Il castelvetranese Francesco Salvatore Catalano, 43 anni, è stato condannato a 1 anno e 8 mesi di carcere per lesioni personali (senza aggravante) mentre è stato assolto per le accuse di tentata violenza sessuale, furto aggravato e porto abusivo di coltello. La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Marsala (Presidente del collegio Vito Marcello Saladino, giudici a latere Matteo Giacalone e Andrea Agate). L’uomo è finito sotto processo a seguito della denuncia di una donna (R.C., di 47 anni), che il 2 marzo 2017 si presentò ai carabinieri di Castelvetrano per sporgere querela, affermando che il giorno prima aveva fatto entrare l’uomo in casa (abitazione presa in affitto e di proprietà della madre del Catalano) perché questi gli doveva consegnare un panino.
Ma il Catalano, secondo il racconto della donna, avrebbe approfittato dell’occasione per tentare di abusarne sessualmente ma la donna, però, avrebbe opposto resistenza. Poi, è fuggita in strada, chiedendo aiuto alle persone che erano in un vicino chiosco. Durante il processo, l’avvocato Salvatore Fratelli che difendeva il Catalano ha evidenziato l’inattendibilità della signora: «In aula ha fornito una versione del tutto contrastante con la querela, con notevoli contraddizioni», è quanto ha dichiarato il legale sul Giornale di Sicilia di oggi, in un servizio di Antonio Pizzo.