Confermata la presenza di una famiglia di Castelvetrano sulla nave da incubo, la Costa Concordia.
Si trovano già a casa e stanno tutti bene.
Giovanni Patti, il padre, si era imbarcato a Palermo con la moglie e i suoi due figli. Hanno perso tutto quello che avevano con loro sulla nave, portato soltanto un bagaglio di ricordi da incubo che difficilmente dimenticheranno.
AUTORE. Redazione
Si trovavano a bordo della nave costa concordia insieme alla sua famiglia … Stanno tutti bene gia’ sono a casa e come mi ha detto giovnni …“Tanto cacazzu ma fortuntamente siamo illesi”
Si complimenta per i soccorsi terra ma e’ rimsto deluso dell’assistenza a bordo nave
“Tanto cacazzu ma fortuntamente siamo illesi”
Frase molto raffinata, direi.
Manuel…
non un pizzico di ironia si cerca di enfatizzare un esperienza tanto drammatica
Siamo vicini alle famiglie delle vittime, aspettiamo però pronte risposte sulle cause della tragedia e cercare di limitare i danni ambientali. L’Italia deve dare esempio di grande nazione proprio in questi momenti terribili. I responsabili dovranno pagare per evitare che incidenti del genere si ripetano nel futuro.
Ora per sdrammatizzare,.. al sig. Leo Caraccioli, mi pare anche consigliere comunale, consiglio di usare linguaggi più da web, meno da bar dello sport.
Auguro a tutti un felice anno, con l’occasione.
vitop
caro vito mi sono limitato a scrivere quello che mi ha scritto il mio amico giovanni patti .. non credo sia un linguaggio scandaloso..
Comunque caro vitop visto che nascondi le tue generalita’ vorrei sapere cosa ti ho fatto di male visto che ogni occasioone e ‘ buona per criticarmi..
Fatti conoscere e’ saro ben lieto di affrontare qualsiasi discorso con te …ho la coscienza a posto …
Le persone che non sopporto sono quelle che si nascondono e che non snno dire le cose in faccia in mniera diretta … Questa e’ l’ultima volta che ti rispondo … perche’ non sono abituato a dialogare con chi tira la pietra e nasconde la mano ….
Leo…certi commenti gratuiti sono l’unica valvola di sfogo per chi non ha argomenti ma vuole apparire a tutti i costi…non ti curar di loro…
Trovo triste che per un grave errore umano, dovuto forse a superficialità o spavalderia, si debbano piangere dei morti.
Il comportamento del Sig. Schettino verrà valutato dagli organi inquirenti ma è certamente deprecabile e pertanto censurabile da subito il fatto di aver abbandonato la nave non per ultimo.
Per quanto riguarda il personale di bordo, ognuno ha il proprio compito e non tutti sono abilitati per poter prestare aiuto, si pensi ai camerieri o ai musicisti che se lo hanno fatto, come risulta che lo hanno fatto, è stato spontaneamente, per spirito di solidarietà.
Invece il vero personale di bordo, quello tecnico, preposto anche alla sicurezza, deve attenersi agli ordini gerarchici e adoperarsi per lo sgombero ordinato della nave, mettendo in sicurezza i passeggeri.
Questi ultimi non so che tipo di contratto hanno con Costa Crociere ma, E’ UNA MIA CONSIDERAZIONE, a volte si risparmia sul personale prendendo novellini o lavoratori specializzati soltanto perchè hanno gli attestati ma non l’esperienza, indispensabile nella gestione delle più varie problematiche che possono sorgere a bordo di una piccola città galleggiante.
Il mio cordoglio giunga ai familiari delle vittime e la mia solidarietà a chi si trovava a bordo ed ha perso un pò di serenità.
Giovanni Di Giuseppe
grazie giuseppe e’ quello che ho deciso di fare …
Non vale la pena deperdere tempo con chi coglie qualsiasi occasione, anche quella meno opportuna, per gettare fango sulle persone che di ce di conoscere ma ti posso assicurare che non conosce è soprattutto vigliacca perche’ si nasconde dietro pseudonomi……….
Di fronte ad un esperienza cosi drammatica che hnno vissuto i miei amici mi aspettavo piu’ sensibilita’…
Ma debbo constatare che vitop (forse p sta’ per piccolo e/o povero) di tutto non solo di argomentazioni….
voglio precisare una cosa, i tecnici in situazioni d’emergenza devono sì obbedire a degli organi gerarchici, ma hanno già dei compiti ben precisi, sanno, o dovrebbero sapere, già in quale zona della nave recarsi, cosa fare, chi assistere e come assisterli, e debbono seguire le direttive dei responsabili di quella zona, i quali anch’essi hanno vari compiti. Ma una volta che il com.te della nave da gli ordini di raccolta nei punti di ritrovo e dell’abbandono della nave già ognuno, in un meccanismo perfetto, deve andare in automatico, anche gli ospiti dovrebbero sapere cosa fare, dove andare e una cosa importante in queste situazioni e non farsi prendere dal panico. Ma a quanto pare il panico è stato generale, a partire dal com.te ed allora va tutto alla malora.