La Didattica a Distanza, momento necessario e fondamentale in questo momento di Covid 19, ci ha “colpito” all’improvviso, trovandoci impreparati e stravolgendo le nostre vite, comunque è stata fondamentale affiche una parvenza di normalità potesse aleggiare nella vita dei nostri studenti.
Il momento storico che stiamo vivendo è sicuramente unico nella vita della nostra generazione, quasi un incubo dal quale speriamo di svegliarci presto.
A tutti i livelli, sia istituzionali che sociali, ci siamo posti domande sulla validità ed efficacia di tale intervento educativo – didattico e spesso la voce del dissenso si è alzata alta, ma non trovando alternative è quasi passato il messaggio che questa forma di educazione – formazione è l’unica possibile in questo momento e quindi “ce la dobbiamo fare piacere”.
Nessuno, o pochi, al contrario hanno saputo guardare oltre, come la flessibilità dell’orario scolastico o ancora la comodità di lavorare e studiare a casa senza sobbarcarsi trasferimenti casa lavoro e altri disagi.
Ma è di altro che vi voglio parlare. Da sempre ho sentito parlare di classi aperte e come lo scambio delle esperienze reciproche possa essere un momento di arricchimento.
A tal proposito vorrei segnalarvi la splendida iniziativa, a mio avviso, che si è concretizzata al Liceo Classico “G. Pantaleo” di Castelvetrano.
Un’alunna di un liceo di Bergamo, Viola Mafessoni, è stata invitata a partecipare alla lezione di Italiano con Il Prof. Gaspare Agate nella classe VC.
Viola ha accettato di buon grado ed inserita per un giorno nel gruppo classe ha partecipato alla live ed ha raccontato ai suoi compagni come stanno svolgendo le lezioni a Bergamo dove l’emergenza è stata ed è sicuramente diversa dalla nostra in Sicilia.
Ci ha raccontato come due suoi insegnanti si sono contagiati e per circa un mese sono stati assenti dalle lezioni on line e di come ci sia un contagiato, o peggio un deceduto, in quasi ogni famiglia. Ha chiesto il modus operandi della nostra scuola, ha fatto domande e ha risposto a domande, condividendo emozioni, aspettative ed ansie tipiche dell’età e del momento.
Le lezioni a distanza ci aprono un altro mondo, che in un periodo di “normalità” sicuramente ci permetterebbero opportunità che noi attualmente neanche consideriamo, come le classi aperte o interagire con altri istituti e realtà con un semplice “clic”.
Ovviamente nulla può sostituire il calore umano che genera la lezione in presenza ma non sono neanche da sottovalutare le potenzialità delle lezioni a distanza.
Speriamo che l’esperienza fatta dagli alunni della 5 C del liceo classico “G. Pantaleo” di Castelvetrano possa essere da apripista in un futuro di normalità, comunque per ora ci accontentiamo del momento di serenità che questo gruppo di adolescenti ha avuto nel semplice confronto con una loro coetanea, studentessa di un altro liceo, sito nella parte opposta dell’Italia, il tutto all’interno di un’aula virtuale alla presenza del loro insegnante, fortunatamente fino ad oggi non virtuale, domani chissà?
Gaspare Agate