Secondo “Italia Nostra” il piano di alienazione e valorizzazione degli immobili comunali per il triennio 2019-2020 è «in contrasto con le leggi vigenti». Lo scrivono in una lettera che hanno inviato al sindaco della città, Enzo Alfano. Il Piano è stato dapprima approvato dalla Giunta municipale (agosto 2020) e poi dal Consiglio comunale (novembre 2020). “Italia Nostra” ha richiamato la parziale illegittimità costituzionale dell’articolo 58 del decreto legge 112/2008, che fu adottato dall’ex Ministro Giulio Tremonti e che poi la Corte Costituzionale dichiarò illegittimo in riferimento alla determinazione della destinazione d’uso urbanistica.

Secondo “Italia Nostra” «la scelta degli edifici (i vani a piano terra del palazzo Pignatelli, i locali in affitto al circolo della Gioventù e alla Società Operaia, l’ex mercato del pesce e San Leonardo), con evidenti caratteristiche d’interesse storico, archeologico e artistico, a norma delle leggi in materia, contrasta con quanto previsto dal Codice dei beni culturali».

Anna Maria Piepoli e Pietro Di Gregorio si dicono «preoccupati della scelta della Giunta Municipale, con particolare riferimento alla destinazione urbanistica degli immobili». Secondo “Italia Nostra” quello che hanno compiuto Giunta e consiglio comunale «è stato un “infortunio”: speriamo che si ponga rimedio abolendo nella delibera necessaria al prossimo Bilancio, la possibilità di alienazione dei beni che costituiscono parte essenziale del nostro patrimonio storico».

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