medico, Giusy Cavarretta, responsabile dell’Unità operativa semplice. La Radiologia dell’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano è ridotta all’osso. L’allarme è stato lanciato dalla consigliera comunale Rosy Milazzo ma pare che ci sia una nota interna firmata dal responsabile dell’Unità complessa di Marsala (dalla quale dipende quella di Castelvetrano) Rino Urso, inviata ai vertici dell’Asp Trapani, in cui chiarirebbe che ci sono turni scoperti per il mese di aprile. La situazione è diventata insostenibile anche se dall’Asp Trapani rassicurano che il servizio è garantito, anche con l’invio di medici radiologi da altri ospedali della provincia. Ma questi si spostano secondo la disponibilità che danno.

Ma c’è di più. Alcuni medici radiologi arrivano grazie alle convezioni con l’ospedale Giglio di Cefalù e l’ospedale Civico di Palermo che garantiscono l’invio di medici radiologi pagati oltre mille euro a turno. Le due convenzioni, però, sono in scadenza a metà aprile. Sino a qualche settimana fa insieme alla responsabile dell’Unità c’era in servizio un’altra dottoressa che si è però dimessa. La Radiologia dell’ospedale di Castelvetrano – nonostante il nosocomio sia stato declassato – rimane un punto di riferimento anche per il vicino ospedale di Mazara privo della risonanza magnetica. A Castelvetrano c’è, invece, sala raggi, ecografie, Tac e risonanza. In alcuni casi a Castelvetrano è stata messa in atto la telerefertazione, ossia il paziente viene sottoposto a esame coi tecnici e poi il referto viene stilato da un medico di un altro ospedale dopo aver visto le lastre online tramite un sistema interno.

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