A Castelvetrano, la classica chiusura domenicale è ormai un ricordo. Tempo di crisi e tempo anche di cambiamento. Anche se non è obbligatorio, molte attività saltano il turno di riposo domenicale.
Le mutate esigenze commerciali hanno imposto dei cambiamenti anche nelle sue dinamiche. Supermercati, negozi, bar, panifici e fruttivendoli la domenica mattina sono regolarmente aperti. Non era così fino a pochi anni anno fa. Infatti, sono ancora attivi i ricordi dello scontro tra i sostenitori delle aperture commerciali domenicali e chi le riteneva un’esagerazione.
Anche le precedenti amministrazioni comunali non furono sempre d’accordo con le aperture domenicali, ma il mercato ha le sue regole e a distanza hanno avuto la meglio.
AUTORE. Filippo Siragusa
Non sarà una giornata in più di apertura a limitare gli effetti di una crisi strutturale!!!
Certo dobbiamo accontentare tutti e seguire il Dio denaro, solo un ricordo lontano le passeggiate per le strade con la famiglia. Adesso le domeniche si passano ai centri commerciali… La domenica è sacra è il giorno del Signore!!!!
…Non è che andando in chiesa la domenica poi a pranzo si riesce a riempire la pignata!… Sono mutate le condizioni sociali, le necessità, le abitudini… I negozianti credo che si adeguino cercando di racimolare quanto più possibile, anche per contrastare lo strapotere dei grossi centri commerciali. Dispiace che la domenica non sia per tutti giorno di festa, ma penso anche a chi la domenica non l’ha mai vissuta come festa: poliziotti, carabinieri, medici di guardia, infermieri… tutte professioni, arti o mestieri, che non conoscono domeniche, festività e super festività, in cui la turnazione è la regola. E’ un adattamento probabilmente necessario per le piccole attività commerciali per sopravvivere…
No signor Francesco, la verità è che la gente tende facilmente a farsi inghiottire dalle cattive abitudini. Perché non è per niente ragionevole e logico che un supermercato debba rimanere aperto per l’intera giornata di domenica o che il negozio di scarpe debba fare altrettanto! (Ed io non lavoro né ad un supermercato, né in un negozio). Quelli che ne pagano le conseguenze sono prevalentemente gli impiegati che ci lavorano, in quanto le assicuro che non viene pagato loro alcuno straordinario. Ed inoltre, se la gente non deve o desidera comprare nulla, continuerà a non farlo anche la domenica perché piuttosto interessa loro la passeggiata per curiosare all’interno dei negozi. Usare l’esempio degli impiegati pubblici negli ospedali, nelle caserme, e via dicendo, è fuori luogo a parer mio perché sono professioni dedicate alle emergenze e soprattutto hanno una turnazione, appunto, che permette loro di avere giorni di riposo oltre le ferie spettanti: chieda agli impiegati dei supermercati o negozi quante ore di lavoro fanno in rapporto a quelle di riposo.
Ergo, la gente è come al solito stupida e il mercato le va dietro a ruota. Anche se ci fossero 100 attività ludico-culturali e luoghi da visitare, la maggior parte andrebbe al centro commerciale, ci metto la mano sul fuoco! Quindi… invece di fomentare la cultura del mercato sempre e dovunque, se gli esercizi commerciali fossero tutti categoricamente chiusi la domenica, forse (e ribadisco forse) la gente farebbe cose più sane e stimolanti da ogni punto di vista. E la spesa e le scarpe, le comprerebbero nei giorni feriali!
Ad andar dietro alle pecore, si comincia a belare! (Non credo esista questo detto, l’ho partorito io adesso xD ma il concetto è facilmente comprensibile )